Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 13 - 15 luglio 1907

360 RIVISTA POPOLARE Così potrà giungere il giorno in cui le nazioni come gli individui dovranno riconoscere l'autorità d'un tribunale costituito dal genere umano. La Conferenza s' è divisa in quattro commissioni la prima delle quali presieduta dal signor Bourgeois, si occupa delle questioni, di arbitrato, ed è suddivisa in due sottocommissioni una per l'emendamento della convenzione d'arbitrato del 1899 1 l' altra che si occupa della creazione di una Corte internazionale d'appello per decidere le questioni delle: prede di guerra: questa probabilmente dovrà occuparsi anche ddla dottrina di Drago. La seconda commissione presieduta da Bernaert si occupa delle regole della guerra in tc:rra. La terza pre'1ieduta da Hagerup si occupa di stabilire le modalità della guerra in mare. La quarta presieduta da De Martens deve discutere le questioni giuridiche suscitate dalla guerra navale. Uno spirito di fiducia e di ottimismo anima i delegati, no tevolmente quelli della Germania, i quali si mostrarono favorevoli alla ammissic. ne del pubblico alle discussioni. Fra le personalità notevoli vi sono i più noti giuristi internazionali De Martens, Asser, Renaud, Zorn, Lammasch, e Villa Urrutia; fra i Sud-Americani più notevoli c' è il signor Ruy Barbosa vice presidente del Brasi le, e il D.r Drago ex ministro degli esteri dell' Argentina. Una disgraziata calunnia messa in giro dai giornatisti, ha fatto che il signor Oreste Ferrara, delegato per Cuba, ha dovuto dare le sue dimissioni. Notevole è pure il signor Triana rappresentante della Colombia a Salvador. Una deputazione del consiglio internazionale delle donne venne a presentare una petizione in favore d~-llapace, e, dopo qualche osservazione, fu ricevuta dal presidente, il quale ha ricevuto pure una delegazione delle varie Chiese d'Inghilterra e d' America. Rispondendo ali' indirizzo di questi delegati il presidente disse; che siccome 1~ Chiese hanno dovuto lavorare due mila anni per poter portare i popoli ad avere una conferenza per la pace , c' è poco da stupirsi se i govc:rni non riescono con troppa facilità a stabilire la pace o il disarmo generale la seconda volta che ci si provano. E' ancora troppo presto per dire ciò che farà la Conferenza, ma pa1e che nulla di pratico sarà fatto per gli armamenti; probabilmente in una delle çommissioni se ne discuterà ma la Germania si asterrà dal parteciparvi; l'altra proposta tende11te a boicottare una potenza che rifiutasse di ricorrere a speciali mediazioni, e di aspettare trenta giorni per vedere se non ci sia modo di sciogliere pacificamente la vertenza pare che sarà avversata più energicamente dagli Inglesi che dai Tedeschi, Francesi e Russi. In quanto alla questione delle predi! in mare non c'è ne~- suna ragione perchè l' lnghilterra non accetti il principio che prevale nella guerra terrestre: nessuno prc:tende che un generale non debba catturare, in terra i tn:ni e le ferrovie, egualmente non è possibile pretendere che nelle guerra navale non sieno catturate le navi mercantili. Pc:rò c'è una grande differenza frn cattura e confisca e dovrebbe essere stabilito che alla fine d' ogni guerra , queste navi dovrebbero c:ssere restituite, o in caso di distruzione , indennizzati gli armatori ; at• attualmente alla Conferc:nza i Jelegati americani insistono per - chè la proprietà privata in mare sia rispettata , gli Inglesi affermano che il diritto di confisca è assolutamente necessario alla loro esistenza nazionale, e se non accettano un compromesso come quello accennato prima, si troveranno a mal partito. l Tedt:schi e gl' Inglesi propongono una corte d'arbitrato internazionale che decida su le prede di guerra ; questo è un progresso perchè fin' ora i belligeranti s'erano rifiutati a n conoscere i diritti dei neutri, di decidere della giustizia di si Sili operazioni. Gli Inglesi hanno fatto una proposta che ha &ropreso tutti e non ha contentato nessuno : quella di abolire il contrabbando di guerra , e permettere ai neutri di tornire armi e mezzi di guerra ai belligeranti. La proposta più importante fatta fin' ora è quella dei Russi per una riunione annuale dei membri del tribunale dell' Aj a allo scopo di eleggere un tribunale permanente di arbitrato, tre membri del quale siederebbero in permanenza. Oltre l'ele zione di questi tre arbitri permanenti, questa riunione annuale servirebbe quasi di piccola Conferenza dell' Aja. L'importante di questa proposta è evidente. Se la riunione annuale del tribunale sarà accettata equivarrà alla riun;one annua della intiera delegazione alla Conferenza. I Russi hanno anche proposto la nomina di commissioni d' inchiesta da parte delle potenze, tutte le volte che la necessità se ne farà sentire. La questione della proibizione delle mine galleggianti, in alto mare , le quali non sono costruite in modo da diventare in - nocue se si staccano dal loro ancoraggio ha ass~nto improv visamente una importanza speciale. Dopo terminata la guerra Russo-Giapponese non meno di 30 navi sono saltate in aria in seguito a queste mine galleggianti che erano sfuggite dal loro posto in mare. Ad eccezione di una tutte le potenze sono concordi per abolirle , mc:no una ed è mostruosa che un sol governo abbia la possibilità di paralizzare il mondo, e di esporre il commercio a così terribili rischi. I Russi ed i Francesi insistono perchè sia pronunziata una formale dichiarazione di guerra prima dell'apertura delle ostilità. Questa q ut:stione è annessa a quella d' insistere su una mediazione speciale , e di una dilazione fra la rottura delle relazioni diplomatiche e il principio delle ostilità. Tutto dipende dalla pena che può essere inflitta alla Potenza che non osser · vasse queste formalità. Se le sue merci fossero dichiarate: contrabbando, e le .fosse proibito ottenere prestiti sul mer.::ato neutro, la legge sarebbe osservata , altrimenti no (Review of Reviews, 15 Giugno). + A Royo Villanova: La solidari eta catalana. - Il movimento catalano, robusta rivendicazione di una regione in~ tera, ha intima relazione con tutte le manifestazioni dello spirito; perciò presenta uo aspetto letterario nei suoi Giuochi Floreali e non mancano gli entusiasti dell' autarchia catalana i quali affermano che tutto - scienza, arte, poesia, industria - è in Barcellona migliore che in ogni altra parte della Spagna. Ma certo la radice della solidarietà catalana è principalmente economica. Nella Catalogna più rapido e florido è stato lo sviluppo del1' industria, producendo un naturale accentramento di capitali e di lavoratori. Paragonato il suo livello econonomico a quello delle altre regioni, era giusto che in essa si svegliasse un legittimo orgoglio e una certa coscienza della sua superiorità. Barcellona non poteva a.cconciarsi ad essere una provhu:ia come un'altra qualsiasi e tanto meno a star sottoposta a Madrid, la cui superiorità è semplicemente burocratica e ufficiale. Il primato della Catalogna è stato, quindi, puramente econonomico. Dit:tro di esso e appoggiandosi ad esso si sono anJati formando gli altri- primati che si traducono nel\' aspirazione cati,lanista di fondare la restaurazione della Spagna sulla egemonia catalana. Una delle menti più illuminate del catalanismo , il Cambò, ha spiegato perfottamente i danni cagionati ali' industria catalana, e poichè la ragione di tale perdita si fa da tutti risa lire ali' ignavia del Potere centrale, così la Catalogna accentua la sua protesta contro il centralismo, il castellanismo e il ma drilenismo. D'altra parte Barcellona ha invano chiesto al governo l' istituzione di una ,zona neutra o di un porto franco; quindi essa ha perduto ogni fiducia nello Stato quale Ente fiscale, vedendo che l'efficacia della sua _azione amministrativa non corrisponde a quello che il contribuente paga per i servizi pubblici. Riducendo i poteri dello Stato alla minima espres-'-

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