276 RIVISTA POPOLARE di regolamento edilizio badese. Manca ad ogni modo ancora quasi ovunque una sufficiente azione legislativa e governativa. Di fronte ali' incremento rapido della popolazione e alla esten · sione dei centri urbani, le autorità pubbliche, dopo tanta tra scuranza, dedkano maggiori cure alla costruzione igienica e regolare dei nuovi quartieri. Un nuovo regolamento del gran ducato di An hai·, entrato in vigore col 1 ° luglio 1906, as · soggetta i piani regolatori e i regolamenti edilizii locali alla approvazione governativa e dà facoltà al governo di ordinare la prepara;r.ione di piani regolari quando esistonu considen::voli aree vacanti su cui è probabile si abbiano a imprendere co · struzioni. Anche il progetto di regolamento apparso nel 1905 nel granducato di Baden tiene sufficiente conto dei nuovi pr,n · cipii propugnati in materia di politica delle abitazioni; sebbene l'applicazione sia soverchiamente affidata alle amministrazioni comunali. Nell'anno 1905 apparvero anche alcuni notevoli regolamenti municipali e consorziali. Si va manifestando la ten• <lenza a tenere conto dei rego·lamenti edilizii e p;ani regolatori non solo delle esigenze economico sociali delle popolazio1,i , ma anche dell'aspetto estetico : è evidente al riguardo l'azi0ne dei governi della Baviera, del Baden e dell'A,,halt .. Quanto alla costruzione delle case e alla provvista del capitale necessario, di fronte alla attività edilizia relativament.: scemante, si not':\ un rafforzarsi della attivit~ cooperativa: nel 1905 si notavano 588 cooperative di costruzioni - con 115000 socii : nella sola Berlino si valutava che fino al 1905 le coo · perative avessero costruito 7500 case con 30000 abitazicni per un valore di 150 mchom di marchi. Sono anche numerose le società di costruzione con scopo di lucro. L'attività costruttrice è assai facilitata dalla benevola azione di enti pubblici per la provvista dei capitali e specialmente degli istituti di assicurazione per l' invalidità e la vecchiaia: fino al 1905 essi avevano così investito 1,o mchom di marchi, somma 'però inferiore all'investimento massimo consentito dalla legge, così che è invocata una ulter. ore azione a favore anche della costruzione di abitazioni per le classi medie. L'azione dello Impero e dei i.ingoli Stati si è andato estendendo per quanto ri gu:irJa la costruzione diretta e i prestiti alle•· cooperative per le abitazioni degli operai e piccoli impiegati Jipendenti dallo Stato: La Prussia p. es. nel dodicennio 1905-1907 investì ndle abitazioni 89 mi.ioni di marchi, Vari municipii nel 1905 erogarono fondi nella diretta costruzione Lii case (Mulhouse , Emden, ecc.), altri invece concessero fondi a couperalive di costruzione o si resero garanti per prestiti concessi da istituti di costruzione e di credito. Alcuni municipii curarono la co struzione di alberghi popolari, alloggi per celibi e nubili <.:cc. La questione .delle aree attrae sempre più l'attenzione delle autorità. Essa è stata oggetto di discussione nel Congresso dei municipii della Russia orientale ed ha fra l'altro ispirato una notevole circolare della prefettura di Chemitz, la quale rac-- comanda ai municipi di conservare ed aumentare il loro patrimonio fondiario. Il patrimonio fondiario municipale ha intanto subìto incrementi in molte città e specialmeue notevole è la politica edilizia del Municipio di Ousseldorf, il quale nel 1902 creò uno speciale fondo di 5 mii ioni di marchi per lo acquisto di _aree, mediante il quale triplicò l'estensione delle aree possedute dal comune, e per continuare in tale via nel 1905 deliberò uno speciale prestito di 12 milioni di marchi; similmente il municipio di Darmstadt istituì nel 1905 una cassa per l'acquisto di aree con una dotazione ten itoriale valutata 100,000 marchi e monetaria di 142,000 marchi. Jn fondo analogo è stato istituito dal comune d1 Brockau. Non mancano d'altro lato ancora esempii di municipi che improvvidamente per far fronte ad esigenze del momento alienano il loro demanio comunale; e si hanno esempi anche di deplorevoli vendiee di vaste aree a privati speculatori anche da parte di governi. Si estende la pratica da parte dei municipi di alienare esclusivamente il diritto di superficie: il municipio più progredito in questo campo è quello di Francoforte, il quale alla fine del 1905 si trovava ad avere fatte I08 cessioni ·dell'uso di aree, 11 delle quali a cooperative di costruzione; cessioni dt diritti di superficie sono segnalati anche per parte dei municipi di Apolda, Essen, della provincia di Posen. Gli acquiuenti del diritto di superficie trovano ora più facile credito ipotecario. Come negli anni precedenti i maggiori progressi della politica edilizia avvennero nel campe tributario. In Prussia il 1° aprile 1906 l' imposizione del tributo immobiliare basata sul valore capitale anzichè sul reddito era adottata già da 234 municipi ; essa è contemplata da progetti di legge presentati alla assemblee del Baden, dell'Alsazia •Lorena , e da una relazione al Congresso dei municipi del Brunswick. L'imposta sull'incremento di valore del suolo è stata introdotta neì comuni di Bemburg, Dormund, Essen, Gelsenkirchen, Markranstradt, Weissensée ed è allo stato di progetto, o in corso di stu<!_ioo allo stato di proposto in molti altri, fra cui Berlino, Brema, Liegnitz, Friburgo, Marburg, SchOneberg, Mulhouse, Strasburgo. Remscheid, Charlottenbucg. L'imposta sui trapasri di proprietà del suolo, che ne colpisce pure l' incremento di valore, è stata introdotta nei comuni di Apolda, Ballenstedt, Konigsberg, Schòningen, Weimar: Talora colpisce più forte mente le aree vacanti, talora è per esse imposta al valore capitale in base, in qualche comune con aliquota via via più elevata per le aree il cui valore unitario è più elevato. La nuova legge prussiana sui tributi provinciali e consorziali consente l'applicazione dell'imposta sui trapassi di proprietà ll contributo speciale di miglioria sull' immobili avvantaggia da opere pubbliche municipali è stato applicato nel 1905 dalàmu nicipio di Francoforte per la prima volta ed è previsto nel progetto di costruzione di un ponte a Breslavia. La questione del decentramento della popolazione ve_rso i tuburb1 e della çostruzione di città giardino è sempre assai discussa : già sono in corso alcuni es1 erimenti di città giardino. I vari ordini di provvedimenti per la questione delle abitazioni sono favoriti e provocati dalla vasta propaganda e agita• zione fatta da molteplici sodalizi e associaztoni. I contratti collett!vt in Austria nel 1906. - Nel 1906 si canclusero ben 448 contratti collettivi di cui 247 riguardanti r solo imprenditore e 201 per stabilimento o tutto un ramo d' industria in una circoscrizione più o meno estesa; 20 erano le rinnovazioni di contratti anteriori, 162 furono conclusi in via amichevole, 237 dopo scioperi o serrate e 19 dopo parziale astensioni dal lavoro; fra le varie inJustrie sono distribuiti nel modo seguente : minerarie 1, vetro 12, metalli , 10, legno 45, cuoio 33. tesseti 4° , tappezzerie 3 , vestiario 77, carta 8, alimentari 49, edilizie 59 , grafiche 6, trasporti 3, altre industrie 2. Sui 448 contratti per 42 1 è riconosciuto il numero degli stabilimenti interessati che sono 1264.7 (tra cui 554 r nelle industrie del vestiario, 2 294 nelle edilizie, 1197 ner legno, 874 nelle alimentari, 869 nei metalli, 672 nella carta , 592 nelle grafiche, 370 nelle tappezzerie , 107 nelle tessili , ecc.) ; per 42 5 è conosciuto il numero degli operai interessati che è 181,633 (tra cui 70,270 nelle edilizie, 38,262 nel vesitario, 21,261 nei metalli, 12,454 nel legno, ecc.). I contratti regolavano innanzi tutto l'orario e il salario. Sta bi 'irono un orario di 8 ore 2 contratti (per 86 1 operai), di 8 1/4 ore r (800 operai), di 8 1/2 ore 1, di 8 3/4 ore g (6489 operai), di 9 ore 99 (37,010 operai), di 8 1/4 ote 7 (811 operai), di 9 1/2 ore 94 (48,474 operai) di 9 3/4 ore 12(1182 operai) di 10 ore 86 (49,466 /operai), di 10 1/4 ore 7 (977 operai), di ro 3/4 ore 2 (225 operai) di 11 ore 17 (5801 operai), di 111/2 ore 1 (100 operai), di 12 ore 4 (196 operai), di 1 ~ ore 1 (200 operai) e di 14 ore 1, pel quale non si conosce il numero degli operai interessati. Ebbero orari al di sotto di nove ore vari rami di industrie tipografiche, di 9 ore le industrie del legno, dei metalii, tappezzerie, di 9 1/2 ore le edelizie e l' industria del cuoio, di I o ore i sarti, guantai , cappellai, le tessili, di 11 ore i calzolai , da 10 a 12 ore le alimentari. Riguado alla mercede si rileva che 281 contratti regolano la retribuzione minima a tempo (83 anche la mercede a cottimo) e 83 soltanto il salario a cottimo; mediante 5 1 contratti furono accordati semplicemente rialzi di salario. I salari a tempo furono stabiliti specialmente per i falegnami, lavorant in cuoio e in tutti i rami delle edilizie; i salari a cottimo per tornitori, lavoranti in vetro e argilla guantai, calzolai; nelle altre industrie furono accordati simultaneamente, eccetto nelle alimentari in cui fu escluso il cottimo. Molti contratti contengono disposizioni sul lavoro supple· mentare (aumento di salario dal 25 al 50 °/o) ?otturno o ft;- stivo (aumento generalmente del 100 °lo), sul riposo nella vigilia dei giorni festivi, nei I maggio, sul riconoscimento delle organizzazioni, ecc,; in 45 casi venne istituita una commissione arbitrale per la vigilanza sull' applicazione dei contratti e per la definizione delle vertenze. . . La validità in 7 casi è di 1/2 anno, in 49 d1 un anno, 11: 12 di 11/2, in 77 di 2, in 19di 21/2, in 63 di 3, in 5_d1 4, in 5 di 5, in 2 di G, in uno di 8 anni. . . . Quasi sempre nella stipulazione intervennero organtzzaz1ont operaie, e spesso autorità pubbliche, talora associazioni padronali. Legge francese 27 marzo 1907 su~ constgl~ di probi viri. - La legge in qualche modo codifica la leg1sl~ · zione precedente sui tribunali, probivirali e vi introduce varie modificazioni, fra cui le seguenti :
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