Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 7 - 15 aprile 1907

RIVISTA POPOLARE 173 al Collegio me:!ico, al Comitato generale per l'educazione ecc. . . . Doli. 80 000 000 Donati da A. Carnegie a Biblioteche, ' ' Università ecc. . . . » 150,000,000 » • G. Peabody . . . . . » 7,000,000 • » S. Girard al Girard College > 8,000,000 ,, • Le land Stanford alla Stanford Iunior University . > > signora Stanford alla Stanford University . • . > > W. Marsh Rice al Rice In-· stitute . . . . . » » P. A. Widener al memorial Training pei fanciulli storpi. . . . . • • D. Fayerwaatber a varii collegi. . . . . . • > Marshall Field al Museo Colombiano. . . . . • • Cecil Rhodes alla scuola anglo americana . . . » » Iohn Hopkins alla Università o Ospedale Hopkins. > • Ezra Cornell all' Università Cornell. 20,000)000 10,000,000 )) 6,000,000 9,000,000 » 4,000,000 13,000,000 10,000,000 l) 7,000,000 6,000,000 Totale Dollari 307,000,000 Ciò che forma in lire italiane la bellezza di un miliardo seicento cinquanta milioni I Di questa somma colossale donata in questi ultimi tempi solo 32,000,000 di dollari dati da Rockefeller non sono andati all'istruzione superiore: li assegnò al Comitato privato per l' istruz;one di New York .e si riserbò di. farne parte. Molti di questi generosissimi benefattori hanno voluto dare il loro nome agli Istituti. A ciò fnrono consigliati dalla loro vanità; ma in questo caso anche la vanità diventa degna di ammirazione ... e d' invidia. + La situazione al Marocco. - La conferenza di Algesiras a suo tempo non ebbe altro risultato che di calm8l'e i bollori dell'Imperiale Tartarin germanico e d'infliggere uno scacco alla sua diplomazia ; ma lasciò insoluta la quistione marocchina, la quale torna a farsi acnta. I Marocchini hanne assassinato un Europeo, ne hanno bastonati, feriti e sequestrati altri. La Francia ha occupato Oojda, ma in quanto ad accordo delle Potenz;e questa è un' alt.ra facce11da. I Marocchini seguitano fl. fare quel che facevano pri nia della Conferenza.; la Francia fa oggi ciò che avrebbe fatto - in questo caso - anche sen:.r,ala Conferenza; e le altre potenze si conducouo come se la conferenza e gli accordi e il protocollo non aves,,ero mai assistit.o. L' Inghilterra lascia fare, perchè non desidera si ::-iollevila quistione dell'Eo-itto, la. Germania bofonchia ma non osa alzare la O voce perchè non si sente ancora da tanto da battere s11 le dita dell' Inghilterra; l'Italia lascia fare percbè non può fare a meno e la Spagna tira ]' acqua al proprio mulino, preparando:'li a profittare della occasione e dell'azione della Francia per togliersi a tempo opportuno un brincello di Marocco. Intanto il Sultano, per giustificare ai suoi sudditi Ja occupazione di Olljda gioca un tiro maestro ao-li Europei. 0 Si sa che la Conferenz.a di Algesirus mise d'accordo le Potenze a proposito del Marocco, e che il Sultirno accettò le riforme che le Potenze europee gli imponevano. Ora mentre egli assicura Francia, Spagna, Gern.arnia e l'Universo intiero delle sue buone inteuzioni; mentre fa sapere in E11ropa che se gli &ssassini del Duttor Mauchamp non saranno puniti, non sarà colpa sua; manda ai suoi sudditi un proclama nel quale - con la solita cortesia con la quale un maomettano parla di cristiani - dir.hiara che l' occnpazione di Oujda è nna intollerabile aggressione da parte della Francia. Egli fa capire al suo popolo che non sa.rà n1ale se al più presto possibile, i cani d' incirconcisi, bevitori di vino, saranno rimandati a ca~a loro. Naturalmente è poco probabile che, proprio ora, il Snlt.an_o se la vorrà pigliare violentemente con tutta l'Europa; ma si può star certi che le riforme concertate ad Algesiras non saranno applicate mai , e l' Europa dovrà tenersi contenta che la Francia, se non si tiene Oujda, si tenga un altro punto qualsiasi; poichè grazie al famoso accordo è perenne il pericolo di una g11erra fra potenze europee: e il Marocco, veramente non vale la pena d'una guerra, e il Maghzen che lo sa, afferma la sua buona volontà al]' Europa, e lascia poi che i Marocchini facciano su la pelle degli Europei , il comodo lorJ. Tanto le gelosie dell' Europa garantiscono loro l' .impunità e l' indipendenza. • Lo sciopero dl Argenta.-·- Su questo interessante conflitto tra propnet?.ri e lavoratori della terra abbiamo pregato il chiaro Prof. Ignazio Brunelli, dell'Università di Ferrara, di fare una breve ed obbiettiva inchiesta, il cui risultato speriamo di poter dare nel numero prossimo. NOl Per I' eaucazi~onleitica acl rnezzo~ior~ (Apropodsietlolelezioanmi ministrative diNapoli) I lettori della Rivista forse non avranno di mcnticato l'articolo del 30 settembre 1906 il cui titolo è in gran parte uguale a quello di oggi: Come si fa l'educazione politica del niezzogiorno (a proposito dello scioglimento del Consiglio Comunale di Napoli). In quello articolo, che fu largamente discusso in tutta Italia si dimostrava: che i quattordici scioglimenti del Consiglio Comunale di Napoli avevano arrecato gravi danni economici, politici e morali alla città; che i motivi addotti dal Ministero del1' Interno nella Relazione per giustiGcare il provvedimento erano insussistenti; che il clericalismo e il borbonismo di cui La Vita e la Tribuna accusavano il Consiglio disciolto, se anche fossero stati reali, non autorizzavano il decreto di scioglimento tanto più che non vengono disciolti i Consigli delle maggiori città d' ltalia, benchè notoriamente clericali; che mandar via un'amministrazione, la quale, all'indomani dell'Inchiesta Saredo, aveva dato garenzia di correttezza e di onestà era un grave errore, un vero atto scandaloso, che poteva avere conseguenze perniciose; che con quell'.atto si ribadiva a Napoli e nel mezzogiorno tutto la generale e profonda convinzione che si nutre sulla inutilità e sulla impotenza delle leggi, sulla onnipotenza dell' arbitrio del governo; di cui~ si afferma, che può tutto ciò che vuole. D' onde l'augurio e il voto che il corpo elettorale di Napoli, classe la meritata lezione al governo sopraffattore. Sono venute le elezioni amministrative del 24 marzo, il cui risultato completo si conobbe più tardi, ed ora si sa che il governo ha ricevuto dalla cittadinanza di Napoli la risposta che si meritava. Il suo Regio Commissario, i suoi metodi, i suoi candidati sono stati solennemente sconfitti. Come lo scioglimento del vecchio Consiglio Comunale era stato un avvenimènto che andava oltre l' importanza di un fatto locale; così le elezioni ultime sono meritevoli di attenzione da parte degli Italiani, che seguendo il buon metodo sperimentale

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