Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 7 - 15 aprile 1907

RIVISTA POPOLARE 193 Sugli Scioperidel Vercellese, Novaresee di Lomellina In U:1 recente viaggio in Piemonte ebbi la fortuna di intrattenermi con diverse persone che conoscono molto bene quelle regioni in cui è tanto est~sa _la risicoltura, che furono teatro delle agitaz1011i dei contadini scoppiate nel Marzo testè sc~rso e che ora si ripetono. E credo utile riferire qui. qu~nt?. appre~i in quei colloqui per dedurne quei gmd1z1 serem che solo scaturir possono dalla conoscenza della verità. Per darci la ra&ione de~ r~centi scioperi gioverà ac~ennare a 9-uelh ~C0J?piat1 nel passato autunno all epoca dei lavon d1 raccolta. Gli scioperi del passato autunno furono, dopo breve durata, composti in generale con soddisfazione delle domande dei contadini, i quali vennero per quei lavori a guad_agnare ciascuno 100 lire, mentre nelle preced~ntl a~1nat~ ne _lucray,mo appena So. I Conduttori d1 fondi ossia g~1Agncoltori temendo a rao-ione di co~promettere 11 raccolto ritardando la ~ietitura res1stette~o poco alle d?mande dei contadini e alle ~o h!"e guadagnate 111più da questi corrispose per 1~gncolt_ore_ una n~aggiore spesa che può ragguars1 a IO lire 1;1 media per ogni ettaro di risaia. I_lraccolt? _dell anno s_corso fu abbondante e di ~ttm:a quahta_ e no~ s1 esagera affermando che 1 agnc?ltore ntra~se_, 111confron~o delle annate prec~de_nt1,.ur~ n:agg101 prodotto d1 100 lire per ogni etta1_0 d~ ris8;ia,. c~e per 1~ ~aggior spesa causata dagh sc10pen 11 hre IO s1 ridusse a lire 90. Ebb~n~ g~iesto minor guadagno di lire 10 per ettaro d1 r_1sarnf:u _quello_che provocò le agitazioni deo-li Ag1~1eo_ltori1_,q1;1ah, con comizi, congressi e pubblicaz10111,mmacciando ora l'abbandono della risicol~ura, ora il rifiuto di pagare i canoni d'affitto e !e 11npo~te, t~nto _fecer_oche riuscirono ad allearsi 1 Propr~etan . lat:1fond1sti crea~1do in ognuna di quelle t1e r~g1~111un3: Federaz10ne fra Proprietari e Conduttori d1 Fond1. . E n?~ o~corre di dire che la maggior parte delle d1spo~1z1~:mc1on_tenute negli . st~tuti di quelle Fede:az10~11sono 1_ntese a d1sc1pl111are la protezione dei. s?c1 e 18;res1ster_iza c_ontro gli sciop.eri dei conta~~m. I soci p~opnetan versano una quota pari all ~mposta era_nale gravante sul proprio podere, i soci. condu~ton versano una quota corrispondente a! grnsto d1 qu~lla versata dal proprietario, e così vien_e_form~to !1 fond? della resistenza il quale serv1ra a risarcire quei conduttori che dimostreranno df esse!~ stati . danneggiati dagli scioperi. Sono poi stab1ht~ forti multe per quei soci che C?n~or~asser? r coi ~ontadin~ t3:riffe di lavoro supenon, sia pur ;pochi centes1m1 a quelle stabilite dalla Federazione. ' ~on paghi i . Conduttori-Agricoltori di essersi c?s1 ben~ armati per f:onteggiare le lotte future, s1_sono _m g-ran p~rte impegnati , anche a rischio d1 danm, d1 sopprimere o ridurre al minimum i lavori co~ì detti t~n~ve~·sali.allo scopo evidente di a~am~re. 1 Contad1m. S1 verificò così fino dai primi &10~111d1 Nove~bre ~na forte disoccupazione. Al1oz10 forzato chi pote preferì cercar lavoro nella lonta~a A~erica; chi non potè rimase. Dopo quattro lu~1gh1m~s1 s_enza lav?ro arriv_ammo al Marzo epoca dei lavori preparat_ori d~lla risaia, e alle prime ripulse C?Pposte dagli agricoltori alla domanda dei eo_nta~1m (8 ore e 25_centesimi all'ora) scoppiarono gh sc10pen. Ma vuoi perchè l'emio-razione aveva portato_ in_ A_me_ricai migliori contadini che erano anch~ 1 m1g:l10n el~1!1enti delle organizzazioni proletarie, vuoi perche 11 lungo inverno ne aveva esauriti i mezzi di resistenza, fatto sta che ben presto i ~ontadin_i cedettero, in gran parte dei Comuni sc10perant!, ed 3:ccettaro~10 la m~rcede offel'ta dagli A~ncolton che 111alcum luoghi raggiunse appena Lire 1.50. Ricorderò un fatto abbastanza significante: I~ un C?mune _del Nov~r~se, _dove più a lungo duro lo .sc10pero,_1 CC?nta~111a1nsiosi di lavoro pregarono 11 propnetano d1 un latifondo di interporr~ i suoi buoni uffici presso gli Agricoltori onde raggiungere un accordo. I contadini chiedevano 8 ore e 25 centesimi all'ora, ossia 2 lire al o-iorno. Il ~roprietario propose 9 ore e 20 centesimi ~ll'ora, ossia L. 1 .80 al g10rno. Ebbene lo credereste? I cont_adini. accetr~rono la. proposta del Propri ~tari o e gh Agncolton la respinsero affermando di non poter spendere più di L. 1.70: e per 10 centesimi sfumò l'accordo. A questo pi'oposi to un Agricoltore molto noto per la sua perizia e per la sua onesta mi diceva che IO centesimi pe,r ogni giornata di lavoro può P?rt~r~ una maggi?r s_pesadi L. 1 .oo per ogni ettaro di n~a1~, mentr~ 11 nt~rdarne i lavori preparatori e qmnd1 la semma puo compromettere il raccolto che si può valutare a 40 quintali di risone ossia a 800 lire per ogni ettaro di risaia! ' Da questa cronistoria degli scioperi scoppiati nel Marzo scorso nel Vercellese, nel Novarese e in Lomellina e dai fatti riferiti è lecito trarre la illazione che l'attuale tranquillità dei contadini in quelle regioni non è che apparente, che l'agitazione perd~ra latente e darà luogo a nuovi scioperi in occls~one 1ella mon~_atura quand~ il bisogno di braccia sara molto prn pungente di adesso. I Contadini domandano, come mèta massima da r~ggiungere, ur~ guadagno annuo complessivo di Lire 600 e crediamo che assicurata loro una paga sufficente per vivere non si ostineranno a reclamare _le 8 ore di lavoro, almeno fino a quando gli operai delle Industrie manifatturiere stanno chiusi it: luoghi meno salubri dell'aperta campagna, pi~ d1 I I ore. Le domande dei contadini ci sembrano aceettabili e meritevoli dell'appoggio non solo del Governo ma pure di tutti gli onesti. Onde pensiamo: 1.° Che gli Agricoltori meglio tutelerebbero i loro interessi accogliendo le domande dei Contadini e reclamando, colla solidarietà fra di loro e coll'appoggio dei Contadini stessi e del Governo, una congrua riduzione del canone d'affitto; 2.° Che i Proprietari dovrebbero intervenire in questi conflitti come elemento pacificatore offrendo intanto quel contributo che ora versano alla Fede- ~azio_ne_ai Conduttori dei rispettivi latifondi, per 11 miglioramento delle mercedi dei contadini; Ricordino i Proprietari che per la risicoltura le l~ro terre raddoppiarono di valore, che procedendo d1 questo passo l'emigrazione dei contadini renderà necessario l'abbandono della risicoltura con danni incalcolabili per tutte le classi sociali. Ri~ordino i Proprietari che il dazio protettore sul nso e la concorrenza sfacciata fra i Conduttori elevarono fuori misura i canoni d'affitto e che di recente altro beneficio del 30 °lo sulla fondiaria venne loro accordato dallo Stato colla legge così desta di perequazione. Ricordino tutto ciò e vedranno che sarebbe ragionevole il loro concorso per l"elevazione economica del contadino nell' interesse dell' agricoltura, della pace sociale e più ancora nell'interesse stesso di loro proprietari. Venga una legge sulla risaie, ma siano le sue disposizioni ampiamente discusse fra gli interessati; prima che nel Parlamento e in essi si dimostri di voler tutelare l'interesse dei Contadini non meno

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