Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 15 - 15 agosto 1907

404 RIVISTA POPOLARE amministrata così da ispirare fiducia. ridonando alla società la sua migliore guarentigia di 1->ace, di tranquillità e di onestà ? Il primo passo 11ece<;sarioed urgente è nella rinnoYazione del Supremo Colleggio, trasformato da valetudinario di esauriti e di stanchi , in corpo giudiziario dove le migliori energie e le più elette intelligenze della scienza giuridica, vadano ad incitare con l'esempio costante , ed a focondare con i'insegnamento sapiente, tutte le buone e sane_ attività dei componenti gli altri gradi della magistratura. Dalla scienza , dalla cattedra e dal foro , di regola, dovrebbero chiamarsi i componenti della Suprema Corte regolatrice, e, per eccezione soltanto, da quella ({ carriera > e giammai per ragione di anzianìtà l dove ci si rimette tutto, e sposso - a~sai spesso l - anche l'ono1e ! Castelbuono. luglio 1907. A. GUARNIERI-VENTIMIGLIA Lamoradlei dominpiuobblico Ai lur1.di avvenimenti di Milano sono seguite dimostrazioni popolari che, per quanto iotl.nte di anticlericalismo , hanno tuttavia una portata moralt; la qnale potrebbe essere foriera di tutto un nuovo orientamento collettivo. ·· Una volta le 1nasse si interessavano soltanto ai fatti politici ; poi il loro interessamento è passato ai fatti economici; perchè non JJOtrebbe venire un'epoca in cui il loro campo visuale si allarghi sino a comprendere i fatti morali? Io credo anzi che di ciò vi siano da qualche tempo diversi fausti segni; e se si pensa che dei tre ordini di fatti su menzionati quelli morali soltanto mostrano scarsa tendenza a migliorare , il controllo popolare potrebbe essere veramente ciò che occorre per effettuare il progresso desiderato. Basta un semIJlicfl confronto fra le varie attività nmane per constatare che esse sono tutte progreditequale più quale meno - tranne nel campo della morale , che si tiene a molta distanza dal progresso generale. Da noi da molti secoli , vale a dire dalla fine .del medio evo, dopo l'abolizione della schiavitù quasi nulla più si è fatto che abbia portato un vero miglioramento morale collettivo. In questo campo , speciaimente nella moralità sessuale , ci siamo adagiati in una immobilità assoluta, corne se avessimo raggiunto l' apogeo della perfezione; e credo che poco o nulla si cambierà,· sinchè non venga un'onda di nuovi sentimenti meno egoistici , quale forse si potrà attendere dal suffragio femminile. La mancanza del di-v'orzio, ad es., dà origine - per contrarre il nuovo matrimonio - a compre-vendite ingegnose ( di una di queste si è occupato ultimamente anche la stampa), più frequentemente incita all'ext1·ema ratio della soppressione di uno dei coniugi, spesso anche a· infanticidi; eppure nessuno fiata, specialmente nelle classi dirigenti , che veramente dirigono il meno possibile. È certamente in questo camµo della moralità sessuale che si effettueranno i maggiori progressi, quando si comincierà a demolire la vecchia carcassa attuale che fa acqua da tutte le· parti. La psiche popolare già lo comprende: essa si trova a disagio in questa barcaccia che non affonda, ma è cosi putrescente da costituire già una dimora malsana. Parmi che questo atteggiamento si possa già intuire da molti fatti, sia nel nord che nel sud d'Italia : è un principio di reazione morale che si fa vivo e vibra, sia che delle persone altissime si procuriuo delle paternità incomode e se ne sbarazzino preventivamente, sia che della gente ignobile tenda agguati all'innocenza inerme. La reazione è uguale per tutti; e chi può dire che sia un male, che si entra nell'intimità, nei santuari e altre simili anticaglie? Garentire il rispetto a chi non ha avuto tanti scrupoli è una sottigliezza che il popolo non comprende ; e del resto sarebbe una pretesa vana. Come sarebbe vano protestare se. il .pubblico volesse, per avventura , domandarsi qual' è il valore sociale dell' aristocrazia messa a nudo da Gabriele d' Annunzio. Vi sono delle persone , anche al disopra dell' aristocrazia , le quali non si intendono che di d nne facili e di cavalli. Una di queste persone altissime recandosi a visitare I' esposizione di Venezia è presa di ammirazione per e un bel pastello >, che viceversa non ·è tale; onde chi aveva l' onoré di accompagnarla dovette aggiungere e si, è un bel quadro un po' pastellato ! », ridendo dentro di sè dell' ign-oranza principesca. Ad un'altra di queste persone - che potrebbe essere la medesima - viene presentato a Firenze Paolo Mantegazza, il quale è accolto con le parole : e La conosco. Lei seri ve gli almanacchi » . È il caso di domandarsi in che consiste l'altezza di tali persone. Forse nelle cose militari, occupando i più alti gradi nell'esercito; ma anche s11 ciò è più che lecito il dubbio, dato il modo del loro rapido, quanto prevedibile, avanzamento. E il pubblico può domandarsi molte altre cose : ad es., se sia morale che un povero chauffeur debb1:1. accompagnare nel suicidio i suoi µadroni in cerca di folli emozioni - non esclusa quella di schiacciaro il prossimo - per vincere il tedio del far niente. Le pretese popolari , allargando sempre più la cerchia compresa nel loro dominio, potrebbero arrivare anche al µunto di controllare in un certo modo la gestione del denaro più o meno privato, e trovar da biasimare ad es. chi sciupa dei milioni a Montecarlo restando naturalmente senza l' occorreute necessario per comprare , poniamo , delle opere d' arte. Si dice appunto che ciò sia avvenuto a una di quelle persone altissime. Ma allora non vi sarebbero più nè bische, nè persone altissime per mantenerle. PROF. V. GlUFFRIDA-RUGGERI Preghiamo calorosamente quegli abbonati ai quali è scaduto l' abbonamento a fine giugno di voler pagare colla massima sollecitudine, per evitarci lavoro e spese per invio di circolari. - Li preghiamo inoltre di non includere danaro nelle lettere, semplici o raccomandate non essendo sicuro - e lo sappiamo per prova - questo mezzo di trasmissione.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==