Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 13 - 15 luglio 1907

RIVISTA POPOLARE 345 loro dovere segnalando a suo tempo gli• scandali e le prepotenze perpetrate ad opera degli clementi locali o centrali. Se ci sono cittadini o deputati che ciò fanno, l' Estrema sinistra senza costituirsi in comitato di salute pubblica può esplicare l' azione sua impadronendosi dei fatti, denunziandoli, illustrandolì dalla tribuna parlamentare. Ciò è avvenuto sinora. Pel movimento dei Fasci tutto ciò che ci fu di enorme o di ridicolo nell'azione di Giolitti prima, di Crispi e di Morra di Lavriano dopo. venne da Colajanni e da altri denunziato nella Camera e sui giornali. I deputati socialisti non brillarono allora per la loro attiva partecipazione alla lotta. I fatti che determinarono la querela Casale prima e l' assoluzione dei que1clati e successivamente l'l nchicsta Sa redo, vennero raccolti e denunziati da meridionali e senza che l'Estrema agisse da Comitato di Salute cd anche con la scarsa sua cooperazione condussero alla con danna di alcuni dei responsabili; le accuse contro Ja magistratura senza bisogno dello stesso eligendo Comitato di salute pubblica vennero denunziati prima da Colajanni e poi da Fera, che fanno parte dal1' Estrema, ma che sono n1eridionali; meridionali sono gli scrittori della Scintilla che tante vergogne della magistratura e della polizia ha .dei: u_nziato; e siciliano è il Ministro di grazia e giustizia Orlando, che ha mostrato di voler provvedere seriamente· Cola1·a11ni,Fortunato, Nitti, meridionali, han-- ' d' no s~puto den~nziare ii n:iiniste_rialis1:-10.cro~1ic? 1 molti deputati della reg10ne; 1 reati d1 cm vien~ accusato l' on. Giuseppe Romano prima che Morgari Ii portasse alla Camera, vennero apertament_e denunziati dai meridionali nella Propaganda d1 Napoli e il deputato per Torino ha p~tuto corn_pi~re il dover suo senza che l'Estrema tosse costituita in Comitato di salute pubblica. E giacchè l' on. Morgari ci tiene a stabilire l'ir~- feriorità morale del mezzogiorno non sarà male ricordargli, che se realmente il suo Peppuccio Romano venisse dimostrato reo, dovrebbe dargli da pensare la circostanza che sono venuti ad Aversa per dargli forza, prestigio, autorità, un Presidente del Consi-· glio dei ministri ed un ministro, che meridionali non sono ... La costituzione dell'Estrema in Comitato di salute pubblica sarebbe cosa non necessaria, e molto meno, utile. Essa significherebbe la permanente messa in accusa di circa una metà dell'Italia; con quanta convenienza si può immaginare. Certo gioverebbe a tutti i mestatori che si camufferebbero da socialisti e da pubblici accusatori a ~fogare le loro basse voglie, le loro vendette e i loro rancori spesso per motivi personali; si centuplicherebbero i piccoli scandali e di ogni fuscellino si farebbe un trave. Se l' insana proposta, realizzandÒsi, potesse riuscire ad una rapida moralizzazione delle amministrazioni pubbliche e degli uomini che prendono parte alla vita pubblica nel Mezzogiorno si potrebbe anche passar sopra a tutta l'umiliazione che s' infliggerebbe a mezza Italia, con grave discapito del prestigio italiano all' estero, dove è già morbosa l'inclinazione ad ingigantire tutti i nostri mali. Ma · a credere nella possibilità di queste rapide, miracolose trasformazioni , non ci sono in Italia che i socialisti, i quali credono in una particolare psicologia collettiva, e dimenticano in queste circostanze quei materialismo storico, che invocano sempre a proposito ed a sproposito. Nè ripeteremo oggi e in questa occasione ciò che dicemmo ad Enrico Ferri altra volta sulla umoristica fabbrica a vapore delle coscienze di cui certi socialisti credono di possedere il monopolio (Riv. pop., 31 dic. 1901). L' erezione dell' Estrema in Comitato di salute pubblica che vorrebbe es ere a difesa e che in realtà non servirebbe che ad esautorare tutto il Mezzogiorno e ad imprimergli un infame marchio d'inferiorità morale riuscirebbe soltanto a questo disastroso risultato: a rendere anche simpatici i farabutti, a farli considerare come vittime della mania inquisitoriale dell'~~·trema," a rendere inviso questo gruppo parlamentare, a fondere e confondere nel crogiuolo poderoso del sentimento regionale tutte le resistenze, tutte le diffidenze, tutte le antipatiee non sono poche, nè piccole -che esistono ancora tra Nord e Sud e che in gran parte sono filiate da quello stesso spirito diabolico di orgoglio e di credenza nella propria superiorità che anima il Morgari e che è comune a tanti uomini del Settentrione d' ltalia. La Rivista L'A[~RESrfODI NUNZIONASI È arrivato inaspettato, come un fulmine a ciel sereno. Il facto ha destato la più profon<la impressione e viene giudicato variamente anche tra gli uomini, che militano nello st~sso partito: i~truttivo su questo punto il dissenso tra Turati e Treves, entrambi socialisti ed entrambi deputati di Milano. Il primo ·l'approva; il secondo lo condanna. La tesi di Treves viene sostenuta anche dall'ex deputato Majno, giurista valoroso, uomo mite ed equanime. In senso contrario a questi dissensi vi sono dei consensi non _meno significanti: approvano e trovano legalissimo .l'arresto Il Secolo e il Corriere della Sera di Milano - cioè il Diavolo e San Bernardo. E a Roma nella stessa ufficiosa ~ ribuna a chi sostiene la legalità dell'arresto ha risposto a fil di logica Fabricius, il redattore giudizia,·io dei giornale. La quistione della legalità è tra le più oscure; ciò dipende dalla mancanza di una buona legge sulle responsabilità ministeriale. Su questa quistione un amico nostro, un antico e valoroso membro della Estrema sinistra, ci ha fornito un parere, che ci sembra abbastanza convincente. Lo riproduciamo integralmente a parte. L'aspetto della legalità intanto non è forse il solo importante in questo caso: c'è anche quello della opportunità politica. Ora guardato da questo punto di vista l'arresto di Nasi è stato un errore grave, che può fare il pendant soltanto colle teorie giuridiche della Cassazione sui reati ministeriali ... di sua creazione l Infatti la divisione nei giudizi che esiste nel Settentr"ione non c'è menomamente nel Mezzogiorno e in Sicilia. Ivi c'è assoluta, completa unanimità, nel ritenere che Nasi venne arrestato soltanto perchè è Siciliano; ivi si pensa e si afferma ad alta voce, come nel precedente articolo in risposta a Morgari abbiamo rilevato, che sì incrudelisce contro Nasi, ipotetico autore di minuscoli reati, mentre non si è torto mai un capello ai grandi ladroni di milioni del Settentrione, che sono morti indisturbati, se non onorati e glorificati ... Questa la generale e dolorosa conclusione. Aggiungiamo come 111.odt e la fin, che l'avvenimento si presta a tante strane contraddizioni , da consentire che venisse formulata quest'altra ultra-maligna: si è preceduto ali' arresto di Nasi ...per poterlo più facilmente assolvere! Condannato o assolto, Nunzio Nasi dovrebbe essere gratissimo a coloro che lo hanno fatto arrestare: essi ne hanno preparato la riabilitazione. Poteva essere ritenuto come uno squilibrato, che aveva

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