Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 9 - 15 maggio 1907

228 RIVISTA POPOLARE in altri t~mpi. E come potevano sorgere se quei banchi erano vuoti ? Meno male che nello svolgimento delle cennate interrogazioni l' Esfrema tornò ad essere più combattiva e più numerosa. Da parte sua il Vaticano continua. nella sua politica di intransigenza politica verso il governo itnliano e di intransigenza religiosa verso i cattolici. Dopo la sospensione a divinis di Don Murri è venuta la piccola scom11nica al Rinnovamento di Milano, una. rivista. democratico-cristiana che il Duca Galla.rati Scotti pabblica a Milano e con larghezza di vedute e senza settario €l::1clusivismo. . Su questo terreno Pio X è logico. Egli vuole essere Papa infallibile ed assoluto sul serio; vuole pensare per tutti i cattolici e non vuole consentire ·ai fedeli nella sua Chiesa di tenere la testa sul busto per pensare per conto proprio. Raccomandiamo intanto su questo Papa la lettura di un libro interessante e_ curioso pubblicato dalla Casa Editrice Fratelli Treves. li Pio X che ci dà chi si nasconde sotto lo pseudonimo d' lgnis Ardens ci fa conoscere n~l Pontefice un uomo buono come privato, ignorante, fanatico, sincero, reazionario e che costituisce l' antitesi più spiccata col suo predecessore Leone XIII. + Pel centenario di Garibaldi. - Un gruppo di studenti repubblicani delt' Ateneo di Roma, di cui sono anima Conti, Frontini e Prato ha voluto pubblicare un nume1·0 unico dedicato al centenario della nascita di Garibaldi, Noi che sia.mo nemici dichiarati, irreconciliabili dei nume·ri unici, non possiamo fare a. meno di riconoscere che questo che abbiamo sotto gli occhi è comµl,et.amente riudcito dal lato tipografico e pel contenuto. Vi sono riprodotti monumenti, ritratti, medaglie - tutto ciò che ricorda il gigante. I valorosi compilatore hanno saputo ottenere prose e versi dai più grandi scrittori italiani e stranieri. A questo Garibaldi hanno collaborato tra gli stranieri: Schuré, Kowalewsky , Heyse, De Unamuno, Bebel, Mouromtzeff, Kautsky, Nordau. Rod, Delpech, Seailles, Vanderwelde, Austin. Tra gli Italiani citiamo a. caso Rapisardi, Ardigò. Ferri, Mirabelli, Marradi, Barrili, Graf, Villari, Lombroso, Barzellotti ec. Nobili ed alte le poche Parole introduttive dei compilatori. e Per degnameute ricordare il centesimo anniversario della nascita di Garibc1ldi , i giovani del1' Ateneo Roma.no banno voluto provocare su la persona e su l' opera di lui il plebiscito del pensiero internazionale. E benchè per temperamento intellettuale, incliuati a vedere in Garibaldi J' assert(lre delle più audaci affermazioni onde si fa banditrice la moderna democrazia, volemmo che queste pagine accogliessero l'omaggio di uomini di ogni partito perchè la celebrazione di cosi nobile tonna d' Eroe non consente escl11sioni od intransigenze•. Ai giovani amici nostri deve riuscire di premio e di conforto la. coscienza di avero raggiunto l'intento: di avere pubblicato un numero unico, che fa loro onore e che costituisce un magnifico or'taggio ali' eroe mondiale. + Quanti sono gli uomini ammazzati ogni anno in Italia? - Quattro anni or sono, ( Anno VIII n.0 5) contro le asserzioni dei procuratori del Re, che venivano prese alla !et.tera non solo dal pubblico grosso , ma anche dagli uomini di scienza come il Garofalo , con lo stesso titolo si pubblicò qui stes::io un articolo , in cui si dimostrò che gli omicidi veri, quei reati, cioè, nei q11ali e' è un uomo ammazzato erano molto meno di quelli che veni vano dati dalla Statistica penale: erano poco più di un terzo. Proprio nella. discussione del bilancio di grazia. e giustizia I' on. Oolajanni per attenuare l' allarme, che avevano prodotto alcune cifre sull' ::iurnento della delinquenza in Italia. eh' erano sta.te riportate nella sua. interessante Relazione dall'egregio deputato Fani, rifece la dimostrazione, che venne lodata dall'on. Stoppato e dal ministro Orlando. Quasi contemporaneamente , intanto, un magistrato illustre, conoscitore degli studi statistici, ha ripetuto l'errore del Garofalo e in un articolo, La cronaca del sarigue pubblicato dal Corriere dei Tribunali di Na.- poli (2 maggio) ha annunziato che i morti pe1· opera del maledetto coltello erano stati 3106 nel 1903; 3202 nel 1902 e 3411 nel biennio 1900-901. Rimontando sino al 1880 annunzia che gli ammazzriti in ventiquattro anni sono stati nientemeno che 97.000 ! ! Il Ferriani ha preso come omicidi consumati le cifre degli omicidi, che dà la. Statistica peuale, dimenticando che in quella cifra vanno compresi gli omicidi mancati e tentati. Dal Ferriani non ci attendavamo questo madornale errore , che farà il giro della stampa come lo fece quando venne en11nziato dal Ga.rofalo. La verità è diversa; riesce sempre disonorevole per gli Italiani; ma sempre molto meno di quello che si dice. I nostri lettori se ne convinceranno da questo confronto t.rR- il numero degli uomini m01·ti in ogni anno ( e vi sono compresi anche quelli uccisi nei conflitti collH. forza pubblica, che' non si poHsonoconfondere rigorosamente cogli omicidi), come li da la. Statistica delle cause di morte per l'anno .1904 e gli omicidi (cons11mati, mancati e tentati) come li da. la Statistica penale pel 1903. Le enormi differenze tra. i due dati risulteranno evide,nti da questo confronto. Media annua 1890-92 1900 1901 1902 1903 Omicidi consumati , tentati ecc. (cifre assolute) 4o43 3479 3168 3202 3io6 Omicidi per 100,000 abit. 13,3 10,7 9,7 9,7 9,4 Morti per omicidi e conflitti (cifre assolute) . 1427 1306 1262 1332 1305 Morti per 100,000 abit. 4,7 4,0 3,9 4, l 3_,9 È chiaro, adunq ue, che i veri omicidi , quei reati, cioè nei quali e' è un ammazzato sono poco più di un terzo di quello che si dice. L'illustn, cor.um. De Negri, Direttore generale della Statistica q Ltando fu pubblicato il primo articolo convenne sulla esattezza delle nostre osservazioni ; ma intanto le statistiche penali si contin:iano a pubblicare come pel passato, senza alcnna distinzione tra omicidi consumati, mancati e tentati dando occasione a. disonorare l'Italia più di quello che si dovrebbe. Se il Direttore generale della. Statistica. non ha voluto ascoltare il consiglio di uno studioso , speriamo che vorrà seguire le disposizioni del ministro. E l' on. Colaja.nni le ha invocate. + Plutocrazia e demagogia in America. - Le elezioni presidenziali si avvicinano e quantunque Roosevelt dichiari- rhe egli nè si presenterà, nè accetterà la rielezione una lotta violentissima si fa contro di lui· e contro la sua politica. Gli Stati Uniti sembravano essere ora nel periodo culminante della loro vita politica. E' l' acme oltre il quale comincia. la disceèa, o è lo aprirsi di una nuova era di grandezza? E difficile a. dirsi, tanto sono disparati gli elementi dei quali si comµone questo momento politico. CausA economiche, politiehe, ideolist.icbe, sovente contraddicentisi schiettamente, spesso nemiche le une delle altre; sempre incompatibili e che pure hanno ognuna. di esse la propria influenza e la speciale funzione nello sviluppo progressivo della famiglia Americana, concorrono a rendere aspra questa lotta nella quale due grandi frazioni sociali si trovano di fronte. Se parlassimo del lato filoso.ficodiremmo idealisti e materialisti; dal lato economico capitalisti e lavoratori; dal lato politico non

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