Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 13 - 15 luglio 1907

344 R)VISTA POPOLARE quasi tutti settentrionali - della Banca Nazionale e impose la perdita di qualche miliardo all'Italia. Il Morgari dovrebbe ricordare che i miliardi truffati all' Italia nelle costruzioni ferroviarie lo furono q~asi per intero da_banchieri e appaltatori settentnonah1 ~be sono divenuti commendatori, deputati, sena ton. Il Morgari dal suo amico Nofri potrà apprendere che i Glisenti, i Tcmpini e i succhioni di centinaia di milioni della marina militare, come dalla relativa Inchiesta, sono tutti settentrionali. E a Trapani non senza un apparenza di ragione, si pensa che se l'Inchiesta sulla marina militare fu seppellita in tanto malo modo , ciò si deve alla circostanza che 1 responsabili non erano meridionali I • . Siamo perfett:amen~e. di accordo col Morgari nel ntenere che gh uomini del Mezzogiorno sono quali li fanno l'ambiente, l'eredità, la storia, le tradizioni, le circostanze ecc. Ma a lui si deve domandare: cosa ha fatto il governo riparatore in quarant'anni per com battere l'analfabetismo, per attenuare la miseria economica, per formare l'educazione morale e politica delle popolazioni del Mezzogiorno? Siamo perfettamente di accordo con lui anche nel r~tenere che l' unità d'Italia sia fallita al suo scopo ngeneratore; e questo fallimento abbiamo proclamato da anni qui stesso, procurandoci la fama di pessimisti e di denigratori delle istituzioni ed anche qualche gratfiatìna dal Fisco. Il falli.mento è avvenuto sopratutto per colpa dei governanti settentrionali. Se vuole conoscere come i civilizzatori, i superiori del settentrione fecero l'educazione della Sicilia, ad esempio, legga il discorso di Filippo Cordova nella Camera dei Deputati nel 1863; legga 1~ terribile requisitoria pronunziata da Tajani l' 11 gmgno 1875 nella stessa Camera dei Deputati; legga Nel Regno della Mafia in cui sono riassunti tut~i _R.uei fatti, che egli certamente ignora; come egli ignora la storia e le condizioni del9Mezzo~i~rno,. come giastamente gli ha rimproverato ~U1g1L?d1_.Legga ed ~pprenderà che i tenenti Dupuy, 1 magg10n che applicarono i bottoni di fuoco al sordo-muto C:appello, i colorlnelli Serpi, i generali Govone, Medici, Morra di Lavriano, Mirri ed altri minori, lasciarono di se fama infame in Sicilia e se non furono essi stessi propriamente delinquenti furono i fattori precipui dalle criminalità endemie~ dell' isola. . In Sicilia il primo, il più grande mafioso è stato 11 governo italiano; a Napoli, sino al 1904 almeno· secondo La Propaganda e gli amici dell' on. Morgari - e noi non dissentiamo-, la camorra è stata una comoda istituzione , di cui si è servito il governo italiano nelle elezioni. In questo senso va inteso il fallimento dell'unità d'Italia. In quanto alla sua ipotesi di un'Alta Italia, che progredirebbe con meravigliosa rapidità se si potesse liberare del Mezzogiorno che le è attaccata come una palla al piede di un galeotto, si tratta di ut~a sciocchezza, che sarebbe indegna di ogni disc?s~1~11e se _110~1 _la s_i sapesse divisa, purtroppo, da migliaia e migliaia d1 settentrionali. Senta qua l' on. Morgari. La miseria del Mezzogiorno non ha impedito al Settentrione di vedere aumentare la propria ricchezza nelle stesse proporzioni, in cui si accresce negli altri Stati; l'analfabetismo del Mezzogiorno non· ha impedito al Settentrione di vedere diminuire abbastanza rapidamente quello proprio; la maggiore delinquenza comune del Mezzogiorno non ha fatto aumentare g~ella _del Se~t~ntrione, se non in quella forma speciale a1 popoli rntclleaualmente ed economicamenle più evoluti, che costituisce la delinquenza ciJJile, cui si accennò precedentemente; la maggiore educazione politica del Settentrione non permise che a danno dei settentrionali venissero adoperati quei meto~i di governo, che i carpett-baggers del Nord America adoperarono a danno degli Stati del Sud dopo la guerra di secessione e che i carpett-baggen del Nord d'Italia hanno adoperato a danno del Mezzogiorno, della Sicilia e della Sardegna. L' uni Gcazione d' Italia, adunq ue, se fu un fallimento, lo fu a danno del Mezzogiorno e senza arrestare rnenomamente lo sviluppo del Settentrione. Su questo fallimento l'on. Morgari ha battuto da molti anni; ed egli sin dal 1901 fu avvertito nella Ca- ~era che l'unità per il Mezzogiorno del Regno fu una Jattu_ra perchè si verificò a danno dello stesso quello che 11 Macaulay aveva osservato sulla unione tra l'Inghilterra e la Scozia; e cioè, che guando si uniscon_o due parti fra le quali c' è grande differenza di sviluppo, la parte più evoluta finisce con lo sfruttare quella che lo è meno ( 1). Così l'Inghi !terra sfruttò la Scozia; gli Stati del Nord sfruttarono quelli del Sud nella repubblica delle Stelle ; il Settentrione sfruttò il Mezzogiorno d' ltalia. Lo sfruttamento economico in Italia è stato di una ~videnza straor~inaria. Il Mezzogiorno ha pagato imposte in una misura molto maggiore e il Settentrione in una misura molto minore di quello che la rispettiva ricchezza avrebbe consentito. Inversamente lo Stato spese colla sua multiforme attività .molto di più nel Settentrione che nel Mezzogiorno, che pur aveva maggiori bisogni di assistenza nella creazione e nel consolidamento dei fattori d~lla ricchezza e della cultura. Lo stesso protezio01smo doganale non avrebbe potuto dare i bene- ~ci risultati che ha dato nel campo industriale, se 11 Mezzogiorno e le due maggiori isole non avess~ro servito, almeno agli inizii, come campo di sfruttamento, come colonie, del Settentrione. La dimostrazioc.e dello sfruttamento tributario fu iniziata da Maffeo Pantaleoni, fu continuata da Colajanni, fu esaurientemente completata da Nitti. Se Morgari ignora che valore abbia avuto lo sfruttamento industriale chieda notizia ai grandi industriali del Piemonte, della Lombardia e della Liguria ed avrà notizie che lo illumineranno; galantuomo quale lo crediamo egli non tarderà lealmente a confessare che il fallimento dell'unità non va inteso nel senso in cui egli lo ha denunziato. Questo sfruttamento economico fatto dal Nord a danno del Sud d'Italia non è male che sia ricordato oggi, prendendo occasione della imprudenza del Morgari-ricordato oggi, ripetiamo, quando si è iniziata e bene avviata quella politica di onestà che ha dato sinora le leggi per la Basilicata, per Napoli, per la S:udegna, pel Mezzogiorno ; leggi speciali, di cui bisogna essere grati a Zanardelli ed a Giolitti, a Luzzatti ed a Sonnino·- il quale se non altro ha lasciato ad altri l' eredità di alcune - ma che non rappresenta affatto nella parte finanziaria un sacriiìzio ed una generosità del Settentrione, ma una semplice restituzione ed un atto di giustizia. Niente altro! • Quanto abbiamo esposto sinora lascia intendere quale accoglienza per parte nostra può essere fatta alla proposta di costituire l'Estrema in Comitato di Salute pubblica in difesa del mezzogiorno. In un caso solo potrebbe ritenersi plausibile la medesima: qualora in Sicilia e nel mezzogiorno non ci fossero. cittadini o deputati che sappiano fare il (1) Si riscontri il citato discorso cli Colajanni dell' 1I Dicembre 1901.

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