Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 10 - 31 maggio 1907

RIVISTA POPOLARE 279 buon costume. D'altra parte c'era una certa garanzia di libertà di stampa già fin dal principio, Ùna garanzia negativa , nella costituzione politica della Germania, con tutti i suoi numerosissimi stati, cosichè mentre nel!' uomo era delitto dire anche a bassa voce certe cose in altre le si potevano dire apertamentc:: di qui naturalmente:: trovavano poi il modo di estendersi. Anche le garanzie positive di libertà di stampa cominciano a trovarsi nel secolo XVIII. Federico il Grande già tollerava molta liberta nella stampa e nella critica delle persone purchè non si attaccassero i suoi atti di governo pure così faceva Giuseppe II d'Austria: in certi stati, come in Hannover, i professori universitari godevano di immunitft dalla censura. Così la stampa divenne una delle colonne principali del movimento soggett1v1sta perchè altre libertà, come quella per esempio della libertà della parola nei parlamenti e fuori mancavano totalmente. Ma esistevano anche luoghi dove già fin da molto tempo addietro la parola era libera: ed erano le università. Nelle università avvenne verso la fine del XXIII secolo una trasforma - zione. La facoltà filosofica che dapprincipio era semplicemente di preparazione alle altre facoltà divenne la facoltà più importante; in quanto, collo sviluppo dei metodi di ricerca sperimc::ntali, le scienze divennero sempre più pratiche e specializzate, mentre la filosofia uscendo <lall' ambito dello studio passivo dei classici e assumendo per conto proprio i metodi della scienza, cominciò un lavoro di creazione che divenne uno dei migliori appoggi per la conquista delle libertà; In principio del secolo XVIII molte università tedesche, come Heidelberg, Wurzburg, lngolstadt (trasportata poi a Monaco) furono trasformate nel loro spiritto; Berlino fu fonJata; Konigsberg, Breslavia e Bonn si modernizzarono. Queste università; corpi di origine medievale, che avevano ed hanno ancora privilegi speciali, colla loro libertà di parola, furono le vere cu I le della conquista dei diritti dell'uomo in Germania, il principio della genesi della moderna civiltà tedesca e giustificarono quanto seri sse di esse Renan: << L' A/lemagne a tiré des universités, ai/leurs aveugles et obstinées, le mouvernent intellectuel le plus riche , Le plus flexible, le plùs varie-. dont l' histoire de L'esprit lwmain a gardé le souvenir n. (Renan: Allernagne et Italie, Nord und Sud. Aprile 19~7). + F. Eissenhardt: Le posizioni mtlitari degli Stati Uniti nell'Oceano pacifico. - Se dovesse scoppiare una guerra tra gli Stati Uniti e il Giappone, i primi potrebbero contare su cinque punti d'appoggio nel Pacifico per· la loro flotta: Pearl Harbor nelle isole Hawai, Tutuila nell'isola di Samoa, Guam nelle Marianne, Cavite ed Olonpago nelle Fi-- lippine. Questi punti, si trovano in parte sulla linea del famoso cavo telegrafico americano del Pacifico che da S. Francisco va fino a Cavite, toccando le Hawai e Guam. Quanto ali' importanza di queste stazioni; Tutuila può essere senza altro esclusa-, perchè non è fortificata e ha apptna 5000 tonnellate di carbone in deposito : e altrettanto dicasi di Guam che non è fortificata ed ha un deposito di 3000 tonn. di carbone. Cavite, col vecchio arsenale spagn'uolo posto nella baia a breve distanza dalla città , è per ora stazione della squadra dell' estremo Oriente e ha un deposito di 30 mila tonn. di carbone: per la piazza però non si è fatto nulla dal tempo dell'occupazione. Olonpago è destinato a divenire il porto di guerra delle Filippine : ma per . ora si sono soltanto stanziate delle somme in bilancio e si sono ammassate sulla spiaggia ro mila tonn. di carbone: altro non è accaduto. L'anno scorso nel Senato federale si fecero anche molte obiezioni al posto , di cui si dice che il suolo sia troppo paludoso e debole per l' impianto di grandi costruzioni ; ma le somme furono· poi concedute. Comunque per adesso Olonpago non conta. Cavite ha un grande bacino di carenaggio gatteggiante , ma non potrebbe resistere a un attacco. Il solo punto che rimarrebbe, sarebbe quindi Pearl Harbor. In America sembra si sia già venuti alla conclusione che, se scoppiasse una guerra col Giappone , le Filippine dovrebbero essere abbandonate e la difesa dovrebbe limitarsi alle Hawai. Così fu deciso di forti.ficare Pearl Harbor, ma finora -il Congresso non ha accorda tu che 2 ro mila dollari per le spese, una somma con cui non c'è molto da fare. Ep.pure la situa· zione alle Hawai è tutt' altro che facile, perchè un terzo della popolazione è costituito di Giapponesi , 70 mila in numero, mentre gli americani non sono eh<::poche migliaia. Gli americani che si sono impadroniti delle isole, senza considerazione per gli indigeni, ora trovano che i giapponesi a poco per volta prendono il loro posto e dimostrano quindi verso questi una tenerezza ed una prudenza che non è nelle loro abitudini generalmente. Gli ultimi incidenti col Giappone hanno scosso il governo e il pubblico americano dalla sua indifferenza verso le cose militari e così il Congresso ha cominciato a fornire i mezzi per fortificare anche le coste patrie - questa volta nella misura discreta, di 5,400 mila dollari. Per di più furono separati gli ufficiali dell'artiglieria da fortezza da quell_i dell'artiglieria da campo e furono formate 170 compagnie di artiglieria con ci rea 20 mila uomini. Tutta via per presidiare suffi_cientemente tutte le nuove fortificazioni sarebbero necessari almeno - 56 · mila uomini. Per quel che riguarda la flotta , gli Stati Uniti se ne sono recentemente fabbricata una imponente, composta già di 24 corazzate e r 3 incrociatori corazzati : ma quasi tutta questa flotta tr0vasi nel!' Atlantico. Nel Pacifico ci è una Squadra del Pacifico, stazionata a S. Francisco, che possiede due incrociatori corazzati Charleston e Milwankee, oltre cannoniere e torpediniere; e una Squadra Asiatica stazionata a Cavite, con quattro incrociatori corazzati West Virginia, Maryland Pennsylvania e Colorado, oltre cannoniere e torpediniere. Nel Pacifico non ci sono corazzate e le forze disponibili non avrebbero importanza per i giapponesi. Il mandare la flotta dall'Atlantico al Pacifico, §ia per il Capo Horn che per Suez, sarebbe un'impresa colossale, che potrebbe riuscire ma anche fallire. I quattro incrociatori della Squadra asiatica nel recarsi alle Filippine per la via di Suez perdettero un quarto delle ciurme per diserzioni : e questo era in pace. Che accadrebbe in tempo di guerra? Dopo aver tanto insistito sul loro amor di pace , gli Stati Uniti non possono ora armare rapidamente sul Pacifico e in pratica i giapponesi sono i padroni di tutti i mari ali' est di Suez come del Pacifico : gli inglesi li h1tnno aiutati e anche gli americani col rallegrarsi delle loro vittorie contro la Russia (Zeitfragen, 19 maggio). + Hugo Poet 1 sch: Mancie e salarli. - Le mancie sono divenute uno dei guai più sèrii dei tempi presenti. Tutti prendono mancie in una forma o in un' altra: quelli, che hanno piccoli salarii, (come postini, tramvieri, capitreni, cocchieri, commissionarii) direttamente ; quelli che hanno stipendi indirettamente in forma di gratificazioni e regali. Ma dove il male ha raggiunto proporzioni enormi è in quei mestieri in cui la mancia è oramai obbligatoria perchè ha preso quasi del tutto il posto dei salarii vale a dire nel!' industria dell'albergo, del . , restaurant e del caffè. Quì il male tende ancora a crescere. Secondo i dati della commissione per le statistiche del lavoro, solo il 74,8 °/o dei capi camerieri, l' 82 °/ 0 dei camerieri ricevevano salarii : <::in gran parte salarii puramente nominali perchè solo 19,4 °lo dei primi e 9,9 °/o dei secondi ricevevano più di 30 marchi al mese: gli altri avevano tra 10 e 30 marchi.

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