Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 13 - 15 luglio 1907

342 R I V I S T A P O P O L ARE questa affermazione del deputato per Torino soggiunse: « E fa_nno benissimo a dide in privato, perchè non. assumono davanti al pubblico la graJ1e responsabilità di diffondere -- scusi l' on. Morgari - delle sciocchezze >>. A Luigi Lodi , però , si dc ,·e osservare che realmente nel Settentrione molti pensano e dicono in privato le cose che Morgari dice in pubblico; e che è grave errore il pensarle e il dirle senza discriminazione e sopratutto senza gettare uno sguardo in casa propria per avere un quadro completo delle condizioni politiche e morali dell'Italia tutta e delle responsabilità antiche e moderne di coloro che tali condizioni crearono; · Si; l'errore del Morgari è tropro diffuso nel Settentrione; c'è quindi il dovere, più che il diritto, nello interesse supremo d'Italia, di combatterlo e di mettere le cose a .posto. E noi, che più volte abbiamo messo a nudo _le deficienze politiche e rnorali del mezzogiorno tentiamo di mettere le cose a posto senza preoccuparci delle accuse di regionalismo che ci potranno essere mosse (I). + Il deputato per Torino prende le mosse dalla magistratura per conchiudere, che appunto perchè meridionale è in maggioranza composta di vili e di corrotti. , Ripetiamo a questo proposito ciò che più volte abbiamo detto occupandoci exprophesso della medesima: i corrotti e i vili sono molti, ma non la maggioranza. Tra i magistrati meridionali sono numerosissimi, in grande maggioranza, i buoni per l'onestà e per la intelligenza, che sotto certo aspetto sono anche tradizionali: non sappiamo se sotto il regno di Sardegna si trovarono dei giudici che mostrarono tanta fìerezza e tanta indipendenza quanta ne mostrò il Niutta sotto il Borbone. Anche dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Lombardia sono venute a fasci le lettere contro i magistrati non meridionali~ si assicura -- non garantiamo l'esattezza della notizia - che proprio a Milano un ex Guardasigilli abbia costituito un Tribunale ..... per suo uso e consumo. Anche a Genova c' è un inchiesta, di cui è doveroso attendere i risultati. In questo quarto d'ora , poi , il Morgari doveva essere più che mai cauto: il De Giuli, il primo alto magistrato colpito dalla Cassazione, dopo l' inchiesta di Catanzaro, è nato precisam.ente nel Settentrione. + Non c'è da lodarsi mclto del carattere e della educazione politica degli elettori e dei deputati del mezzogiorno; qui li abbiamo spesso biasimati severamente (2). Il deputato Morgari, però, ha labile la memoria dimenticando che sotto l'aspetto politico e morale, se nel Mezzogiorno ci sono mali grossi, non sono minori, sebbene diversi, quelli del Settentrione e del Centro d'Italia Cominciamo dagli elettori. I meridionali·, almeno per il passato prossimo, hanno sentito spesso l' influenza del goyerno: sono stati s~rvili dal 1870 h1 poi. Prima furono essi a dare le prove della maggiore ( r) Su questa qrnst1one del Mezzogiorno oltre i numerosi articoli pubblicati nella Rivista si riscontri pel lE1to morale: Colajanni : Nel Regno della mafia; Sette11trionali e meridionali; Discorso in difesa del nze 11 ogiorno dell' r I Giugno 1901. Pel lato economico Nitti: Nord o Sud. (2) 11 nostro direttore il biasimo asprissimo pei deputati e per gli elettori del mezzogiorno e della Sicilia, oltre che negli accennati scritti, lo manifestò nell'articolo del Secolo nel 1895. Provocò un ignobik tentativo di linciaggio in piena Camera e poscia il suo duello con Casale. indipendenza eleggendò in grande maggioranza i deputati di Sinistra; e questa loro indipendenza - vedete come mutano i criteri nel giudicare delle superiorità di un popolo I - dai settentrionali veniva allora rilevata come segno d'inferiorità di razza ... Se da recente Barbato, Mirabelli ecc. furono eletti nel Settentrione da elettori democratici e indipendenti, in altri tempi in Sicilia e nel Mezzogiorno venivano eletti Garibaldi , Alberto Mario, Aurelio Saffì, Filippo De Bonis, Avezzana, Guerrazzi ..... Nel Settentrione non si trovò un collegio che col suo voto togliesse la pena di morte che pesava sul capo di Giuseppe Mazzini; Messina costrinse il governo a lavare la grande vergogna. E furono i settentrionali, che in grande maggioranza annullarono l'elezione del grande genovese per due volte, per non fare cosa sgradita ai governanti del tempo. Ci fu un peggioramento nei costumi elettoral~ del Mezzogiorno e della Sicilia dopo il 1876; ma nel Settentrione fu più larga, se non esclusiva, la macchia più lurida: la corruzione pecuniaria. Legga gli atti della Giunta delle elezioni l' onorevole Morgari e se ne convinl'.erà. Per un piatto di lenti nel 18q2 gli elettori di Corteolona vendettero Cavallotti; e più tardi il Romussi. Da Depretis a Giolitti, •poi, i maggiori adulteratori del regime elettorale furono settentrionali ; e se le scudisciate devono cadere inesorabilmente sugli elettori servili, devono, per lo meno in ugual misura, cadere sui coàuttori e sui prepotenti: la loro responsabilità è di gran lunga maggiore, perchè a loro benefizio non si possono invocare come circostanze attenuanti l' ignoranza, la miseria, l'ineducazione, che stanno in favore dei corrotti e dei servili. Se guardiamo agii eletti può destarci disgusto lo spettacolo che danno talora i krumiri del Mezzogiorno e della Sicilia, che arri vano alla Camera nel1' ultima ora per salvare qualunque ministero; ma in quanto a disonestà farebbero beHe i settentrionali a non fare mai la voce grossa. Essi hanno grandi vergogne da nascondere e la Estrema sinistra ha spesso il torto di vedere il fuscellino che sta dinnanzi all'occhio di u11 miserabile meridionale senza accorgersi del trave che fa velo a quello del settentrionale. Gattorno altra volta imprudentemente dimandava se si era dimesso Ali berti; ma non chiedeva notizie di Miaglia, che si trovava in peggiori condizioni. Il primo, bene o male, era riuscito a fare condannare i propri accusatori; invece gli accusatori del secondo erano stati assolti e ·le risultanze del processo suonavano condanna morale del querelante. L'Estrema raccolse le· voci contro Afan de Rivera; ma non quelle più gravi contro Brin. Rosano accusato di una semplice indelicatezza si suicidò; ma parecchi avvocati deputati settentrionali che fecero di peggio poco manc·a che non la pretendano a Catoni. Qualche deputato meridionale figurò laidamente nelle gesta della Banca Romana: ma non mancarono di figurarvi quelli del Centro e del Settentrione; e peggio assai questi ultimi avrebbero figurato nei fasti della Banca Nazionale se il Comitato dei Sette avesse saputo costringere il Comm. Grillo a lasciar loro leggere nel libr~ dei Pro_fttti e perdite, in cui il_ massimo istituto d1 emissione seppelliva annualmente le prove della disonestà dei politici settentrionali. In tutta la tregenda bancaria, nella curée delle Tiberine, degli Esquilini, dei Mobiliari, e degli Immmobiliari ci fu un solo deputato condannato ; - un deputato eh' era stato sottosegretario di Statoil Giacomelli. Ed era un Veneto. Per la stessa curée ci fu un' altro grande processo, quello d~l Mobiliare, nel quale l'accusato, venne assolto, forse per

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