Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 13 - 15 luglio 1907

R I V I S T A P O P O L AR E 361 sione, la Catalogna sentirebbe alleggerito il suo aggravio fiscale e avrebbe modo di spender del suo, con la certezza di amministrarlo meglio. I Catalani mantengono come aspirazione il cosiJdetto concierto econòmico, istituzione singolare che con ferma il carattere originale, spagnuolo ed economico del cata· lanismo. Risulta però sempre che il regionalismo è come una febbre di crescenza e non può sapersi se è un' infermità o un rimedio ; cioè una reazione della natura , in virtù della sua vis medicatrix, contro certi fatti sociali d1 non dubbia realtà. Secondo tale concetto il regionalismo è un.a infet mità del capitale. Ma bisogna segnalare ancora un altro dei caratteri economici del catalanismo. Sparendo dalla vita politica barcellonese i partiti dinasticiconservatore e liberale-predominò il partito repubblicano con una maggioranza formidabile e di fronte ad esso una minoranza regionalista. A capitanar le masse repubblicane sorse Lerroux la cui autorità sul popolo i suoi nemici esaltarono chiamandolo ironicamenk « Emperador del Paratelo », ed egli stesso se ne vantò quando pronunciò la celebre frase che era in sua mercè colui che ardesse Barcellona dai quattro lati. Può dirsi che il potere del lerrouxismo crebbe per reazione naturale contro il regionalismo, poichè diviso il campo in due metà e non essendovi posto per i neutri, s' ingrossa va l' uno o l'altro partito per l'affluire di elementi la cui forz~ agglutinante era l'affinità negativa ma efficacissima della protesta. Aumentando il pericolo regionalista per I' insipienza di alcun i esaltati, la realione naturale favoriva il lerrouxismo. Lerroux raggiunse l' apogeo con lo sciopero generale del 1902. Non invano il catalanismo venne presentato come un' organizzazione borghese, e perciò dannoso alla classe operaia. Ci fu perfino un Governatore civile, uomo coltissimo, economisla del cosiddetto socialismo da cattedra, il quale arrivò a censurare con frase espressiva gli elementi regionalisti , di cui non si spiegava l'antipatia contro lo Stato: giacchè lo Stato è il miglior mallevadore di un regime economico e in dustriale , che forFe non ha altra giustificazione ali' infuori della forz_a. E se questo disse un uomo superiore, non è necessario ingegnarsi molto per immaginare lo stato d'animo del popolo, il quale credeva, infatti, che il regionalismo fosse un movimento borghese ed egoista che sfruttava tutta la Spa • gna con la tariffa e teneva schiavo l'operaio col lavoro. Tale ambiente faceva aumentare le pretese degli operai e così si spiega quel famoso sciopero generale che· nei paesi in dustriali d' Europa, in cui le masse sono più numerosamente e meglio organizzate, produsse u11 vero terrore (asombro). Dunque lo sviluppo delle forze repubblicane e rivoluzionarie di Barcellona fu dovuto a un movimento di reazione contro il regionalismo , che si dipingeva come un elemento retrogrado, borghese, contrario al progresso, nemico della libertà e degli interessi della classe lavoratrice. Però la reazione antiregionalista andò troppo lungi. Con lo sviluppo delle forze repubblicane aumentarono in Barcellona gli attentati del terrorismo : così mentre le esagerazioni antipatriottiche del catalanismo spinsero molti elementi spagnuoli a sinistra, gli eccessi della demagogia e la. preoccupazione pau rosa della gente d' ordine li spinsero _nelle braccia dei regionalisti ; onde avvenne che uomini d' idee temperate e perfino cattolkhe votassero per Lerroux, perchè dicevano che il partito repubblicano difendeva a Barce.llona la causa della Spagna ; mentre altri , quantunqne avessero antipatia pel catalanismo, votavano nelle elezioni per la candidatura catalanista, che rappresentava la difesa dell'ordine e della tranquillità pubblica. Da tale momento la solidarietà catalana ebbe vita : essa riponde a un principio economico di difesa. Gl' industriosi abitanti di Barcellona cominciarono a pensare che il lavoro e la produzione han bisogno di tranquillità ; a-vvertirono il panico di molte famiglie che si· allontanavano , la tendenza di alcuni industriali a liquidare i propri affari fuggendo gli scioperi per stabilirsi a Saragozza o in qualche altra città principale dell'interno, considerarono anche che gli [attentati anarchi • ci, danneggiando il popolo. catalano, favorivano le altre popolazioni del Mediterraneo ; ma riflettettero soprattutto che lo Stato, il Governo di Madrid, con la sua negligenza ~ col suo deplorevole servizio di polizia , favoriva quello stato di cose ; e questa nota d'impotenza governativa si univa al ricordo di anteriori avvenimenti e al sospetto che gli uomini politid di Madrid vedevano con simpatia la demagogia repubblicana, in odk, al regionalismo catalano .... In questo senso la solidarietà catalana rappresenta una forza conservatrice ; ma il suo carattere predominante è quello eco - nico, che è radice e sostanza della solidarietà. (Lectura, giugno 1907). + Joseplt Sale: Uu eodice etico del Gtappone-Qu~e sto codice di morale fu promulgato da Ju-kichi-Fukusava uno dei pionieri del movimento di occidentalizzazione del Giappone. Nel 1866 egli stampò un volume sull'occidente che ebbe una circolazione di 300 mila copie, nel 187 r fondò l'Università di Mita che ora conta duemila studenti e nell' 87 fondò il « l Shimpo », il famoso grande quotidiano Giapponese. Nella sua vecchiaia temendo per il rilassarsi della morale nel Giappone, egli convocò una conferenza per preparare un nuovo codice di morale che fu pubblicato nel 1900 un anno prima della sua morte. Il codice consiste di ventinove precetti; incomincia per insistere sul dovere di obbeJienza alla Corte imperiale, e si trattiene molto su i dover? dell'indipendenza , della dignità e del rispetto di se stessi. L'ottavo precetto , dice • l' abitu · dine di considerare le donne come inferiori agli uomini è una sopravvivenza del barbarismo: gli uomini e le donne di qual· siasi paese civile debbono trattarsi ed amarsi su piede di eguaglianza in modo che ciascuno possa sviluppare e coltivare la propria indipendenza e il rir.petto di se stesso ». Il matrimonio è una unione fino alla morte e deve essere mantenuto in modo che nessuno dei due coniugi perda la propria indipendenza ed il rispetto di sè e della propria dignità. Le basi dt una vera società consistono nella indipendenza e nel i-ispetto del singolo individuo, e della singola famiglia e invece della idea occidentale del perdono abbiamo questo precetto: « È un uso volgare e vile, indegno d'un popolo civile nutrire inimicilia verso gli altri e vendicarsi di loro , per difendere il proprio onore, bisogna sempre ricorrere a mezzi equi; fra le virtù inculcate vi sono la onestà nel lavoro, la veracità , la cortesia ~ le bµone maniere e l'etichetta. L' affezione filantropica, la cultura, il servizio militare obbligatorio, il suffragio universale, la fratellanza internazionale yi sono additati come i mezzi che possono far prosperare, e rendere rispettata una società ci vile. È contrario ai principii della indipendenza, e del rispetto di se, condursi con arroganza e disprezzare i popoli di altre nazionalità. Questo codice è stato distribuito in tutto il Giappone e diffuso in giornali , riviste e opuscoli e si dice che abbia avuto un effetto eccellente su la moralità popolare. Fukusawa non apparteneva ad alcuna setta rdigiosa ; ma non era neppure nemico di alcuna e perfino giung~va a consigliare ai suoi discepoli a professare il buddismo o il crist anesimo per il vantaggio che ne potrebbe derivare alla massa. (Open Court, Giugno 1907). ♦ R. Schackner: I ca1npl auriferi austraUanl.-Verso la metà di dicembre un cercatore d' oro· scoprì una pepita presse Tarnagulla nel nord dello stato di Victoria, dove l'oro non era stato prima trovato : pochi giorni dopo ne fu trovata

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