Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 15 - 15 agosto 1907

396 .RIVISTA POPOLARE ai Berberi ; il paese arso dal sole , donde , in antico, scendevano su le coste di Spagna e d'Italia i pirati ; il paese ~he _diede alla Spagna la gloriosa civiltà degli Abenceragi non fu alla conferenza di Alg-eciras che una dignitosa, bianca e venerabile comparsa. Evidentemente i dignitari Europei fecero i conti senza l'oste; il quale oste, oggi, li mette al punto di dovere ricominciare da capo. E intendiamoci subito : ricominciare da capo senza il minimo accenno ad una maggiore ragione; non parliamo di giustizia; non parliamone neppure ora, neppure ora dopo i massacri di Europei. Dunque dopo avere trattato di tutti gli interessi Europei a dispetto del Marocco, i diplomatici di Algesiras credettero che' ormai il Marocco non aveva più Jhe da subire e tacere. Come ha risposto lo si è veduto e lo si vede: ed è del resto, la cosa più normale e logica di qq.esto mondo. Una ventina di anni fa un certo commercio assai attivo incominciò fra negozianti Francesi e Spagnoli e il Marocco : poi la Francia s'accorse che , data la ima posizione in Africa - Africa settentrionale - il il Marocco avrebbe dovuto essere posto sotto il suo p1·otett01·ato e cominciò quel lento lavorio di penetrazione per il quale l' Imperatore di Germania si senti obbligato a pigliare l'aria di padre nobile del Sultano del Marocco. E fin q nì poco male. Politicamente parlando l'intenzione della Francia era onesta e non c'era niente da dire a proposito dell' operato di Guglielmo. Ma il guaio è che i Marocchini sono un popolo di credenti, di sobri e di devoti. Gli Europei-di questo non furono colpevoli i snli Francesi - gli Europei introdussero al Marocco il vino, le macchine fotografiche, le biciclette e le ballerine. Vollero visitare la moschea senza lasciare le scarpe alla porta, e presero bagni ridendosi allegramente delle abluzioni dei loro ospiti. Maometto proibisce ai credenti il vino, la. riproduzione della imagine e le ballerine ; nel Corano non si parla affatto di biciclette per portare a spasso i1 bipede impiuma ma dei cavalli, evidentemente la bicicletta è proibita da Maometto; si esige che le sca.rpe siano lasciate alla porta quando si entra nella moschea, e si facciano le abluzioni di rito. Data la condotta degli Enropei sono giustificabili si o no Er-Raisuli e il Pretendente i quali giurano per Maometto che il Sultano Abd-ul-Aziez - che h~ accettato la novità Europea - tradisce il trono e la fede dei suoi padri ? Noi pensiamo che si. Ma c' è di peggio e di più. Subito dopo la firma del protocollo di Algesiras gli Europei hanno messo mano a lavori di porti e di strade confermando così nei Marocchini il sospetto che essi vogliono insignorirsi del paese, e lavorino quindi a facilitar""ene la possibilità. Niente di più naturale che le tribù montanare, gelosissime della loro indipendenza, abbiamo cercato e cerchino di mettere ordine alla faccenda re:ipingendo gli Europei. Di qui il massacro eppoi il bombardamento, il qnale offre a codesti Berberi barbari un « avant gout • della nostra civiltà. La Francia, intanto , potrà vantarsi d' essersi cacciata in un bel ginepraio se - come si teme - sarà proclamata la Guerra Santa dai musulmani contro i Cristiani. E non la Francia sola. E' probabile che i timori siano esagerati e che alla Guerra Santa manchi il Condottiero, e manchi anche la necessaria coesione perché la Guerra Santa sia : ma non bisogna dimenticare che la Gnerra Santa è guerra di razza non di popolo; è guerra di religione non di politica, e vi sono Maomettani nell' India come al Marocco, in Russia come in Palestina: e gli Algerini son maomettani, ed i Turchi pnre lo sono e gli Albanesi : e vi sono Maomettani in Persia come nel Oaucaso; e questo potrebbe essere il vero e serio pericolo dell'avventura marocchina; questo che metterebbe contro la razza bianca l'Africa e I'Asìa congiurate a1 suoi danni. + Una buona iniziativa. - La Banca popolare cooperativa di Pontecorvo ha bandito un concorso per la compilazione di un Manuale ad uso delle Scuole primarie, nel quale siano svolti i principi della cooperazione. Nulla di più opportuno di siffatto concorso. In Italia ·dove sono deficienti il senso della cooperazione e i relativi istituti, la popolarizzazione di tutto ciò che alla. cooperazione si riferisce è utile. Noi, perciò, segnaliamo come assai lodevole l'iniziativa della Banca popolare ài Pontecorvo e vogliamo augurarci che si trovino abbastanza. concorrenti ehe ci diano un libro, che abbia i pregi di quelli inglesi e di quelli di Charles Gide e che possa formare la edncazione alla cooperazione nel nostro popolo. Nm Protemstoaraolperetepstolitico ? Cessata l'inconsulta agitazione pro Nasi in Sicilia, in gran parte d'Italia se n'è avuta una più generale, più ragionevole contro i Salesiani, cont~o preti e monache, contro l'educazione clericale m genere. I fatti che l'hanno determinata sono noti e vi accennammo in un breve stelloncino del numero precedente: a Greco Milanese, ad Alassio, a Varazze, a Roma in molti altri punti vennero accertati, denunziati o sospettati atti innominabili, sozzure laidissi_me, cui si volle che si frammischiassero reviviscenze d1 un medio evo cupo, Sabati neri e messe nere quale lo storico-artista sommo della Francia, Giulio Michelet, ci descrisse nella Strega. I colpiti e i solidali nella professione, nel mestiere quasi , e nella credenza hanno gridato a~la esagerazione e alla calunnia, facendo intervemre l'azione della massoneria in ambienti e negli strati sociali che colla medesima non ebbero mai contatti e sfuggirono alla sua influenza. I fatti di Varazze sopratutto si negarono e si studiò da psichiatri compiac·enti il ragazzo Besson che li denunziò e la madre, che lo avrebbe suggestionato, di cui si indagarono i precedenti più remoti e più minuziosi con quella cura malevole che potevano metterci i fanatici e gl' interessati clericali, che sentivano il peso delle accuse e intravvedevano pericoli per la loro settaria propaganda di oscurantismo e di castrazione delle coscienze e della intelligenza, che non manca mai nella loro educazione, anche quando mancano i sozzi reati e le messe nere, di cui sono imputati i Salesiani di Varazze. Noi non possiamo qui vagliare tutte queste accuse e tutte queste offese; ricordiamo che uo~i n i colti e onesti spassionati, che avevano conoscrnto il Besson e lo avevano interrogato ritennero veritiere le sue accuse; che l' on. Colajanni, come rilevasi da una sua lettera al Giornale d' Italia, che aveva avuto in mano il diario dell'ex alunno dei Salesiani, lo reputa improntato a sincer_it~ e ad ìn: aenuità infantile, in contrasto con tuttl 1 caratteri ~be possono venire dalla suggestione e dal malevole artifizio. Ci saranno esagerazioni nel diario del Besson ; intanto un salesiano fu arrestato e il colleggio fu chiuso. Perchè ciò se tutto è falso ? Così a Roma. Sì disse che la fanciulla denunziante era una isterica calunniatrice; ma per questo fatto, come per l'altro scandalo avvenuto nell'Istituto di S. Filippo, che fu chiuso, si è aperta istruttoria penale. L' istruzione dei processi in corso dirà l' ultima ..

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