Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 8 - 30 aprile 1907

222 RIVISTA POPOLARE capitò quando <::gline ebbe accettata la possibilità. E fu questo il segreto di tenerezza che lo trasfigurò. Così negli uomini sommi il genio comanda all't:tà; la suplisce anche. L'am~re s'impone e domina. Volentieri dirò che esso regna al punto che tutto il resto gli sembra sottomesso. L'illustr<:: Faraday amò appassionatamente la sua scienza e pure scrisse un giorno in onore della sua comi-lagna : u Fra questi preziosi ricordi e questi felci avvenimenti , io iicrivo qui ( dopo ventisei anni di matrimonio) la data del!' avvenimento che sorpassa di mo/t.> gli altri come sorgente di onore e di felicità; noi fummo maritati il 21 giugno 1821 )). Giambattista Dumas che aveva sposata la sorella ,li Adolfo Brongniart il botanico e ne fu fedelmente amato, non poteva ricordarsi, senza commoversi, di queste belle linee di Faraday. Non sono esse, in effetto, la più alta manifestazione:: di cuore e, in tali ingegni, la cara testimonianza di una sensibilità che non è per nulla la nemica dello studio e della scienza? L' adorabile segreto di queste donne è quello di circondare di beltà , di bontà , di devozione la vita difficile come quella degli uomini illustri che esse hanno scelto. Angeli dell' inti - mità, del lavoro e del sogno, da spose affettuose, versano in quei cuori che battono di tante emozioni grandiosè, il balsamo riparatore del coraggio e della speranza. Queste donne sono attente, sono consolatrici; la loro presenza in casa è una be• nedizione. Ben lo seppe Renan che fu amato da quelle che erano vissute alla sua ombra, come nt:ssun uomo fu amato. Sua madre, sua sorella Enrichetta, sua moglie Cornelia Scheffer u compagna della sua vita, bella, semplice . del piu vivo spirito , nutrita di forti ed amabili virtù ( 1)..)) dettero ai suoi giorni la quiete e !a pace, ottima per il lavoro durevole. << Io conto - scrisse Renan in Ma soeur Henriette - fra le mie ~ grandi soddisfazioni morali di aver potuto realizzare colle due donne che la sorte ha unito alla mia vita guesto capo lavoro di abnegazione e di pura devozione >) Berthelot, nel suo discorso all'inaugurazione del monumento a Renan scrisse « che sotto l'influenza dell'amore (dopo il matrimonio colla nepote di Ary Scheffa) la natura di Renan si raddolcì, la sua imaginazione si sviluppò » Enrichetta_ fu nella casa di Renan ciò che Marta che fu nella casa del Maestro, sempre industriosa, attiva e necessaria; Cornelia fu la dolce Matia amorosa. Tùtte, nella vita di quegli uomini, sono state le compagne assidue del dovere, le st:rve oscure, le amiche umili, le col laborat_rici che non sono cùnos .:iute ; tutte hanno tentato il compito più difficile. La moglie di Lavoisier , per aiutare il marito « apprese, dice Gaston Lameut, il latino, l' inglese, si esercitò ad incidere, traducendo dei libri stranieri, disegnando e incidendo le esperienze, tenendo i registri del laboratorio n. L' illustre Lamarck ebbe successivamente più spose. Da queste unioni una sola figlia gli restò , degna delle donne di cui essa continuava il compito, 1 on lasciando più la casa o~e suo padre lavorava, dividendo le sue pene, i suoi dolori e la sua miseria, non vivendo oramai più che con lui e per lui. Madame Litchfield , la figlia di Darwin ha scritto quanto sua madre era ligato al padre e di quale aiuto sovente gli fosse nelle letture. li grande storico Carlyle trovò , in Giovanna Welsh, la più devota delle compagne. La moglie di Pasteur spesso supplì Pasteu:.- malato , scrisse sotto la sua dettatura. La moglie di Taine e queHa di Michelet, dettero per molto tempo le loro cure a prolungare l' opera letteraria di .coloro che la morte aveva strappata ad esse : infine , su la fronte dolorosa di Augusto Compte si chinò, all'ultim'ora, l' ombra pensosa di una donna: quella di Clotilde de Vaux. Così qu.:sti esseri incantevoli (< sensibili e delicati creano un'atmosfera di affettuoso tepore intorno agli uomini di genio (1) Anatel France - Discorso per l'inaugurazione del monumento a Renan a Treguier. sposati. Esse fanno attorno di essi la pace e la felicità; esse li sostengono, li amano e li incoraggiano. Nel duro combatti - mento che danno alla scienza ribelle questi dotti e questi filosofi , esse mett< no un sorriso, apportano un raggio; addolciscono lo sforzo dei lavori aridi consolano nella pena o nello inganno. il dono che loro è comune di emozione intenerita, di sollecitudine e di abnegazione , esse fanno a profusione spanderne le grazie intorno. Le risorse della loro bontà, della loro bellezza , del loro cuore sono inesauribili. Esse sono, senza smarrimenti e malgrado gli ostacoli, le ideali compagne dello studio e del sogno. Come ha scritto Michelet c·o1 suo stile ardente « esse hanno gloriosament~ consacrato il matrimonio e l'amore, sollevando la frollte stanca dell' uomo in presenza della morte, versandogli la vita ancora, introducen - dola, infine, nell'immortalità n (Revue Bleu, 6 aprile). + geo.-ge Ha,-vey: lackson e Uoosevett. Un parallelo. - Gli americani si trovano oggi dinanzi a guesta que. tione: debbono governarsi o essere governati? Pareva che tutto fosse stato detto col· rifiuto della corona, fatto da \1/ashington e con le parole scritte nel codice· Jalle leggi dello Stato del Massachussetts: « Questo dovrà essere un governo ddlc: leggi e non degli uomini ,i. Su queste basi i quadri della libertà. americana stabilirono la costituzione degli Stati Uniti, gelosamente rispettando la li• bertà p-!rsonale, garentendo la !'r◊prietà e la vita, fidando su l'abilità di ogni Stato a governarsi da se. Ora però· le nuove condizioni mostrano inadeguata questa politica originaria e chiedono che il Governo Fedc:rale sia investito di pieni poteri. Il segretar?o Rood accennò questa tendenza e il Presidente Roosevelt non solo l' accettò ma avidamente si assunse le responsabilità. Il primo ha notato questo graduale passaggio del potere nelle mani del governo centralt: ed ha dichiarato che ove gli Stati manchino al loro dovere di govS!rno, il governo dovrà essere im·estito dei pieni poteri per mezzo di revisioni della costituzione. Queste revisioni della costituzione devono essere fatte dalla Suprema Corte e i magistrati che la compongono vt sono favorevoli. Noi possiamo dimandare ora : queste revisioni sono interpretazioni corrette della costituzione ; o sono fantocci dd brac cio esecutivo del governo? É inutile. dichiara il Segretario di Stato , che gli avvocati dei diritti degli stati inveiscono contro le leggi èostituzionali degli Stati Uniti. (< Ma nessuno inveisce contro le leggi e neppure contro l'estensione della autorità nazionale dèbitamente controllata; sibbene contro l'annessa incostituzionalit~ della estensione che il governo centrale si arroga e che tende a fare della Costituzione come legislazione tanto morta quanto le leggi de Medi e dei Persiani. Non c' è neppure bisogno di riferirsi alle intenzioni di Root per trovare questo peric0l0: esso è chiaramente svelato· nelle parole che Roosevelt pronunziò ad Harrisburg. (< Noi cerchiamo di accrescere i poteri del Governo Federale. Se mancheremo questo scopo, noi mostreremo la nostra impotenza ». E rinforzano poi questa sua dichiarazione dicendo: « Ciò che può essere lasciato agli Stati deve esser loro lasciato, ma al tempo stesso quando gli interessi della Nazione richiedono l' opera delle Autorità Federali questa opera non deve essere intralciata dalle teorie astratte:: ». La costituzione è dunque considerata una teoria astratta, e si capisce che il Presidente disconosca il fatto che quei poteri del Governo Federak che appartennero in origine agli Stati, furono da loro abbandonati per uno scopo definito e preciso. Nella frase (( ciò clie può essere impunementè ius...:i,;1.toagli Stati n è sottinteso non di chiedere che ulteriore autorità sia delegata come prevede la costituzione; ma che può essere

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