254 RIVISTA POPOLARE dire, anche sconveniente, la proposta del governo che vorrebbe accordata prima che si conoscano i risultati del!' Inchiesta oltre una buona metà dei d11ecento milioni di spese straordinarie. E allora perchè l' Inchiesta? E se questa dimostrasse che la nuova spesa straordinari~i non occorre? E se risultast:le dalle indagini cbe i ministri militai'ii famoRi ministri competenti - sono immeritevoli di fiducia-? N ella migliore delle ipotesi e colle più. generose de:le concessioni si potrebbe sol tanto accordare ciò che propone- la Commissione che esamina la richiesta dei 200 milioni : darne cioè appena 20 quanti occorrerebbe spenderne in p1'ò-1·ata nell' anno finanziario prossimo. MR anche questa concessione sarebbe irragionevole ed indebita perchè il Ministro della guerra ha dovuto rispondere alla suddetta Commissione che gli aveva rivolto analogo quesito, clie il ministero della Gnerra ha ancora da spendere un residuo , nientemeno di trentasei milioni delle somme concessegli precedentemente per le spese straordinarie E allora perchè farsi concedere altri milioni se non ha potuto ancora spendere quelli che sono a sua disposizione? · A proposito: e che ci sta a. fare questa Commissione speciale dopo la legge sulla Inchiesta? Alla sua dignità avevano provveduto gli on. Borsarelli e Meardi cbe consigliarono per lo meno la sospensione dei lavori; ma 11::1. maggioranza fu di contrario avviso; cioè: di continuare in un lavoro, che potrà essère dimostrato inutile! + ,. L'azione della questura e del Savoiardi a Napoli. - Quale riesca più perniciosa a Napoli e ,q nindi nel mezzogiorno che è nella sferà della sua infl11enza noi in verità non sapremmo decidere. Bisogna leggere tutti i numeri della Propaganda e della Scintilln giudiziaria di Roberto Marvasi per convincersi che la questura e la piccola Corte di Capodimonte organizzatasi attorno al Duca ed alla Duchessa di Aosta fanno di tutto da un lato per assicurare la impunità della malavita e della camorra e dall'altro per pervertire i costumi abbastanza fiacchi e infrolliti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia napolitana. Noi non sappiamo se siano vere tutte le scene che la Propaganda narra sul nuovo Pare aux ce1·fs. in cui il Duca di Aosta sarebbe il protagonista; siamo anche dispo::;t.i a ritenere che si tratti di maligne leggende. E' certo, però, che nulla si fa dagli accusat,i per ismentire gli scandali , anzi· si fa molto per accreditarli. E l'amicizia intima, ostentata, del duca col famoso Ibrahim l'egiziano che dà feste sontuose e provoca liti rifiutandosi a pagare i conti relativi pare fatta apposta per provare che l'illustre rampollo di Casa Savoia sia venuto a Napoli per rinsaldare nell'animo del popolo le più. sciocche snperstizioni come quella della ebollizione del sangue di S. Gennaro e rer dare ai costumi un colpo, di cui, davvero, non si sentiva il bisogno. . Superfluo aggiungere su questo proposto che noi non siamo tra coloro che riprovano la P1·opaganda per essere entrata nel così detto Santuario della vita p'rivatn. Dove finisce la vita pubblica e comincia la privata, in generale, nessuno sa dire; ma certamente l'una è compenetrata nell'altra per gli uomini preposti alle più alte cariche dello Stato e che devono servire di esempio e di modello agli altri. _Ciò che si narra poi e dalla Propaganda e maggiormente dalla Scint~lla sulle complicità esplicita o implicita di molti funzionari della questura colla mala vita e colla camorra è cosa di una gravità straordinana e che meriterrebbe da parte del governo una severissima inchiesta e pnrnz,oni ancora più severe. L'on, Giolitti si è limitato a traslocare il questore Ballanti, della cui onestà non dubitiamo, ma la cui piramidale inettitudine mostrata nella caccia contro il brigante Varsalona., a Napoli si è rivelata come elevata alla ennesima. potenza - tale che si dovrebbe credere in un speciale carattere etnico dei napoletani. se la deliuq11enza non vi è arrivata a proporzioni fantastiche. Il curioso sta in questo: a mettere in evidenza il fallimento clamoroso di una parte delle antorità prepo,ste alla lotta contro i delinquenti ha provveduto l'altra partA delle autorità che hanno la Atessa funzione: i reali carabinieri. Il capitano Fabbroni, il maresciallo Capezzuti e i loro subordinati a Napoli, prendendo le mosse dal famoso processo Cuocolo, di cni si occupò il nostro Floriano Del Secolo, si sono sostituiti alla questura, alla magistratura, a tutti gli organi dello Stato, che hanno il compito sociale di perseguitare le associazioni. criminose. Per una voi ta tanto - e forse sarebbe sempre cosi se i carabinieri venissero distolti dalle lotte politiche - la famosa arma si è rivelata davvero benemerita della società. Quest'azione dei Reali Carabinieri ba acuito terribilmente l' antagonismo che e' è 1rn pò da per tutto colla Questura; si è tanto acuito che a Napoli si. è avuto lo spettacolo non raro, ma unico, di una pattuglia di carabinieri, che ha dovuto arrestare e condurre in caserma una patt11glia di q nesturini provocanti e motteggiatori .... Penserà l'on. Giolitti a provvedere sul serio? Aspetta forse che provveda i-I famoso Direttore generale della Pubblica sicurezza'> E in questo caso aspettarà sino a tanto che i camorristi. e i mafiosi vengano a seq uestrarlo ... a Palaz,r,o Braschi ! + La commedia di Bergamo. - Si potrebbe ,ienominarla anche: la viltà dei clericali. Preferiamo chiamare commedia q ,1ella che i clericali hanno rappresentato a Bergamo nell' nltima lotta elettorale. perchè risponde al concetto della commedia moderna, che contiene sémpre qualche elemento tragico. Perchè il Bonomi candidato dei clericali intransigenti si è ritirato dalla lotta dopo avere ottenuto nel primo scrutinio circa quattrocento voti in più dell'avversario avv. Rota ? Egli spiega il fatto stranissimo del ritiro alla vigilia della vittoria definitiva col deBiderio di non essere compreso coi nemici d' Italia pur µrofessandosi cattolico ed ultra conservatore. E allora pPrchè dett~ il suo nome alla battaglia impegnata dai suoi amici politici sul terreno deila intransigeuza clericale ? La contraddizione è umiliante e disonorevole per lui e pe1 SUOL La ragione vera dell'atto inesplicabile sta nella sorpresa che hanno provato i clericali vedendo insorgere contro di essi tutti i partiti ·italùmi - dal repubblicano al moderato. Essi hanno compreso che contro questa nuova riorganizzazione dei partiti politici sa-- rebbero destinati a fallire con grave danno dell'autorità morale della Chiesa infallibile. Essi contavano snlla cooperazione dei moderati e dei conservatori, che riconoscono Roma capitale e ai quali tante e tante volte hanno prestato appoggio. Venuta mena questa cooperazione si sono sentiti deboli e quasi si pentono che Pio X abbia tolto il non expedit creando ]oro degli imbarazzi. L_'intervento aperto e leale dei cleri ca li che noi abbiamo sempre invocato e de~iderato per migliorare la nostra vita pubblica, infatti, dovrebbe riuscire a separare nettamente i liberali veri da coloro che giurano nel Sillabo e che vorrebbero vedere ritornare in fonzione la Santa Inquisizione; tale intervento farebbe scomparire ogni ipocrisia e tutia la menzogna che attualmente inquina la politica a Montecitorio e nel
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