I , r RIVISTA POPOLARE 391 granti intenzione degli emigranti era di stabilirsi noi territorio di Arkansas, allora ancora semi selvaggio. La prima Compagn 1a parti nel 30, forte di 500 persone : altri dovevano seguire. Gil emigranti portavano con sè una costituzione già beli' è pronta : la schiavitù era proibita, pena l'esclusione dalla colonia; il nuovo stato tedesco-americano doveva esercitare una benefica azione anche sullo sviluppo liberale della vecchia patria. L' intrapresa, ispirata da così alato idealismo, però fallì miseramente, sia per l' insufficiente preparazione che per accidenti di vario genere. Follen · vide i snoi emigranti disperdersi in tutte le direzioni e passò di disillusione in disillusione finchè nel 1844 spirò, colpito dalla febbre gialla, nella sua farm nd lo stato di Missouri , anch' esso allora in una condizione molto primitiva di civatà. li parroco Munch, al quale si era presto unito il fratello più giov~ne continuò a lottare da solo per conquistarsi un avvenire e finì per riuscire abbastanza bene: dopo aver con molta ostinazione lavorato per anni i suoi terreni nella selvaggia contea di Warren nel Missouri, potè mettere insieme una discreta ricchezza, e acquistare cor,siderazione : fu poi eletto senatore del suo stato, si adoperò per l' emancipazione degli schiavi e scrisse con molta attività, a pro del germanismo in America, del quale fu considerato come uno dei riù validi pioneri. Egli mori in tarda età, nel 1881. Ma altre spedizioni per lo stato non seguirono sulle traccia della prima e così finì il tentativo di creare una repubblica tedesca nell'America del Nord. (Deutsche Revue-luglio 1907. ♦ Per esuberanza di materia rimandiamo al prossimo numero la rec~nsione di un articolo di Kropotkine sulla situazione in Russia. RECENSIONI CAMILLOSoLIMENA- (Ramnes) - Il Remo: Soste del pensiero, S. Maria C. V.; Gavotta, 1906. Suole dirsi che il telefc:grafo e il tele fono nel giornalismo contemporaneo abbiano ucciso il giornalismo letterario, perchè la rapidità delle notizie non lascia al pubblicista il tempo ne - cessario per scrivere della buona prosa. Questo volume del Solimena , giovane e valoroso pubblicista, che volle affidare a un giovane e valoroso editore quanto di meglio egli proausse negii ultimi anni di intensa e febbrile vita giornali - i.tica, se non infirma il valore della massima generale, ne mostra una notevole eccezione. Pietro Mascagni, Roberto Bracco, · Giuseppe Bifolco, Aurelio Costanzo, Andrea Torre, Carlo Fadda , tutte le figure più nott:voli di oggi o di ieri , su cui il nostro pensiero ebbe una sosta negli ultimi anni , passano tutte rapidamente, efficac~mente, dinanzi agli occhi della mente e quasi a quelli della fronte, scorrendo le nitide pagine del volume. Le questioni del teatro nostro, quelle sul femminismo sul divorzio, sulla poesia, sul problema professionale degli avvocati, sulla chiromanzia, sulla grafologia... quanto può esservi di più discusso ai nostri giorni lascia traccia in una prosa ora grave e solenne, ora allegra e spigliata, ora triste e malinconica, ma sempre chiara e vivace. Ed il Remo battendo su questi avvenimenti, che composero sulle labbra un sorriso, che provocarono un riso sonoro o velarono il ciglio di pianto, li rievoca in un'ora breve, li riavvicina, li confonde, come la schiuma dell'acqua percossa, che biancheggia, susurra e si dilegua, sostituita a volta a volta, ad ogni nuovo tonfo di Remo. Or.i:rio Buonvino Principes d' Economie politique - par Alfred Marshall, prof. d'Economia politica nella Università di Cambridge - Voi. I. tradotto da F. Sau vaire-Jourdan, prof. d'Economia p0litica nell' Università di Bordeaux - 1907, Paris, V. Giard e E. Brière, editori. (Un volume in 8° della « Bibliothèque internationale d'économie politique). Quest' opera presenta , in una forma moderna , le vecchie teorie, giovandosi dei nuovi risultamenti dell' epoca nostra, e trattando i nuovi problemi che agitansi oggidì. Suo scopo ge nerale è di darci un bn:ve, ma completo conto dei principali obbietti delle ricerche economiche e dei più importanti risultati ai quali approdano dette ricerche. Conformemente alle tradizioni inglesi , I' opera si ispira al concetto che il còmpito della scienza è di riunire, di raggruppare i fatti economici e d'utilizzare le conoscenze, frutto della osservazione e dell' esperienza per determinare quali debbano essere gli effetti immediati e gli effetti poster,ori dei diversi gruppi di cause; non solo, ma è rimarcato ancora il principio che le leggi economiehe ~sprimono delle tendenze formulate in modo indicativo, e non dei p,·ecetti etici formulati in modo imperativo. Questo primo volume comprende quattro libri. Nel primo di questi sono svolti i concetti preliminari (f progressi della libertà dell'industria del lavoro ; i progressi della scienza economica-; l'oggetto dell'economia politica; ì metodi per lo stndio di essa, ecc.). Nel secondo libro sono esposti i concetti fondamentali della: Ricchezza, Produzione, Consumo, Lavoro, Capitale, R.eddito. Nel libro terzo l' A. tratta dei bisogni e della loro soddisfazione ; e nel quarto, infine, degli ngenti della produzione : natura, lavoro, capitali e organizzazioni <l'intraprese. G. CARANODoNVITO W. WuNDT - Ipnotismo e suggestione. Studio critico-Remo Sandron. Palermo. 1907. L. 2. Questo elegante volumetto fa pan~ della Piccola Enciclv pedia del Secolo XX dita dall'ottimo Remo Sandron , che da Palermo !1a esteso la sua azione editoriale a Napoli ed a Milano. li libro viene in un momento opportuno , quando tutti 1 giornali si occupano di spiritismo e degli esperimenti col medium Eusapia Paladino , che hanno impressionato uomini di scienza come flammarion, Mor.,elli, Foà e giornalisti del valore di Barzini. Ma l'illustre psicologo teJesco non si occupa di questo aspetto del problema dell'invisibile, che può assu - mere forme ciarlatanesce; egli invece studia criticamente ciò che c'è veramente di scientifico nell' ipno"tismo e nella suggestione che non nega. Esamina tutto ciò che hanno scritto Charcot, Bernheim, Liegcois. Nega, p~r6, le esagerazioni di coloro che nella sugiestione scorgevano già una forza modificatrice del carattere: morale che avrebbe potuto trasformare in uomini onesti an..:he i criminali. Se però ammette che il Liegcois ed altri hanno dimostrato possibile di suggerire un misfatto aJ un individuo . ipnotizzato non si può logica1:1ente negare che non si possa suggerir<! un azione buona. La ripetizione delle suggestione non può a vere l' efficacia della educazione sistematica ? A noi pare di sì. Ha ragione il Wundt avvertendo che si deve procedere con cautela nella ipnotizzazione, perchè questa può produrre disturbi organi ci e funzionali. LucIANO MAZZIN-I Il pericol.J tedesco - Milano Società Edi toriale 1907. L. 2,50. Il Mazzini esamina il pericolo tedes:o alla stregua delle manifestazioni dei pangermanisti e dt:I carattere e dell'attività del loro attuale imperatore. Esagera un pò; ma non si può dire che abbia tutti i torti. Sbaglia ritenendo che la conferenza di Algesiras sia stato un trionfo della Germania e ne esagera lo sviluppo coloniale nel Brasile. Ha ragione quando segnala '..easpirazioni della Germania su Trieste; ma non sa vedere con quale politica I' Italia potrebbe correre ai ripari. Il Pangermanismo avrebbe fc1tto bene a metterlo in relazione colla pazzesca credenza di molti scienziati tedeschi nella superiorità della loro razza. Alla trattazione sua il Mazzini fa seguire le risposte di alcuni iliustri politici e scrittori ai quesiti di un suo quistionario, che si riducono in sostanza a questo solo: credete che fra cinquant'anni l'Europa sarà repubblicana o tedesca? La maggior. parte di coloro che risposero negano valore alle profezie; e i più non temono che l'Europa divenga te· desca. Fa eccezione un pò il Vacher de Lapouge. E sì capisce: egli vorrebbe essere il becchino dei Latini. Degli italiani risposero: Luzzatti, Lombroso, Colajanni e Ferrero. :)otl Napoloou Cola)anni, proprietario , direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.
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