252 RIVISTA POPOLARE . eroi navali, mettendo sempre dei russi nei posti del supremo comando, ma la vera direzione nellt; mani di capitani stra nieri; questi riportarono i successi, quelli raccolsero la glonia. Quando fu conclusa la pace del r 790 colla Svezia, e quella del 1792 colla Turchia, la flotta russa era la seconda per po, tenza nel mondo, e già cominciava a muovere la gelosia del1' Inghilterra; ma dopo Caterina, nel regno di Alessand~·o I cominciò la decadenza: ed alla morte di questo le sole navi che facevano dei viaggi erano le navi scuola ; tutte le altre imputridivano nei porti e dal Ministro della marina fino al marinaio comune le avevano interamente spogliate: le enormi somme date di tempo in tempo per rinnovare la flotta, andarono sempre nelle tasche dei suoi amministratori. Malgrado la riforma intrapresa da Nicola l, durante la guerra colla Turchia nel 1877-78; la flotta russa consisteva soltanto di 7 bastimenti in istato da poter navigare. Nel periodo dal r 885 al 1904 fu fatta una flotta russa tutta nuova e dt:I migliore materiale ottenibile, - ma - adesso! -(Deutsche Monatschrift. Marzo, '07). RECENSIONI Lu1G1 PIRANDELLO: Erma bifronte. Milano 1907. F.lli Treves. L. 3,5o. Con una pregevole copertina disegnata da Camillo Innocenti, e in edizione degantissima, l'editore:: Treves lancia nel mercato librario un nuovo volume di novelle di Luigi Pirandelio dal titolo Erma bifronte. L'autore del Fu Mattia Pascal è ormai assurto al più alto gradino nella scala dei novellieri, e le sue produzioni sono ormai disputate dai principali editori, e, più, da una infinità di lettori, pei quali il Pirandello è divenuto Ìl novelliere prediletto. Ogni anno la critica registra un succc::sso nuovo: Quando ero matto, Bianche e nere, Erma bifronte. E mentre il for tunato Mattia Pascal rivive in veste tedesca e francc::se, le migliori novelle di questi volumi compaiono nelle più impor - tanti riviste europee. . In quest'ultima raccolta il Pirandello si mantiene all'altezza della sua fama ; e ciò non è poco se si considera che egli aveva già raggiunto la perfezione in alcune novelle contenute nei due volumi, Le beffe della morte e della vita, pubblicati parec..:hi anni or sono dal Lumachi e che non ebbero alcuna diffnsione non per colpa dell'autore. Chi ricordi Il Giardinetto lassù, dove la figura di Nonno Bauer par degna di poema, li vitali:rio di struttura meravigliosa e quel Marito di mia moglie, da cui Roberto Bracco potrebbe aver derivato lo spunto dei suoi Fantasmi, non può sorprendersi della nuova belìezza di queste novelle di Enna bifronte. Ma se la forma rimane immutata, anzi mutata in meglio nel complesso della raccolta, lo spirito umoristi.ca del P~eta si ritrova qui, più che altrove, profondamente evoluto. Erme bifronti erano in verità i primi volumi del Pirandello, dove il comico drammatico si alternava col giocoso, la beffa tragica con la beffa gaia. Fra Notirie del mondo e Le tre carissime, fra Levata del sole e L11mie di Sicilia, fra Visitare gl' infermi e Il marito di mia moglie era facile scorgere tutta la gamma dell'umorismo vario del Piranjello. Qui se la faccia di Eraclito piange, quella di Democrito non ride davvero. Va bene, che è la prima del volume, dà la tinta dell'umore cangiato, che vorrebbe indurci a sorridere sui casi tragicomìci di Antonio Corvara Amidei ; senonchè il sorriso del Poeta, come il nostro, qui, sa dt pianto. Che creazioni originali e profondamente drammatiche La mosca, Lo scaldino, In silen:rio, L'alt,·o figlio! Il Pirandello, sempre da maestro, passa dalla concezione del dramma fosco e a forti passioni come Alla :rappa ! alla dipintura di anime e di cose delicate come Con altri occhi, ch'è d'una squisita divinazione psicologica. L'umòr gaio è in questo volume p ù che raro; ne troviamo traccie soltanto nella Eresia catara, dove è argutamente de - lizioso, e nelle Sorpresa della scien 1 a, in cui assume un'importanza filosofica. In quest'ultima novella Luigi Pirandello si rivela un ironista impareggiabile. Nel paese di Milocca, dove manca ooni mezzo di comuni• . . .:, caz1one e d, trasporto, esiste, viceversa, un Consiglio comu- ~ale ~ostitu_ito in pa:te di cittadini imbev·Jti di scienza positiva, t quali, ad ognt proposta che tenda a migliorare le condizioni di viabilità e di sussistenza del paese, oppongono ostacoli per tema di non provvedere al benessere ci vico secondo gli ultimi trovati della scienza. Il paese è ancora illuminato ad olio: intanto al Consiglio comunale incontra grande resi- ~tenza un progetto presentato dalla Giunta per un impianto idro termo-elettrico. I consiglieri scien z1ati di Milocca si scandalizzano della ignoranza del sindaco, che dopo i portentosi progressi dell'elettrotecnica, osa proporre, in Milocca, un impianto idro termo-elettrico, quando la scoperta del sistema Pichet e della lampada Lusol hanno rivoluzionato il mondo luminoso. Non solo; ma se si pensa che da qui a IO anni potranno scoprirsi chissà quanti altri sistemi di illuminazione, perchè affliggere la città di Milocca con un impianto così tecnicamente arretrato? Per cui i consiglieri scienziati, con la l~ro calda eloquenza, riescono a fare approvare la proposta dt sospendere ogni iniziativa; mentre i lumi ad olio che ri schiarono il solenne consesso si vanno spegnendo ad uno ad uno, lasciando al buio gl'infia mmati oratori. Luigi Pirandello prepara adesso un gran romanzo : I vecchi e i giovani. Nel darne, pel primo, l'annunz'.o ai lettori della Rivista, mi auguro che esso sia il romanzo dell'Italia moderua. A. C. Lu1c1 8ARZIN1: La battaglia di Mukden. Con 52 incisioni da istantanee prese sul luogo dall'autore. r 5 piante e una grande carta a colori. Milano, Treves, 1907, L. 6,oo. Luigi Barzini è conosciuto : la spedizione europea contro i Boxers lo rese celebre di un colpo come corrisponde.nte militare. Le sue corrispondenze al Corriere della Sera, che ha la fortuna di averlo come ,-eporter, dalla Cina, dalla Repub - blica Argentina , dal Marocco assodarono la sua meritata fama; quelle dai campi di battaglia della guerra russo giapponese se fosse possibile l'aumenterebbero. Barzini ha il coraggio di un soldato, lo spirito acuto di osservazione di un grande naturalista, la facoltà descrittiva di un grande romanziere. E tutte le sue qualità sono fuse nella descrizione di questa serie di battaglie orrende, che costituiscono la battaglia di Mukden. Le sue descrizioni e le sue osservazioni si leggono con avidità crescente ed una volta comini.;1ata la lettura non la si può in• terrompere. Si potrebbe pensare che la descrizione ripetuta dei campi di neve, del tuonare delle artigliere, dell' ammucchiarsi dei cadaveri, dell'eroismo di capi e dei soldati ecc. dovrebbe riuscire monotono e· stancare. Non è così. Egli sa rendere vari o sempre più interessanti gli episodi che si succedono o si ras somigliano nella loro intima struttura. [I libro di Barzini riesce prezioso per conoscere la psicolo · gia eroica dei Giapponesi e dovrebbe essere meditat0 da co loro che si vogliono rendere ragione delle loro vittorie, nelle quali il fattore morale, nei Generali come nei soldati, eccelle. Dovrebbero meditarlo i fanfaroneschi Nord-Americani e specialmente i Californiani, che stupidamente li disprezzano come inferiori e mostrano il desiderio di misurarsi con loru. PROF. MARIO MANDALARI. La libera docen:ra nella legisla:rione straniera. Bologna 1906; Le ·segreterie universitarie in lta · Lia e ali' estero. Roma. Presso la Direzione dell'Archivio giuridico, 1906. Il Mandalari noto per le sue ricerche sulla storia rl.ella Sicilia e delle Calabrie è un diligente osservatore , un critico acuto con qualità letterarie. In queste due monografie illustra alcuni lati della vita universitaria e della nostra istruzione superiore, che sono di grande importanza; quello ad esempio della lfoera docenza. Tale qual' è non risponde bena alle esigenze scientifiche; e lo riconosce il Mandatari, che propugnò, nel Congresso dei Liberi docenti una riforma ispirata alle tra - dizioni italiane, che sono state svolte pienamente in Germania. G. SEac1: La Sardegna. Note e comenti di un antr:>pologo. F .lii Bocca, Torino, 1907 - L. 3,00. E' una delle migliori pubblicazioni dell'illustre antropologo di Roma. Ad essa consacreremo un apposito articolo per dimostrare come il maestro (Sergi) abbia smentito il discepolo (Niceforo) sulle qualità morali della rana maledetta, giustificando pienamente quanto fu sostenuto nella nostra rivista nel r 898. :)ott. Napoleone Colajanni,proprietario, direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.
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