394 R I V I S T A P O P O L AR E a Preti Lombardi e Toscani: l'Arcivescovado di Palermo , quel di Siracusa. , il Vescovado di Cefalù, ( il più ricco d' Italia) e quello di Caltanissetta.. E' un nuovo sfruttamento della Sicilia. E i Deputati Sicj}jani? Non uno ba osato alzar la voce in Parla.mento in difesa dei dritti conculcati del1' il5ola. nostra! E intanto? Mons. Lualdi sfrntta la Mensa di Palermo senza pagare i Canonici ed i Bene - ficiali della Metropolitana, ai quali deve ben due annualità, ed i ricorsi avanzati pnsso l' Econowato Generale e presso il Ministero restano lettera morta.. Il nuovo Vescovo di Cefalù ( un monaco) si dice, che non intende recarsi in Diocesi, perchè la S. Sede gl'impone di pagare dalla Mensa L. 18000 al Vescovo già deposto, L. 20000 a Mons. Lualdi perchè questi possa pagare i suoi debiti, che non son pochi, e non so se altrettante se ne riserba a sè la medesima Curia Pontificia. Un vero brigantaggio ai danni dei poveri di Oefalù, ai quali dovrebbe andare in elemosina tutto quel denaro. , A Roma. un Prelato romano ha assassinato la chiesa dei Siciliani a.I Tritone dilapidandone le rendite , per modo che I' ospeùnle annessovi pei Siciliani più non. esiste, e, guai! ai Preti nostri che osano levar la voce •. ,> + Un episodio di schiavismo agli Siatl Uniti. - Naturalmente qnesto semhrerà nuovo in Europa e più incredibile ancora quando avremo detto che gli schiavi dei quali si tratta appartengono alla razza bianca, ai popoli ci vili; eppure è cosi. A marcio dispetto della legge contro la schiavitù, che fu promulgata , grazie agli sforzi di Lincoln in America, malgrado la guerra di secessione , e in spregio delle mo·raUssime idee degli Americani degli Stati Uniti, la schiavitù non è del tutto abolita nella repubblica delle stelle. Anzi si sente di tanto in tanto buccinare · che quà e là specialmente negli Stati del Sud forme più o meno brutali di schiavitù riappaiono e noi siamo tosto propensi a pern:1are ad esagerazioni con le quali si voglia impressionare il pubblico, mentre quelle voci non sono altro che l'esposizione della verità. Ora, ap punto, giornali e riviste sono pieni dei dettagli di un processo testè chiusosi e durante il qnale sono venuti alla luce i metodi più brutali e più esosi di coercizione e di sfrn ttamento della mano d'opera che mente u1uana possa immaginare. Un giornale del Minnesota , il Pensacola Joiirnal, pubblicò una volta, son ora circa sei mesi, una serie di rivelazioni a proposito del trattam1mto che la Jackson Gumber Company faceva ai suoi operai. Questa compagnia si era costituita per lo sfruttamento e la messa in valore dei terreni lungo la ferrovia. del Minnesota e specialmente lungo la frontiera dell'Alabama e della Florida dove codesta compagnia hd. creRto una città, Florola, che era il centro delle sue operaz1om. In seguito a queste rivelazioni, che parvero r11manzescbe nn giornalista di New York, Alessandro Irvine, si fece arruolare come operaio fra gli uomini racco) ti per lavorare al diboscamento dei terreni di proprietà della Compagnia. E grazie al suo intervento ed alla campagna del giornale di Pensacola un'azione giudiziaria è intervenuta e cinque agenti della Compagnie. sono stati condannati a pene che variano da un anno a dieciotto mesi di carcere e da 1000 a 5000 dollari di multa. Al tempo stesso i contratti che la Compagnia faceva ai suoi operai nella città d'arruolamento: Brooklyn, Filadelfia, Saint Louis, e che su i suoi terreni, poi, non rispettava sono caduti sotto la eanzione della legge. L' Irvine pubblica ora, nell' App"leton's Magazine: e la relazione di ciò che egli vide, ed il suo racconto riporta la mente ai metodi più barbari usati ai tempi classici della schiavitù dei negri. Bisogna notare - e gmamo la nota alla cosiddetta solerte sorveglianza del Commissariato per la Emigrazione, ed al nostro Ministero degli esteri-che fra gli arrolati da codesta Compagnia di negrieri vi erano degli Italiani, eppoi ancora degli Ungheresi, dei Russi, dei Polacchi e dei Greci Al momento dell'arruolamento le condizioni non apparivano disastrose; viaggio a carico della compagnia: prestito di una piccola somma a lieve interesse al momento dell'arrivo all'arruolato da parte della Compagnia. per le spese di installazione ; re8tituzione di questo prestito a piccole rate; ragionevole durata della giornata di lavoro secondo le stagioni; salario mai inferiore ai due dolla,·i al giorno; vitto ed allocrgio forniti dalla Compagnia. Alcuni agenti erano t'ncaricati di arruolare 11omiui,uno di e13sicerto Eugenio P. Newlander era incaricato di raccogliere ,e spedire 100 uomini al mese. Egli d:1nque, senza avere riguardo alla natura del lavoro, spacc!\leg;na: boscaiolo, segantino, di per se stesso richiedente uomiui atti e forti accettavi\ e spedi va su i catllpi della Compagnia chiunque gli si presentasse. E gli arruolati arrivati su i campi trovavano che le condizioni reali erano diverse dalla promessa. I due dollari di ven tavllno uno e raramente uno e pochi cents di più: il prestito era abolito, l'alloggio consisteva in nna cuccetta in uu vagone ferroviario f11ori d'uso; il vitto era iusufficiente e malsano; il viaggio rappresentavà. un debito che l'arruolato aveva contratto a gra\·issimo interesse con la Compagnia; il lavoro-penos11,simo come sanno tutti quelli che di tal genere di lavori s'intendono -dura.va sempre dall'alba ai tramonto d'estate come d'inverno, con un solo buon riposo all'ora della colezione meridiana. Ma se questi sono 11,etodi di :,frutta mento feroce di lavoro, e di walafede in contratti non sono ancora la schiavitù. I caratteri della schiavitù si riscontrano nell'obbligo della permaneuza forzata al campo, nelle punizioni corporali, 11èll'imprigionamento non ordinato dalla legge ma inflitto a beneplacito degli agenti della Compagnia su i campi di lavoro. La Compagnia si era assicurata la cornplicit,à di nn Magistrato -justice of peace - SJJeCÌe di pretore , ii quale s'incaricava di legalizare la traduzione al campo di lavoro di quei coloni - in realtà schiavi - che ne erano fuggiti. Poichè, è naturale 1.:he accadesse cosi: alcuni, quando potevano, fuggi vano. Allc,ra O(:lcar Sandor, uno dei condanna.ti , lanciava su le traccie dei fuggiaschi i 1o1astini addestrati alla ricerca; e quando erano stati ripresi allora Roberto Gallagber, un bruto che non sapeva parlare che inst1ltando atrocemente i coloni, bestemmiando trivialmente ed urlando, eutrava in scena e con lui 11nsolido perbo, o una cinghia di cnoio , e le spalle del fuggitivo portavano per un peZZl) il ricordo di Gallagher. Quando alcuni si lagnavano del vitto - sovente nauseabondo - Gallagher consigliava di ricorrere a William G. Grace, il veterinario il quale trovava sempre ottimo il vitto ed ingiusta la lagnanza : ed allora le nerbate facevano l' oµera loro; mentre il vitto buono o cattivo che fosse era, per quel giorno , t)l to al colono, il quale era poi anche chiuso in un vagone che serviva da carcere. Uno di questi dir3graziati essendo fuggito una seconda volta, fu quasi sbranato dai cani lanciati &Ila sua ricerca. Naturalmente il Gr1-ce, il Gallagher ed i loro aiutanti Hilton e Huggins sono stati ora condannati, e con loro W. S. Harlan il direttore della Compagnia. La perla di giudice che servi va gli interessi della Compagnia, un certo James Johnson, è stato destituito. Naturalmente il go.verno non può essere accusato per simili fatti che , appena vengono alla luce , sono dal governo severamente e raµidamente pnniti e repressi; ma-poichè non sono isolati, e poichè si sa. che nella Florida, nella Luisiana, e nella Georgia, condi-
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