RIVISTA POPOLARE 213 all' uno o all'altro, ratione habita et niore modoque s' intende. E' impossibile che preture inverosimilmente soppresse e conservate non offrano qualche elemento che giustifichi a termini di legge la loro diversa sorte. Non aveva dunque torto legalmente l'ex-guardasigilli on. Chimirri, quando rispondendo a diversi oratori che l' avevano interpellato intorno all' eseguita soppressione delle preture, potè dichiarare alla Camera, in seduta 2 febbraio 1892 , di « assumere intera la responsabilità dell' operato del suo predecessqre » mentre la relazione al progetto gi udiZ!ario Gallo confesserà, come vedremo , gli errcri incorsi nell' applicazion della legge. Semplici errori involontari d'apprezzamento, nel .concetto della relazione, si vuol supporre. Ma non tutti son dello stesso parere, e tanto meno lo sono le popolazioni interessate, che vedeno una conferma di certe loro pubbliche; dicerie sulla genesi e sul destino di tali errori anche nel non esser potut' attecchire, in 15 anni, una legge qualsiasi che avesse pur solo modificato, in qualche maniera, lo stato di fatto violento creato dalla soppressione, cosa che davvero non renderebbe assurdo il sospettare un non troppo vivo sentimento di giustizia, in coloro cui spetterebbe provvedere ( 1). • Tornando alle preture della provincia di Catania, non vogliamo defraudare il lettore che l' ignori di un partico1are che vale a dimostrar anch' esso quanto spirito di giustizia e d' equità e quanto senno politico abbiano presieduto all' esecuzione della legge. Non bastava l' inesplicabile disuguaglianza tra preture conservate e preture soppresse, bisognava che un' altra se ne minacciasse tra quest'ultime. Assoro e Palagonia furon. giudicate meno meritevoli della sorte toccata, più degne d'un sollievo. (Lungi dal muoverne lamento, deploriamo soltanto che tali sentimenti non siano stati così efficaci e fortunati da volere e salvare anche in parte quelle due preture: si sarebbero avute due iniquità di meno, o attenuate). Fra le 63 sezioni staccate che la Commissione ministeriale aveva proposto , e delle quali 55 restarono poi come preture, erano compre~e Assoro e Palagonia, ma non Licodia e Misterbianco, nè alcun' altra delle preture soppresse di Sicilia. Perchè questa diversità? Misteri che solo il ministro del tempo, e, per esso il suo successore potrebbe spiegare I Eppure, per limitarci alla provincia di Catania, tanto Licodia che Misterbianco erano per lo meno altrettanto meritevoli d' un simile riguardo, come si desume dai dati statistici · sopra riportati, ai quali voglionsi aggiungere solo quelli riguardanti le distanze dei detti Comuni dai capoluoghi dei mandamenti cui furono aggregati, distanze che sono le seguenti : da Assoro a Leonforte (rotabile . da Misterbianco a Catania (rotabile) da Palagonia a Militello (rotabile) . e da Licodia a Grammichele, come s' è detto Km. )) )) )) 5,840 7,840 I 8,2 I O 16,000 ( 1) (t Più scandalosa ancora dell' ingiustizia e he si è proclamata ufficialmente pesino nei motivi dell' approvata legge (il progetto Ronchetti) è , senza dubbio, questa lentezza nel compiersi l' opera di riparazione per parte dello stesso potere nel cui nome l'ingiustizia medesima si è potuta commettere ... Non si edificano certamente tante popolazioni col lasciarle ancora andanti a cotesta giustizia , supplicanti , telegrafanti, come plebi asservite alla peggiore delle tirannidi n ! (Giornale di Sicilia, 12- 13 luglio 1905, N. 192). Poco vale che i Km. 7,840 da Misterbjanca a Catania possano percorrersi per ferrovia, e che i 16 Km. da Licodia a Grammichele possano, diventando 17 Km., percorrersi, quanto a 5, con la rotabile, e, quanto a I 2, con la ferrovia, Poichè, da una parte, la ferrovia non toglie gl'inconvenienti e il torto d' una soppressione ingiusta, dall'altra, la necessità di sottostare tanto all'orario ferroviario che all'orario e alle esigenze degli affari pretoriali obbliga spesso a maggiori perdite di tempo in attese tanto più noiose se il capoluogo non è una grande città, e talvolta rende impossibile o affatto non conveniente il servirsi della ferrovia, ragione per cui, anche fuori del caso d'improvvisa urgenza è preferita la strada ordinaria, specialmente se la stazione ferroviaria non è alle porte dell'abitato e il capoluogo è un piccolo centro. Per finire su questo platonico tentativo a favore di Assoro e di Palagonia, ricordo qui le seguenti parole della relazione al disegno di legge per l' istituzione delle sezioni di pretura presentato dal guardasigilli Bonàsi, in seduta 3 febbraio 1900: « E' superfluo avvertire che delle 50 nuove se- « zioni di ptetura sette dovranno essere istituite in « quei sette Comuni, eh' erano stati designati come cc sedi di sezione della Commissione ministerale per cc l'attuazione dalla legge 30 marzo 1890 e dai Con- << sigli provinciali, ma che poi, contro ogni loro /ecc gittima aspettativa, e senza plausibili ragioni, non cc ebbero nè sezione nè pretura, e cioè: in Assoro « Dongo, Garbagna, Palagonia, Porlezza, S. Seba- « stiano, Curone e Calderola >) com' è superfluo avvertire che da Assoro e Palagonia in fuori, gli altri 5 Comuni, cui le surriferite parole piovvero confortanti al pari delle famose gride del governo spagnuolo pei deboli e per gli oppressi del seicento sono ex-capoluoghi di mandamento dell'alta e media Italia, non al di sotto di tant' altri mandamenti ivi· conservati, ma non paragonabili al certo , nè per importanza giudiziaria, nè per condizioni di luoghi, agli ex-mandamenti siciliani sopra nominati, nè agli altri come Calascibetta, Grotte Sambuca-Zabu t, Chiusa Sclafani, Raffadali, ecc. i quali non si sa per qual plausibile ragione non ebbero nè pretura nè proposta di sezione. Non solo adunque vi fu iugiusta disuglianza tra regione e regione, ma anche tra le preture d' una stessa provincia, d' uno stesso circondario, e se ne soppressero di tali che avevano tutti i ·titoli per rimanere. Ne sparirono.anche molte di poca e minima importanza, è vero, ma senza giustizia e come a caso perchè molt' altre ne restarono che dovevano subire la stessa sorte (1). Quanto alle preture della provincia di Catania, (e in generale di Sicilia) dati i limiti ent!·o cui fu contenuta la facoltà soppressiva, nessuna poteva per giustizia falcidiarsi ; la precedenza in ciò toccava a tant' altre preture non si sa a qual titolo conservate, sì per l' inferiore quantità degli affari che per le migliori condizioni dei luoghi. (2) + Il dottrinari o pregiudizio della cosiddetta giu- (1) Si calcolano a più di 250 le preture che, con tutto il presunto aumento di lavoro in conseguenza della progettata estensione della competenza pretoriale da 50 a 3000 lire non verrebbero a pronunciare oltre 1 oo sentenze all' anno tra civili e penali ! V. Allegato 2 al nuovo disegno di legge sul riordinamento delle giurisdizioni. (2) Alla Camera il Ministro Ronchetti - un settentrionale - e l'on. Manna relatore del bilan::io di grazia e giustizia - un meridionale - provocati dall'on. Colajanni riconobbero che una delle preture più iniquamente, più scdleratamente sopprt:sse fu quella di Calascibetta.
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