Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 10 - 31 maggio 1907

280 RIVISTA POPOLARE Le· condizioni delle cameriere sono ancora peggiori : il 79 °lo avevano salario, il 55 °lo però riceveva meno di 10 marchi al mese. Nelle città grandi i salarii sono minori e più rari : e di questi gran parte vien ripresa dal padrone, sotto varii pretesti. Ma i padroni non si sono contentati di av~r ridotto o soppresso ·i salarii dei camerieri: essi pretendono parte semprè crescenzi delle mancie. Nei grandi caffè e restaurants , i camerieri debbono pagare parte non indifferente delle spese di esercizio, come le fatture , la politura degli spc.cchi ·e, delle finestre e delle stoviglie, mant.enere il lift boy etc. Per la rottura di stoviglie i camerieri sono generalmente responsabili collettivamente; in qualche luogo debbono pagare una tassa fissa, anche se non rompono nulla. I portieri debbono spesso tenere a proprie spese dei servi e pagare per il posto: in un hotel di Monaco (Baviera) l' a?- palto del posto di portiere costa 600 marchi al mese. I camerieri debbono anche in genere provvedere spazzole da scarpe, lustro, scope, cera da pavimenti etc. Le chellerine dei caffè di Monaco debbono tenersi una o due wassermddcken, che lavano i bicchieri. Il capo cameriere dei caffè viennesi non ha salario, deve pagare il suo sotto cameriere (circa 60 marchi. al mese) e. per di più versare al padrone un aumento del 2 al 5 °lo sulle entrate del giorno. In un grosso caffè di Berlino i capi camerieri pagano l'orchestra zingaresca: in un altro il proprietario impose ai suoi 1 2 camerieri una tassa giornaliera di marchi r ,80 che fu poi elevata a marchi 4,80: perchè, nessuno sa. Gli effetti delle mancie sono disastrosi. 11viaggiatore o il frequentatore di caffè trova l'uso seccante e imbarazzante; mentre sa di non potersi sottrarre alt' ob- ' bligo di dar mancie, che costituiscono il solo o il principale provento dei camerieri e come tale tassato come rkchezza mobile, trovasi sempre nell' imbarazzo sul quanto e a chi dare. Sul cameriere poi I' effetto è degradante : spesso i giovani, quasi ragazzi riescono a mettere insieme somme addirittura sproporzionate ali' età e al lavoro e sono quindi indotti a sprecare e corrompersi : viceversa più l'età aumenta e più diminuiscono le entrate , perchè i padroni non vogliono camerieri anziani. Per di più i proventi sono incerti e instabili; e questo fatto favorisce la concorrenza tra camerieri, la mancanza di dignità, la caccia alla mancia con ogni sorta d'artifido. Degli effetti delle mancie' sulle chellerine, non c' è bisogno di parlare. È possibile eliminare I' incon veniente contro il quale tutti protestano, e che non soddisfa nemmeno i camerieri, i quali preferirebbero salario sicuro e regolare ? I padroni dicono di non poter pagare salarii fissi , date le enormi spese che essi hanno per accontentare le esigenze sempre crescenti del pubblico; ma quest' obbiezione ha poco fondamento, perchè il padrone può pagare salarii, appena si tratti di personale che non viene in contatto col pubblko , come cuochi , cantinieri, impiegati: ma certo non farà nulla di propria volontà. Anche i_ viaggiatori e frequentatori di caffè da soli non possono far gran che. Qualche anno fa in Amburgo una Lega contro le mancie , che cercò di oersuadere i proprietarii di alberghi a dar salarii fissi, impegnandosi a far frequentare dai suoi soci quest'alberghi innovatori esclusivamente: ma non ebbe successo. Il solo che possa efficacemente combattere il sistema, è il personale d' albergo : e·/' Unione tra il personale d' albergo te:fesco si è già pronunciata contro le mancie. Essa non è ancora molto forte ma cresce e lascia sperare che un giorno o l'altro si possa tentare qualcosa di serio: allora sarà anche il momento per domandare una col1aborazione del pubblico. (So 1 ialistische Monatshefte. Maggio). RECENSIONI GABRIELE DE RoBaro: Dello spirito laico nella scuola. Napoli, L. Pierro 1907, L. 1. Sono due buone conferenze inspirate al grande amore per la scuola, L' A.. sta per la laicità dello insegnamento; ma infirma la propria tesi ricordando con Cattaneo che gl' istituti non conformi all'ambiente non prosperano. Potrebbe l'egregio De Robbio illudersi al punto da credere che l'ambiente italiano sia maturo per l'esciusione di ogni sentimento religioso più di quello della Svizzera, dell'Inghilterra, degli Stati Unitì? EUGENIORtGNANo: Sulla trasmissibilità dei caratteri acquisiti. Bologna. Zanichelli 1907, L. 5,00. Il Rignano che ha saputo acquistarsi in breve bella fama come sociologo ed economista ha tentato un altro campo: quel lo biologico. Riuscita la critica della ipotesi di Weismann, che se fosse vera renderebbe inutile ogni sforzo educativo e condannerebbe l'umanità a sottostare a leggi fatali, cui non potrebbe sottrarsi; ed anche lodevole la esposizione delle altre che da Darwin, da Spencer e da molti ·altri sono state esposte. Ma non è altrettanto chiara e convincente la sua della centro-epigenesi onde spiegare la trasmissione dei caratteri acquisiti , e in quanto a lucidezza di esposizione resta alquanto al di sotto di quella meravigliosa del Délage. Avremmo desiderato nel libro un largo accenno alla trasmissibilità dei caratteri morali acquisiti; e ci sembra che l'osser vazi0ne di Kolwers, secondo la quale sono negativi i risultati della trasmissione delle mutila,rioni e positivi quelli della trasmissione delle abitudini, poteva somministrargli buona occasione ed intrattenersene. Si leggono con molto piacere gli ultimi capitoli; specialmente quello sui rapporti tra memoria ed eredità. Lurm ARMAN1: Diciotto mesi nel Congo. - Flli Treves. Milano 1907. Come descrizione di quella regione dell'Africa che ha fatto parlare tanto di sè, questo libro dell' Armani è buono ed interessante. Ma a noi sembra soverchia la difesa che ta degli uomini preposti a governare questa colonia d-:!IRe del Belgio, dove le scelleratezze sono state inaudite ed ultra coloniali, E' un militare che scrive e quindi si capisce che ha dovuto mettere in evidenza la parte lodevole che gli ufficiali italiani hanno rappresentato nel Congo. L' ottimismo del Comandante Armani sulle cose del Congo ha avuto un 'commento ufficiale, di cui si deve tener conto : il governo italiano .ha proibito ai nostri ufficiali di andare a prestar servizio nel Congo ! DR. ALEXANDER RuMPELT- Sicilien und die Sicilianer - 1° vol. Berlin 1902 (Allgmeine Verein fur Deutsche Litteratur) 2° voi. (Neue Folge). Radeberg 1907 (T. Pfeil). Il Dr. Alessandro Rumpelt è stato in Sicilia per alcuni anni; prima di descriverla l'ha studiata con intelligenza e con diligenza; e l'ha amata e l'ama. L'autore non tace di alcuno dei difetti dell' isola e dei suoi abitanti ; ma a differenza di certi ltalianin ne spiega gli errori, le deficienze e le colpe colla storia e colle colpe e cogli errori dei suoi governanti, esclude'ndo la fatalità che su di essa si vorrebbe far pesare in nome del cli1r.a e della razza. Tutto ciò che c'è di buono il Rumpelt con vero affetto raro tra gli stranieri lo mette in bella luce e spesso con lirismo di poeta. Egli conosce l'isola nelle sue condizioni economiche , morali, intellettuali e in tutta la sua civiltà; ne espone i caratteri etnografici e ci fa conoscere anche ciò che ne hanno scritto alcuni viaggiatori e poeti tedeschi: Platen, Seume, vVaiblinger, Goethe. Si occupa anche, e sempre con grande conoscenza vivificata dall' affetto , delle città dell'isola, che meritano una trattazione particolare pel passato e pel presente , dalla piccola Castrogiovanni alla capitale Palermo. ,._ Questo numero della Rivista si pubblica con sensibile ritardo perchè una terribile sventura colpisce il proprietario dello Stabilimento tipografico in cui essa si stampa, signor Adolfo Pansini. Un suo figliuolo, Renato, un forte ed intelligente giovane , dopo non breve malattia , soccombeva, di appena diciassette anni ! Ad Adolfo Pansini alla sua inconsolabile far.niglia , vadano le espressioni più sincere di cordoglio del Direttòre, della Redazione,• e degli operai della Rivista, i quali tutti si associano al lutto irreparabile. ,._ !)ott. Napoleone Colajanni, proprietario , direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.

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