Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 8 - 30 aprile 1907

200 RIVISTA POPOLARE De J ohannis per la loro amnesia; ma per trarne gli ammaestramenti che gli Italiani tutti non dovrebbero mai dimenticare. Il l O è questo: le benemerenze della Banca N azionale verso la nazione furono una laida menzogna, Non fa la Banca a salvare la nazione nel 1866 ; ma fo il governo che per disonestà. o imperizia. salvò la· Banca proclamando il corso fo~zoso e imponendo alla nazione perdite di miliardi. 2. Si commise atto imprudente e disonesto nel 1893, riconcedendo alla Banca Nazionale il privilegio della emissione nel momento in cui se ne doveva dichiara.re il fallimento e se ne doveva fare la liquidazione. Lo Stato in tal guisa regalò agli azionisti della Banca i duecento milioni di capitale che R-vevano perduto e che banno riacquistato mercè il privj)egio della emissiene. · 3. Perché si conosca poi la gratitudine del mondo Bancario ricorderemo che non appena votata la legge bancaria del 1893 e quando c' erano da liquidare delle perdite e non da. pretendere dei dividendi, i borsisti di Genova strE>pitarono e ceri::arono di premere sul governo affinchè si desse loro un interesse di quel capitale .... che non esisteva. Allora l' on. Colajanni - nel 1894 - protestò. alla Camera ed ebbe affidamento dall'on. · Boselli, ministro del Tesoro, che non avrebbe ceduto alle loro pretese. Il Colajanni in· quell' occasione per un lapsus linguae, chiamè, bo1·saittoli i borsisti di Genova, che protestarono sul processo verbale per mezzo degli on. Bettolo, Raggio e Tortarolo. Ed ebbero il resto .... Quei borsisti nello scorso anno si sentirono scottati per la seconda voi ta per le parole prc.nunziate dallo stesso Golajanni in occasione della mancanza dei vagoni, sui quali c'erano gli· speculatori, come ci sono gli sciacalli, che gavazzano tra i cadaveri dei campi di battaglia. E il giudizio ,dato alla Camera sn questi sciacalli del Commercio dal Colajanni è stato ripetuto testè dal senatore Vigoni, che non è un ... mafioso di Sicilia. Avviso pel 001·riere di Genova. + Il movimento repubbilcano in Italia. - E' il titolo di un breve opuscolo del signor Tomaso Perassi (Pavia, Officina d' Arti Grafiche. Cent. 20), di cui vogliamo far menzione in questa rubrica anzicchè in quella delle recensi Jni a:ffinchè i lettori ne compren• dano meglio l'importar ~a. 0' è tanta serietà, si.ucerità e modernità di osservazioni, che saremmo tentati di riprodurlo per intero. Quanti sono repubblicani dovrebbero leggerlo e meditarlo. NOI + Riforme socialiste in Francia.-S'è appena chi uso un periodo più che decennale di agitazioni dichiaratamente anti-repubblicane-i movimenti plebescitari e boulongista si di<·hiaravano repubblicani - ed ecco che una. nuova agitazione che sommu·:>vei più profondi strati del popolo Francese, si manifesta. Questa non è anti-repubblicana; anzi è mossa da quelle forze che furono e sono il più saldo baluardo della repubblica ed è diretta 11011 già contro la repubblica ma sibbene contro il partito rarlicale che, salito al potere con la promess9. delle riforme sociali, dopo la definizione della buestione della separazione dà chiaramente a vedere di non volerne far niente. · Fino ad ieri nessuna organizzazione operaia attaccò o mise in dubbio la buona fede di Viviani, il socialista ministro del lavoro, e di Briand, l' altro socialista il cui nome andrà alla storia legato alla legge su la separazione. Si diceva: e Viviani non può agire perchè bisogna lasciare la maggiore libertà alle forze della Repubblica contro il clericalismo » : si aggiugeva : e l' uomo della situazione oggi è Briand ; domani sarà Vi viani con le riforme sociali )) e si attendeva da Clemenceau il bei gesto rinnovatore della società. \ Invece : invece Clemenceau ed il partito radicale, si rimangiano la promessa delle riforme sociali, riposo domenicale, diritto di sindacarsi, leggi su la previdenza operaia, leggi per la protezione del lavoro, leggi su l'arbitrato in fatto di scioperi etc. : leggi promesse ormai da venti anni e che il governo di Clemenceau affermava' di voler condurre in porto non appena liberato dalle agitazioni per la separazione, tutte queste ed R.ltre ancora sembrano passate al cestino. Clemencean vorrebbe non ricordarsene più : Briand e V ivi ani fanno del loro meglio, l'orecchio del mercante; intanto da uu lato la maggioranza di Clemenceau si sgretola, e dall'altro i lavoratori si agitano tanto violentemente da far pensare che una collisione fra le forze progressive e le retrive in Francia non sia lontana. Il dossier Montagnini è stato per un certo periodo di tempo un buon diversivo nelle mani di Clemenceau, e per qualche giorno l'opinione pubbliert solleticata dalla curiosità e rallegrata dalla. pubblicazione di lettere di preti a preti raccontanti dei loro quadruplici amori ha potuto dimenticare le cose più urgenti; ma ecco che la necessità lo riconduce alle antiche promesse e i diversivi di Clemenceau non bastano più. E' evi dente la malafede del governo radicale? I capi delle organizzazioni operai dicono di si. Nel manifesto della Confederazione generale del lavoro dicono : e Dove andiamo, lavoratori? I radicali sono ora al potere e, lungi dal mentenere le promesse di cui furono cosi generosi verso la cl'l.sse operaia quando erano all'opposizione, essi si rivelano implacabili reazionari. e Il Comitato federale ha deciso di portare a cono scenza dei lavoratori i procedimenti violenti e tirannici degli uomini che sono al potere, attirando l'attenzione della massa sui tradimenti di questi uomini passati dall' altro lato della barricata: di Clemenceau, ex campione della libertà individuale; di Briand e di Vi viani, che ostentavano non ha guari un socialismo fiammeggiante. « Esso tiene a smascherare questi pm·venus che ieri così veementi vituperatori di ·leggi scellerate, di cui domandavano l'abrogazione, denunciandone le barbf rie sono discesi ormai alla vergogna di ordinarne l'applicazione normale: cosa che non avevano mai osato i loro predecessori > • « Il Comitato federale tiene a proclamare che le minacce del potere non lo distoglieranno dalla sua operosità di propaganda e di azione rivendicatrice» Il manifesto parla chiaro. A chi risponde che Clemenceau è tutto pieno di buone intenzioni fanno osservare che alle buone intenzioni rispondono i cattivi fatti: l' arresto di I vetot e Mark, le destituzioni e le punizioni dei funzionari che han preso la la iniziati va e la difesa dei sindacati, l'atteggiamento tutt' altro che franco del governo a proposito del riposo domenicale. - · Siamo forae alla vigilia della formazione di più gruppi parlamentari di sinistra e di estrema sinistra sorti dallo sfasciarsi del blocco repubblicano: e che il blocco si sfasci non vi è dubbio. Già il Buisson e con lui una forte frazione di socialisti e tutti i radicali socialisti dichiarano che d'ora innanzi ripigliano « libertà d' azione > il gruppo Sarrien, lo ha dichiarato per bocca di Allemanne, stà per abbandonare Clemenceau; Sembat ed i: gruppo operaio son firmatari del manifesto della Confederazione del lavoro. Clemenceau deve sentirsi fuggire delle mani le redini della maggioranza. Tanto più che il neo-gruppo radicale-socialista. formatosi sotto il titolo di « Blocco delle riforme sociali )) tende ad attrarre a se i migliori elementi socialisti e radicali della Camera francese e ad opporsi con l' attività ali' inerzia del governo. E' evidente che non sarà Clemenceau quegli che legherà il suo nome alle riforme sociali. Anticlerical~

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