262 RIVISTA POPOLARE col male ....... La reazione ali' oflesa, che tale è la vepdetta, non è cessata minimamente nell' anima umana , anche della più apparentemente mite e civile, soltanto si è trasformata nelle forme. Il nostro Codice penale la consacra vergognosamente nell'azione detta per ironia parte civile contro -un querelato o un imputato ... La ·vendetta del Sardo è un fenomeno primordiale, naturale, è più esplica bile della parte civile dei nostri codici e tribunali. Ancora l' azione collettiva nei paesi detti civili non si è sostituita ·interamente all'azione privata, e la vendetta ancora esiste come nei paesi dei primitivi. Qual meraviglia dunque per la vendetta dei Sardi e dei Corsi ? » « I primitivi vogliono la reazione immediata e in Italia e in Sardegna specialmente l'azione pubblica della giustizia è lenta, inefficace, quindi, a soddisfare l'animo d·all'offeso ..... >> « L'Italia non ha fatto nulla perchè nel Sardo, come in altre popolazioni, sia entrato il sentinien to di sociabilità, come simpatia e rispetto dell'uomo, anche nelle oflese personali; non ha nulla fatto per sottrarlo all'ignoranza primitiva e naturale dei popoli indigeni, e l'anima sarda è rimasta cosi come era d'origine, come all'epoca della pietra, e com'è rimasta gran parte dell'isola, pastorizia, nomadismo d' estate e d'inverno, come all'epoca dei sepolcri detti Domus de janas ». « Del resto, anche senza tutto questo che ho detto, a pensare la condizione di vita di colui che non vede l'uomo, anche suo conterraneo, che a grandi intervalli, solitario nella tanca a far pasco1are il gregge, senz'altra occupazione della sua mente deserta d'idee, è facile comprendere che quella che chiamasi civiltà, in gran parte finzione e ipocrisia, non può essere un attributo del pastore sardo o di qualsiasi altro pastore che si trovi come lui solitario come uno smarrito nel mondo. Le sue concezioni mentali sono ristrette, devono necessariamente essere utilitarie, egoistiche, e più che concetti sono sentimenti, perchè l'intelligenza lavora poco e non ha idee estratte se non limitatissime. Egli non· concepisce la giustizia , ma qualche cosa di giusto, nulla nel senso astratto di onestà, ma qualche uomo onesto e anche nel significato egoistico, . in quel che gli appartiene o che ha relazione a lui ed ai suoi che con lui sono legati. Concepisce il fenomeno concreto di chi è forte e lo dimostra nei fatti; vede nella violenza la superiorità e il do- . minio; la vede anche nell'ordine sociale costituito, nel carabiniere, in cui concreta l' ide.a di stato, di capo di stato, di Re, di potere superiore che può incarcerare , perseguitare, punire. Ignora la solidarietà, l'a111oree la simpatia astratta; ma sente amore e simpatia verso chiunque è benevolo verso di lui, straniero , verso cui esercita ospitalità sincera e naturale, non ipocritamente intesa e data, come spesso si trova nell'uomo di modi gentili e cortesi delb città detta civile ..... (pag. 110 a 116) )). Ma il Sardo che da molto te:11po è a contatto degli uomini più civili nulla ha guadagnato con questo contatto? Il Sergi esamina questo punto ed acutamente osserva che tra genti a livello disuguale intellettualmente si assimila più facilmente ciò che è male, vizio, difetti e non il buono e l'utile. « La civilta italiana crede che il mezzo migliore d'incivilire e di fare penetrarè in ogni villaggio di Sardegna l'influenza civilizzatrice delle città più avanzate dd continente sia la leva militare; che il, metodo di fare conoscere città e nuove popolazioll i agli isolani è quello di trasport;trli in continente, di mescolarli con altri uomini di diflerenti regioni ». t< Ora l'isolano pastore o contadino analfabeta che va in caserma o vive per tre anni in città o borgata del continente, apprende due cose : prima a maneggiare bene l' arma micidiale sotto il sentimento selvaggio di uccidere per la guerra ·che potrebbe esservi sotto la prepotenza <lisciplinare della milizia, per la quale ogni uomo è un servo del lo Stato e del superiore gerarchico immediato e di tutta la scala gerarchica dal caporale al generale, i quali tutti possono disporre della sua persona illimitatamente. La seconda cosa che apprende la recluta è il male non il bene che trovasi accompagnato alla civiltà, i difetti , i vizi tanto della caserma quanto fuori di essa. Tornando a casa, il pastore ed il contadino rientrano nelle tanche e nei boschi, ricordano il tempo passato in milizia come una s-=rvitù o come una distrazione, e riprendono il costume antico senza variazione se non sia quella di saper maneggiare l'arma e di conoscere meglio i vizi e di comunicarli agli altri » (pag. 108 e 109). :Questa azione del servizio militare avevo rilevato sulla scorta della relazione sulla Sardegna nel!' Inchiesta airaria· del Salaris ; aggiungasi che col contatto colla civilta dagli inferiori si apprendono tutti i nuovi bisogni, senza acquistare i mezzi per soddisfarli ; e questa osservazione va applicata alla Sicilia ed a tutto il mezzogiorno. Tutte queste esatte ed oneste considerazioni inducono il Sergi a staffilare - e le staffilate vanno ai suoi discepoli, alia sua scuola - coloro che giudicano della psicologia del Sardo senza tener conto dell'ambiente fisico o sociale in cui vive. « Più di Minosse , peggio di Minosse, egli dice, noi giudichiamo più presto e crediamo di trovare colpe e vogliamo le punizioni di uomini e di popoli, che poi sono innocenti » (pag. 97). « Mentre dunque la psicologia della delinquenza trova le sue spiegazioni, che non sono a parer mio, sfavorevoli al Sardo, la psicologia □ orinale si manifesta nella vita giornaliera della popolazione , che è giusta, tranquilla, buona, ospitale, rispettosa, deferente nelle classi operaie, campagn uole e pastori, è anche altrettanto buona e simpatica nelle classi colte o che hanno la media cultura e la vita cittadina. Cotesta popolazione è degna di miglior fortuna e di maggiore considerazione (pag. 125) « E io debbo dichiararele mie impressioniancorchèpossano essere in contraddizionecon quelle di altri e coigiudizi di persone competenti: la natura primitiva del Sardo è buona, sociale , rispettosa degli uomini e delle loro sostanze, ospitale, docile e carezzevole » (pag. 1 10). _· Ecco completata nel modo più solenne e più assoluto la riabilitazione della razza maledetta, ecco condannato nel modo più leale il romanzo antropologico! IV. A modificare la natura dei Sardi in ciò che presenta di deficiente e di cattivo ; ad eliminare i mali dell,1 Sardegna, che quella natura generano e mantengano quali rimedi occorrono?
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