220 RIVISTA POPOLARE pressione, hanno disgregato molte famiglie, rovinati molti patrimoni, mutate molte posizioni: dimodochè non sono rari i casi di giovani studenti rima:;ti da un giorno all'altro privi di ogni risorsa in pae:-;i stranieri e nella crudele incertezza. sulle sorti dell' indomani. I miei colleghi di Z11rigo mi hanno citato molti di questi casi, nei quali si è dovuto ricorrere alla. colletta, per non vedere sfrattati da un giorno all'altro, come va gabondi e nullatenenti, dhl territorio svizzero Htudenti e studentesse russe. Ai comptofrs di molti magazzini di Ginevra e Zurigo, come ai banchi di vendita, ~on è raro di trovare nelle ore della sera occupàte giovanette slave, che al mattino seguono i corsi di medicina o di filosofia (1). Le colonie russe di Dresdl'l. e di Berlino, che sono numerosissime, contano nel loro seno studenti impiegati come commessi ed anche semplici operai negli opifici; la stessa cosa rilevasi da dati, fornitimi da.Il' Ufficio d'informazioni degli studenti russi di Monaco di Ba viera. Ma la maggior parte di essi - dopo qualche tempo di permanenza in un paese stranierq - giovandosi della facilità speciale propria degli slavi di apprendere le lin·gue straniere, acquistata. una certa padronanza nella lingua del paese, che li ospita, s'impiegano nelle redazioni dei giornali o nelle librerie per . i lavori di traduzione, o nelle scuole private come insegnanti. Gli studenti russi nella Gei·mania e nella Svizzera sono mal visti della borghesia, ma ricevono 'molti sussidi al contrario delle locali organizzazioni socialiste; in Francia come a Grénuble ed in alcuni centri della Svizzera francese, come a Neucèà tel vengono anche aiutanti dai locali comitati di patronato per gli studenti stranie1·i. In quest'11ltimo movimento prodottosi in favore del- }' emigrazione degli st11denti slavi nelle università italiane, ho avuto campo di studia.re il loro sistema di vita, meglio che dai dati raccolti fra la clientela delle università svizzere, francesi e tedesche. .Molti sono venuti in Italia e vi sono vissuti per l'anno scolastico unicamente col frutto del lavoro da essi compiuto antecedentemente in patr:ia; altri, appena arrivati, sfidando coraggiosamente lo stato del mercato, già oggetto ddla. più accanita concorrenza e sfruttamento del proletariato intellettuale indigeno, si• sono dati a far da disegnatori, traduttori, interpreti. Le nostre associazioni universitarie, fra la valanga di lettere giunte da.i centri· intellettuali dell'impero moscovita, nelle quali si do• manda.vano informazioni sugli studi e sul sistema di vita in Italia, ne hanne ricevuto più d'un centinaio, nelle quali si domandavano pure noti?.ie sulla possibilità di guadagnare da vivere in Italia : ed i giovani si offrivano per disimpegnare i lavori anche più umili. Molti hanno avuto appena da pagarsi il viaggio e sono giunti quaggiù privi di ogni risorsa, ma hanno trovato aiuto fra i connazionali. Quest'ultimo punto è degno di delucidazione. Le colonie degli studenti russi ali' estero sono animate spesso dal più grande spirito di solidarietà. Il Bour- (1) Vedasi nella Stampa di Torino del 1902 l'articolo di Guido Pardo: La donna russa. geois, che in una serie di articoli assai interessanti ha descritto la vita cjegli studenti poveri tedeschi, czechi e russi di Parigi, dice a proposito di questi ultiuii, che essi, pur vivendo ammassati nelle soffitte e nelle condizioni talvolta della più spaventevole indigenza, trovano sempre modo di soccorrere i ~olleghi più poveri, o almene dividono fraternamente con loro il pane ed il giaciglio (1). Quanto dice questo articolista sul sistema di vita in associazione della colonia di Parigi, può dirsi, che accade egualmente in tutte le altre. Il sistema di vita in associazione è inspirato evidentemente a ragioni economiche, ma richiede anche molta ..... virtù, di cui forse non sarebbero capaci gli studenti, anche poverissimi, di altre nazioni. Vi sono infatti in queste colonie appartamenti abitati da sei, otto e sino dieci studenti dei due sessi, che si dividono nella più leale camaraderie e senza il minimo pensiero d'equivoco le stesse i;isorse e sovente le stesse miserie. Questo sen• timento di solidarietà, sorto da ragioni di verse, ma fra tutte predominante la economica, si riflette ancora snlle forme di organizzazione della studentesca slava: le unioni del lavoro, gli uffici d' informazione e di collocamento, raggruppano all'estero l'elemento giovanile rueso emigrato. e ••••• Ils continuent la légende du grenier où l' on « ne mange pas toujours et où l' on travaille avec e echarnement, les yeux fixés vers le but, aver tou e le ressort, que donnent la jeunesse et la coscience « de la valeur personelle. Ce n'est point la vie de la « bohéme avec son insouciance et son imprevu, mais bien « la vie trés seurieuse, trés occupèe, où toutes les « heures sont données au tra.vai!.. Le tra.va.il à la « lampe et lé soromeil dompté, comme disait déja Ver• "' laiue, cet ami de l'étudiant .... > (2). Essi, lavorano ma pensano e comprendono, sanno, perchè poveri, che dopo gli studi la lotta per la vita sarà loro ancor più dura, malgrado il sapere conquistato a prezzo di sa• crificio. Quanti non proveranno la mortale ;ncertezza. dell'indomani e -vedranno passarsi innanzi i compagni favoriti dall'intrigo! E, chi loro rnberà il pane, avrà goduto nella sua vita universitaria., mentre essi hanno sofferto la fame!..... ' D' un altro canto s'avanzerà una folla non meno numerosa e compatta, non meno misera, la folla dei refrattari turbolenti, dei malcontenti, dei ribelli. E le due schiere dei decaduti, l'una che è stata rifiuta• ta, l'altra che rifiuta la vita, s'incontreranno nel grande esercito degli spostati. ... ..... È lo stato maggiore delle lotte sociali del1' avvenire, che cresce. Dr. Angelo Landra Nota. - Per queste poche osservazioni raccolte sul proletariato degli studenti durante la mia vita universitaria, vada un ringraziamento a quei colleghi che, d'ogni parte d'Europa, mi hanno aiutato nell'inchiesta. Sarò contento se, col loro aiuto, avrò potuto rilevare un male sociale, che s'alligna an che sotto l'ombra di spensieratezza della gioventù, (1) Bourgeois - Les ritudiants russes à Pa,·is (Lyon Universitaire - I 90 5). (2) Bourgeois art. cit.
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