RIVISTA POPOLARE 289 sibili dei loro atti. Gl'im piegati che vogliono rite- affermò che molti impiegati dello Stato lasciano il nersi uguali ai lavoratori nei benefizi ma che vo- suo servizio per quello degli enti locali e dei prigliono conservare una posizione privilegiata in vati. Sfidato a citare un solo esempio in appoggio quanto al resto, danno prova di mancanza di lo- dell' asserzione non seppe o non potè trovarlo. 11 gica ed anche di moralità. caso del comm. Callegari era stato illustrato da . Ri[erendo~i a questa strana situazione il Cola- recente da Nitti perchè si potesse equivocare su 1ann1 conchmse con un perallelo tra le lotte com- c10 che esso insegnava. battute_ d~i lavoratori per c~nquistare i loro diritti Pochissimi altri casi di eminenti specialisti che e al -~1gh_oram_ento_ econo1:11.co e quelle combattute dal servizio dello Stato e nei posti più alti, passa;- dagh 1mp1egat1. Gli ope~a~ 11: tali_ lotte ~anno af-f -grono in quello dei privati, non autorizza la sua gefrontato la fame, e le png10111 lasciando sul campoJ ,neralizzazione. di battaglia centinaia di morti e di feriti; gl' im-·I ;: 4° Volle infirmare la sincerità della mozione piegati hanno combattuto le comode lotte dell'ostru- 'di Colajanni perchè questi ai miglioramenti ecozionismo e non hanno avuto che· una sola vittima nomici depli impiegati voleva consacrati gli avanzi quel Dot~or 9entile che v~nne espulso da quella dei bilanci; ma egli dimenticò che la mozione bur<?crazia d1 Sta_to, d~ cm avr~bbe _dov~to repu- Sacchi da lui fi:mata tali migliorail?enti per lo aptars1 fortunato d1 usCire, perche egli e 1 suoi la punto metteva 1n rapporto colle esigenze della flconsiderano come una odiosa galera. I lavoratori nanza. · della libertà conquistata si valgoi10 per lasciare la 5° Negò discutendo dello sciopero dei funziopatria a centinaia di migliaia e popolare le reali, nari che si potesse parlare di un diritto, ma lo connon teatrali flotte degli emigranti; gl'impiegati, in- siderò come un fatto superiore al diritto. Certamente vece protestano, gridano, si _ribellano ma non ab- nella improvvisazione gli sfuggì tutta la irn portanza bandonano i loro posti. Essi, però, non dovrebbero delle conseguenze di tale afferma7.ione. I nuovi fatti dimenticare che l'emigrazione dei lavoratori se con- creano il nuovo diritto; ma questo non rimane meno tinuerà nelle proporzioni attuali cessera di essere vero una volta creato. Se il diritto è inutile di un benefìzio nazionale e diverrà causa di regresso fronte al fatto· perchè darsi tanta pena dei tentaeconomico, che si ripercuoterà sul bilancio e ser- tivi di formul~zione rispetto agli impiegati? Con virà a restringere anzichè ad allargare la parte a tanto disprezzo pel diritto non è strano che agli 1oro assegnata. . impiegati si vogliano riconosciuti i diritti dei la- + voratori e che quando questi accennano a riuscire A Filippo Turati non sfuggi l' importanza dell'ultimo C(Jntrasto lumeggiato dal Colajaùni e nella sua qualità di socialista ne rimase forse se non più impressionato, certo più indispettito, del resto della Camera. Forse sperò che qualcuno si fosse levato ad oppugnare i fatti più che le argomentazioni dell'oratore repubblicano; perciò quando apprese che nessuno tra i suoi amici si assumeva il compito sempre difficile di oppugnare i fatti improvvisò lui una rispos.ta che si risentì fortemente della imprepatazione e della nwncanza di caJma. Nella sua parola ci era l'abituale eleganza; nel suo discurso c'erano gli scatti paradossali; ma mancava del tutto la logica. Ecco sinteticamente e spogliando i suoi pensieri da tutti i· fronzoli letterari ciò che egli sostenne. r.0 Premise, accettando il rimprovero cortese mossogli dall'on. Bertolini, che un deputato non doveva e poteva farsi patrocinatore dentro e fuori della Carnera degli interessi di una classe. Non esitò a g ualificare non costi tut_ionalmente molto corretto tale patrocinio. A cpi immediatamente lo rimbeccò ricordandogli la presidenza e l'assistenza dei posttelegrafici rispos~ imbarazzato che tutti nella vita sacrificano all' incoerenza e che anche lui aveva dovuto pagare il proprio tributo a tale incoerenza. Soggiunse, però, che le persecuzioni politiche che subivano gl' impiegati delle poste e dei telegrafì potevano sino ad un certo pun+o spiegare e giustificare tale incoerenza. I deputati che ascoltavano cercarono nella loro memoria i ricordi di queste persecuzioni politiche e le vaghe tracce trovate lasciandoli increduli, sorrisero e accordarono le circostanze attenuante all'oratore che era stato tanto onesto da confessare la propria incoerenza. 2° Filippo Turati nella impossibilità di dimostrare false le cifre che non gli facevano comodo imitò tanti altri e specialmente di parte socialista: fece dello spirito sulla statistica. La quale è una maestra della vita quando le sue indicazioni rinforzano la propria tesi; è una impertinente sgualdrinella quando si permette di contraddirla. 3° Non contento di prendersela colla statistica incomodi, perchè portano in sè inesorabilmente connessi sanzioni e doveri , si fa appello al fatto superiore? E non si dimostra troppo - e troppo pericolosamente - invocando la superiorità del fatto che potrebbe giustificare ogni violenta e disonesta tirannia? 6° Turati guidato dall'istinto forse si avvide nel calore della improvvisazione delle contraddizioni, in cui s'impigliava ed enunziò il bisognò che si venga ad un contratto di lavoro r_innovabile a brevi periodi tra gl'impiegati e lo Stato - proposta che involontariamente volle suffragare coll'esempio del sistema degli Stati Uniti. Noi su questo esempio non vogliamo insistere, perchè ci riuscirebbe facile a divertirci su di un sistema - il famoso spoil system: il sistema del saccheggio ... - che costituisce la vergogna delle grande repubblica americana e che i suoi migliori politici vogliono eliminata. Ricono~ciamo, però, che il sistema vagamente adombrato del Turati - male appoggiato con un esempio sbagliato - contiene il germe dei nuovi rapporti tra Stato e funzionari, che pareggerebbe questi ultimi ai lavoratori nei loro rapporti cogli industriali. Questa specie nuova di contratto di lavoro presuppone la rinunzia alla stabilità dello impiego, alla carriera e alla pensione. Benissimo. Noi lo accettiamo e lo caldeggiamo. Pensi il Turati a farlo accettare ... agli impiegati. Il Turati accennò pure ai vantaggi del lavoro a cottimo e dello appalto dei servizi pubblici, di cui si ebbe un disastroso esempio coi compagni d'anne in Sicilia, che avevano in appalto la pubblica sicurezza; ma speriamo che egli aiutato dalla Federazione vorrà sviluppare meglio il fugace accenno. 7° Dallo insieme della risposta del Turati, che abbiamo dovuto rilevare perchè egli fuori della Camera è il più autorevole patrocinatore dei funzionari e dentro la Camera in questa occasione fu il solo che sostenne le loro pretese in ciò che avevano d'irragionevole e di esorbitante, risultò questa impressione: col miglioramento radicale e colla trasformazione dell'ordinamento burocratico sarà. iniziata una nuova era sociale. Un maligno della Estrema alla une del discorso
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