274 RIVISTA POPOLARE nire esemplarmente, e tenere, quanto più sia possibile sotto chiave, par la sicurezza dell'altrui. * * Otello, cui la pe, fidia di lago, infiltra il veleno della gelosia. « Bada ben (gli grida) provar dei che l'amor mio E' iena vil druda: a questo bada, dammi Una prova; se no, ti giuro, A prezzo dell'eterna anima mia, ,l-f eglio per te se fossi nato itn cane Ohe non far paga la mia rabbia. » Voleva la prova, €: come credeva di averla, « Muoia, imputridisca, - esclamava - E sia dannata questa notte istessa. > Ma poi, disperato, si domandava : « E come la uccidero' ? Come annienterò quella eshtenza così fioronte di giovanile baldanza e di bellezza, che mi aveva allietata la vita e reso felice con la sua pietà e col suo amore ? Ecco la lotta interna che si seatena terribile nell' uomo che si crede tradito, la titubanza a compiere la strage , il rimorso che sorge gigante e spaventoso nel suo cuore appassionato e violento, prima ancora di consumare il misfatto. Ma Otello era un pazzo, la creazione di un gonio immortale, su modello di tempi remoti, non rispoudenti più alle abitudìni della psiche umana de' moderni sanguinari contro le figlie d'Eva. Ora non sempre si agisce sotto l'assillo della gelo-ii a di- , vampante, non sempre si cerca prima la µro\'a della fede tradita, mai si fa un esame anche do lla propria coscienza per bilanciare i propri torti e le proprie ragioni coi torti e con le ragioni della donna, e mai, o quasi mai, si ba po scia altra cura che quella di barcamenare o trappolare, per ottenerne la impunità, magari - .oh ! il rimorso che non nasce ! - calunniando la povara creatura, che per impuls0 di altrui brutale malvagità, è stata, in sulla primavera della vita, barbaramente divelta dalla nativa spina e precipitata nel buio dell' avell,,. * •· Ora l'uccidere Je don ne è una epidemia. Pare non abbiano più elleno ad essere sicure di chiudore gli occhì al sonno della morto nel prop1io letto, neppur!'\ se oneste, immacolate. e circo11date dagli aff otti e> dallo cure de' parenti. Non soltanto se la ùonna, svcnturatamonto stanca de marito, cercherà altri conforti, garà ùa colui uccisa; ma sarà uccisa del ~,ari se quegli non l'amerà più e si lasciera avvolgere nelle fiamme di amori impudichi. Buona e bella, perché troppo bella e troppo buona, potrà destare le gelosie di chi le possiede, o tende a possederla; cattiva e brutta ne verrà presto a nausea del suo signore, che la sopprimerà, perchè gliene sarà divenuto insopportabile il convivio; - la moglie, perché il matrimonio è una dura opprimente catena - J' amante, perchè a quella catena non si piega; - la vedova, percbè non somìglia a Didone e non tradisce le ceneri del suo Sicheo, abbandonandosi al primo bellimbusto, ého le si cacci fra i piedi con profferte d'amore; - la fanciulla, perché non sente di poter dare il suo cuore ed affidare il suo avvenire a chi sel'ondo ' lei, non ne è degno; la vecchia, perchè tirchia, la giovane, perchè vanerella, la ricca porchè ricca, la povera, porchè povera, le disgraziate rotolate, o fatte rotolare, nel fango, perchè in esso si avvoltolano; le caste, perchè l'onore con soverohia fierezza custodendo, non si prestano alla allegrezza de' moderni insolenti vagheggiui; - le donne tutte -· madri, spose, donzelle, lavoratrici nelle case, nelle officine, ne' campi, ed ozianti ne' palazzi, ne!le ville, negli alberghi sontuosi, o vaganti per i clivi profumati ~ per le sa-- lubri spiaggi e dei nostri mari, - tutte, tutte , corrono pericolo di venire, da un momento all'altro, quando meno se la aspettano, crivellate di ferite e trucidate. L'epidemia si diffonde spaventosameoto. Pare un'ossessione. Manù non· voleva che Ja donna neppur con un fiore fosse percossa. Ma Manù era un indiano, un fossile, vissuto anni e secoli, prima di Cristo. L'uomo è la forza. La donna la debolezza. La forza è il diritto lo diceva anche quel grande filantropo di Bismarck. Il forte JJUÒ talvolta difendere anche il debole; ma per averne appoggio, deve il debole sottometersi, per la vita e per la morte alla capricciosa e tirannica volontà di colui· E' la favola di Esopo del cavallo, il cervo e l' uo 1110, che ogni dì si rinnova. .A.i tornei de' castelli d/ more, sono succeduti i giuochi di borsa e della 9·oulette. Alle lotte faticose fra forti, por il sorriso di una donna, sono subentrati la rilassatezza dei costumi, ìl cinismo, l'indi:fferen tismo. Che se in lizza con un forte, s'arrischiava venirne sbudellati : sbudellando invece una donna, nulla, o molte poco si arrischia, e la pancia è salva , por digerire lo curiali concioni, fidenti nella indulgenza, più o meno, plenaria, della giustizia, o per meglio dire, di chi è chiamato a tenerne i pesi e le bilancia. e Oh ! gran bonta' de' cavalieri antiqiti. » Avv. E. GoTTARDI Dal"Bollettidneollu'ffieidoellavoro ,, (Aprile) A ttegglamento delie ammfnlst.razlonl municipall negli scioperi in servizi pubblici non esereltatl direttamente. Da una indagine fatta dall' Ufficio del lavoro presso i municipi ddle città maggiori e meJie risulta che pochissime soltanto hanno nei capitoli per la concessione dei servigi delle tramvie, gas, acqua e luce elettrica disposizioni relative al caso di sciopero in questi servizi : si tratta di dispo ,izioni penali per le interruzioni in genere nei servizi : presso alcuni municipi le sanzioni penali sono espressamente dichiarate non applicabili nei casi di scioperi (Aquila, Torino), presso altri le disposizioni non includono o esplicitamente gli scioperi fra i casi di inapplicabilità delle sanzioni e qualche municipio ritiene che presentandosi l'occasione le pene verrebbero infhtte. Fa eccezione il municipio di Roma il q"ale sullo scorcio del 1906 dopo i ripetuti scioperi nel servizio tramviario tracciò uno schema di convenzione colla· società concessionaria in vista della eventualità di futuri conflitti, colla quale il Municipio s' impegna, in occasione di scioperi, a esercitare il più completamente possibile il servizio per mezzo delle guardie municipali: il provento del servizio sarà versato nelle cass~ comunali : da esso verrà prelevata la percentuale dovuta al Municipio, il soprassoldo agli agenti comunali prestanti l'opera pel servizio tramviario e saranno rimborsate alla Società le spese vive incontrate per l' esercizio· (fino alla concorrenza dell' incasso) e la rimanenza eventuale sarà in parte versata alla Cassa di previdenza delle guardie-
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