332 RIVISTA POPOLARE bada bene!- di tua sorella che m'ha lasciata sempre con- Pagava 1ui, lo sposo, che aveva un ottimo posto, segretario tenta, e di tua madre. C' è malattie .... compatisco .... Ti dò la metà, e basta. Otto lire e sessanta centesimi. Eccole qua, e statevi beue. Posò il denaro sul cassettone, e scappò via. Lo tre donne rimasero un pezzo a guardarsi negli occhi senza fiatare. La signora Maddalena e · Adelaide s' erano accorte bene, e lei stessa, Annetta, sapeva che veramente la manifattura di quelle scatolette per un negoziante d' Aquila lasciava molto a desiderare. Premevà ad Annetta di raggranellare la mesata per il padrone di casa • e aveva lavorato anche di notte , con le mani stanche e gli occhi mb ambolati dal sonno. Ora, con quelle otto lire, la mesata per il padrone di casa e' era; ma non restava nulla per là settimana ventura. Cioè .... no : restava qualche cosa : i debiti restavano coi fornitori, i quali certo, non ricevendo neppure quel piccolo acconto eh' ella aveva loro promesso, non le avrebbero fatto più credito per un' altra settiman_:l,, Stimando vano lo sfogo ci:le avrebbero potuto darsi di parole per quel nuovo colpo inatteso, si stettero zitte tutte e tro. Nello sguardo della madre, però, e in quell0 d'Adelaide parve ad Annetta di scorgere come un mesto rimprovero per quel lavoro eseguito male ; quel rimprovero che esse forse avrebbero voluto rivolgerle a tempo e non le avevano rivolto _per delicatezza, giacchè ella avrebbe dovuto i ntenden:i che re1;ava danno non solo a sè stessa ma anche a loro costrette a vivere ormai alle sue spalle. Parve anche a<I A.nnetta ohe quel µoco denaro lasciato lì sul cassettone d~lla padrona della bottega fosse dato come in elemosina a lei,_ a lei che aveva lavorato, non perchè lo meritasse, ma solamente in riguardo a la sorella che se ne stava a letto, alla madre che se ne stava in poltrona. Così in fatti aveva detto colei. Non meritava nessuna considerazione, dunque: pur essendo ridotta in quello stato, peggio d' ana serva? E come, dal lotto, ad Adelaide sfuggirono finalmente in un sospiro queste parole: - e Come si fa?~ - si scosse e rispose, ag,·a : - Come si fa? Ora m1 0orico anoh' io, e staremo a guardar dal letto tutt'e tre come piove .... - Figlia mia!-gemette la signora Maddalena, chiudendo negli occhi le lagrime. Tin tin tin - di nuoYo, alla· porta Un'altra visita? Sì. La provvidenzçl, questa. Era un'amica d'Annotta, una spilungona miope,. coi capelli rossi, crespi, gli occhi ovati, una bocca da pescecane, brutta, insomma, da far paura a uno specchio. Tanto buona, poverina! Da più J' un anno, non si lasciava vedere. Ora veniva tutta lieta, vesrita bene , per auuuoziare all' amica il suo prossimo matrimonio. Siou10! Sposava, sposava, lei .... , .e on ci sapeva credere 1ei stessa. E stringeva forte le braccia ad Annetta nel darle l'annunzio. e rideva, per miracol0 non saltava, senza accorgersi minimamente- tanto era compenetrata dalla ima gioja - ohe lì, in quella eamera squallida, e' eran due malate. e ohe la sua. amica, tanto più giovi ne, tanto più bella di foi ... Oh, ma ella era venuta per un buon fine! Sapeva delle malattie, sapeva delle angustio, e aveva pensato subito alla sua Annetta! Ecco: non veniva soltanto per darle parte e consolazione del suo prossimo matrimonio, ma anche pdr commissionarle i sacchettini dei confetti. Li voleva fatti da lei! E belli, belli, belli dovevano essere, e senza risparmio. al Ministero della Guerra, o un anno meno di lei; un bel giovane.... Eccolo! Aveva il ritratto con sè; lo aveva portato per farlo vedere all'amica. Bello, no? E tanto buono,· innamoratissimo .. pazzo addirittura! .Quanti béi regali le aveva gi:\ fatto! E che casetta aveva messo su .. Un uido! un nido! Fra una settimana , le nozze. Bisognava dunque far pres.to. Parlò sempre lei, in quella mezz'oretta che si trattenne in casa dell' amica, Più non poteva, perchè era già tardi: alle oinquo .:i mezzo lui usciva dal Ministero , volava àa lei, e guaj se non la trova va in casa ! - Geloso? - le domandò Annetta. - No ! Gelos0, no ; Uio liberi ! .Ma non vuol perdere neanche un minuto, capisci! Oh senti, Annetta mia, seuza cerimonie , fra noi! Tu avrai bisogno di qnaL~he anticipazione por le spese ..... - No, cara,-le disse subito A.nnetta,-Non ho bis •gno di nulla. Va', va' pure ..... - - Senza cerimonie , mi reccomando ! E allora , cento sacchetti, oh ? - Cento, ti servo io. Grazie! Va' tranquilla ... E tante congratulazioni ! La sposina corse a baciare la signora Maddalena ; baciò Adelaide; baciò e ribaciò Annetta, e via. Le tre donne , questa volta , non tornarono a guardarsi negli occhi. La madri'! li richiuse, mentre le labbra le fre-- mevano di pianto. Adelaide li volse senza sguardo al soffitto. Poco dopo Annetta scoppiò in una fragorosa risata. Bello davvero, vah , quollo sposino! E, secondo il ritratto, altro che un anno! doveva averne a dir poco cinque o sei mono della sposa, di quella sposina là .... E che bel coraggio ! E segretario al Ministero della Guerra! - Fortune .... - sospirò, dalla poltrona, la mari re. Adeln.ido, dal letto : - Imbecille ! Ncnè scoppiò di nuovo a rir:lere. - Intanto, - ripreso la madre, - l'anticipazione .... Sci andata a cJirle che non ne avevi bisogno .... - Già ! Come farai? - soggiunse Adelaide. Ncnè guardò l'una e l'altra, poi alzò le spalle e rispose: - È semplicissimo: non glieli farò ! - Come ! - esclamò la madre. E Adelaide : - Ti sei preso l'impegno! - Mi prenderò il gusto,-disse Annetta,- di farla sµosare senza sacchetti. Oh , a lei poi non glieli fo , non glieli fl) e non glieli fo t Questo gusto me b voglio prendere.... on glieli fo ! La madre e la sorella uon insistettero, sicure che la mattina dopo, r:pensandoci meglio, 1•nè si sarebbe recata a provvedersi a credito della stoffa per quel lavoro di cui avevano tanto bisogno. Ma tutta la notte Nenè si agitò in continue smanie su per il letto. Il padrone di casa venne nelle prime ore della giornata e si portò via tutto il den~ro. - Piove, Nenè? Pioveva anche quel gil)rno; e tutta la notte era piovuto. Nenè rifece il suo lettuccio ; ajutò la madre 1:t vestirsi; l'adagiò pian piano su la poltLna; rifece aneho il letto di lei e aggiustò alla meglio quello di .Adelaide che volle provarsi a seder di nuovo, sorretta dai guanciali. Ma porchè? Se non e' era nulla da fare! ... ..J
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