r RIVISTA temente pacifici ; l' idea di difendersi contro possibili oltraggi non entra mai nella mente dei bianchi. In centinaia di fattorie le donne rimangono sole per settimane intere in mezzo ai negri, vanno dovnnque e non incontrano mai altro che cortesia e deferenza, ed è soltanto dei bianchi degenerati che hanno da temere. Le condizioni negli Stati Uniti sono troppo note. Tutto il mezzogiorno vive in un'atmosfera di sospetti e di oltraggi. Le donne bianche non escono senza scorta, ed in molti predomina il terrore. Tutto ciò dovuto alla falsa posizioae nella quale sono stati posti i negri. Essi non ottengono giustizia, e di niente si sentono tanto offesi quanto di questa privazione. Il trattamento fatto loro ha fatto loro perdere ogni rispt!tto per la razza bianca e non c' è freno allo sviluppo ed alla esplosione delle loro peggiori qualità. Ma bisogna notare che la posizione dei bianchi negli Stati Uniti è assai più difficile che la posizione dei bianchi nelle Indie Occidentali. Gli abitanti bianchi in quei possessi non sono che una piccola minoranza parag,.1nati ai m.:gri, e non si trovano in condizione di concorrenza con loro; là, come altrovt!, esiste una profonda antipatia raziale; ma non è accompagnat".l da reati perchè il contatto politico e so-.iale non è abbastanza intimo, ed il clima vieta ogni concorrenza economic:a; ma s! la proporzione fra popolazione fosse più e.:iua , e i I clima più adatto ai bianchi le condizioni sarebbero probabilmente diverse, e la situazione che ora sta creandosi nel Sud Africa dimostrt:rà probabilmente su più larga scala, cd in modo più evidente il carattere tragico del conflitto di razze, anche quando it: condizioni generali sono più favorevoli di quelle che prcdomin,ano agli Stati Uniti. (No,·th A merican Review, Luglio 1907). RECENSIONI F. CoLETTI - La durata d'una genera 1 ione e la ricche 1 ra privata di un paese - Roma. Soc. ed. naz. 1907. L. 3. L' argomento è stato molto discusso in Italia e fuori , e quanto più discusso, ta:ito più riconosciuto importante per molteplici rapporti con fenomeni demografici ed economici principalmente. Il Colt:tti, che onora l'insegnamento universitario, ha voluto portarvi il suo contributo prezioso; e col metodo matematico, affermato dal Benini, e con l' acume che gli è proprio, ha trattato chraramente e magistralmente la questione. Il metodo, che va sotto il nome del De Foville, consiste nel moltiplicare il valore della ricchezza , trasmessa annualmente per successione o donazione, per iì numero degli anni che misurano la durata media di una generazione. Que.sto metodo fu applicato in Italia dal benemerito prof. Pantaleoni, il quale con originalità ne d;scusse largamente alcuni lati più che non si fosse fatto all'estero. li Bodio col suo importante studio sugli Indici misuratori e.:c. riuscì a renderlo quasi popolare; e dopo di lui se ne occuparono altri, fra cui il Nitti. Tale metodo ha regnato dei ;,rogressi nella tecnica , non ugualmente nella teoria: in Italia infatti la mancan;;a di alcuni e.ementi statistici ha contribuito ad arrestarne i perfezionamenti desiderati. Ed in vero si continuano ad aumentare del 2 5 per I oo i valori successorali per correggere la parte fran dolentamente sottratta dai contribuenti; mentre non si bada se la ricchezza privata d'una nazione sia immobiliare o pre valentemente mobiliare, e quindi più facile ad occultars:. L' A. espone i concetti che si hanno intorno alla durata della generazione ereditaria , delinea una teoria di tale fenomeno, determina la durata della gi!nerazione italiana, e ne fa l'applicazione ai valori successorali nel nostro paese per un ventennio, e soltanto per gli esercizi 1900 1903 esamina il fatto nella Liguria e nella Sardegna, che sono le regioni estreme nella scala della ricchezza. Secondo il metodo del De Foville, il numero degli anni che misura la generazione ereditaria si riteneva fisso; invece tale coefficiente è mobile, giusta la chiara dimostrazione del Co letti, poichè la durata della vita umana si è prolungata. E le tesi, da lui brillantemente sostenuta , è stata confortata dal consentimento dello stesso statistico francese e dai recenti studi della Reale Soci età Statistica londinese. POPOLARE 419 L' A. calcola direttamente il coefficiente in discorso per gli anni 1882, 1901, per cui ci sono le pubblica1.ioni statistiche; e poi con diligente interpolazione trova tale coefficiente per gli anni intermedi: sicchè nel 1882 la durata della generazione ereditaria riuscirebbe di 32 anni e 3 n1esi, e nel 1901 di 33 anni e 7 mesi. Indi il Coletti prende i valori successorali annui, che rileva dalla statistica del Ministero delle finanze, li aumenta del 25 per cento, per ra~ioni innanzi dette, e moltiplica le cifre integrate per i coefficienti annuali da lui trovati: così ci dà l 'ammontare della ricchezza privata pel nostro paese, ricchezza che oscilla fra un minimo di 43.743 milioni nel 1897-8 ed un massimo di 49.178 nel 1904-905. Per rilevar poi meglio il movimento dei valori, egli, valendosi del sistema Woolhouse, ci dà le medie quinquennali, le quali procedono in aumento, tranne una diminuzione che si riscontra nel periodo 1895·99. Dall'importante lavoro, che abbiamo sott'occhio, emerge la necessità di coefficienti variabili nel tempo e nello spazio, oltre che per sesso. A quest'uopo l' A. fa voti che si rendano di pubbìica ragione i dati delle combinazioni degli sposi secondo L'etù e della fecondità dei matrimoni secondo le età combinate dèi coniugi, che si accrescano le elaborazioni riguardanti le singole regioni nei volumi del Movimento della popola 1 ione, che si costruiscano per il complesso del regno tavole di sopravvivenza di due teste, tavole di sopravvivenza regionali per sesso, pel regno e per le singole regioni con le qualificazioni dello stato civile, e ta•role di sopravvivenza qualificate per le condizioni economiche o professionali degli individui. Inoltre augura e he si faccia normalmente la rilevazione diretta per rc:g,one dei valori annuali trasmessi per successi<.ne o donazione, che si faccia un 'inchiesta statistica diretta per rilevare 1 \:tà dei de cuj us e degli eredi e il sesso degli uni e degli altri, che in fine anche per le donazioni si facciano rilevazioni dirette per regioni e un' inchiesta statistica come la prece.lente. li Coletti, ,dotato di ingegno e fornito di solidi studi econo- • mic:o-statistici, è riuscito a risolvere l'importante questione, i I cui procedimento non si rileva da questo breve e pallido cenno, fatto per i lettori àella Rivista, ma bensì dalla lettura del volume, che raccomandiamo agli studiosi di scienze sociali. Fa. CORRIDORE LINo FERRIANI- « Un piccolo eroe n - (romanzo per fanciuili, riccamente illustrato. Ed. Bemporad. Firenze L. 2.50). L' Autorè, che dedicò da lungo tutta la sua vita operosa allo studio del fanciullo normale e anormale, e fu primo in Italia ad occuparsi, con scienza moderna, della delinquenza precoce, scrisse ora questa splendido romanzo per fanciulli, che gioverà pure agli adulti per educare la loro prole. La vita vera del bimbo povero, che, con il lavoro, diventa un onesto operaio è descritta con maestria ed ha pagine commoventi. In esso sono due elementi nuovi: l'amore e la teoria mazziniana nel plasmare la coscienza del bambino. Alle famiglie agli educatori caldamente raccomandiamo questo prozioso, eleoaute volumetto, che nulla ha di comune con le solite fiabe di ~aniera scritte per i ragazzi dai non meno soliti Padri Soavé redivivi. Sotto il romanziere c'è lo scienziato e sopratutto l'uomo dal gran cuore paterno, cotanto provato dalla sventura. Y. Z. EMMANUELCEIACERI- Esame critico della storia delle guerre servili in Sicilia - Catania. N. Giannotta, 1907. E' un buon contributo -critico che mira a stabilire: 1 ° che le guerre servili non ebbero la importanza che loro di ordinario si attribuisce; 2° che gli schiavi e i loro capi ci furono rappresentati come migliori di quello che erano in realtà; 3° che il dominio e lo sfruttamento dei Romani riuscirono esiziali alla Sicilia; e a tutta la Magna Grecia, aggiungiamo noi. L'egregio autore mostra di possedere non solo acume critico, ma anche larga conoscenza degli studi sulla storia antica della Sicilia. PROF. LuIGI IPPOLITO- La vecchia cetra - N. Giannotta. Catania 1907. L. 2. Coi tipi eleganti del Giannotta il Prof. Ippolito, che non è alle sue prime armi letterarie, ha pubblicato una raccolta di sonetti sopra argomenti diversi e inspirati tutti ad idealismo sona. Nella stampa hanno ottenuto hiuona accoglienza per la loro fattura. All'egregio autore si potrebbe rimproverare soltanto lo studio nell'adoperare parole che non sono nell'uso comune. nott. Napoleond Colajanni, proprietario, direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.
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