Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 7 - 15 aprile 1907

RIVISTA POPOLARE 185 la media generale per provincia non poteva suggerire alcun giusto criterio per l" esecuzione della legge. Questa non aveva già disposto di rimaneggiare tutte le circoscrizioni mandamentali, per proporzionarne, àn ogni provincia, il numero alla quantità complessi va degli affari, quasi si trattasse di imporre un contributo di soppressione a quelle che eccedessero il numero loro assegnabile, ma intendeva solo colpire le preture sopprimibili col minor danno possibile, e modificare, soltanto in corrispondenza alla diminuzione che ne risultava, la circoscrizione giudiziaria del Regno. Quando veniva a sapersi che la tale provincia dava, in via assoluta o relativa, maggior o minor numero di sentenze della tal altra, s'aveva con ciò un argomento per stabilire quante e quali preture dovessero in definitiva esserci nell'una e nell'altra, secondo i bisogni dei singoli luoghi? Criterio sintetico, media complessiva di medie generali nell'esecuzione d'una legge in cui l'indagine speciale era, per necessità, assorbente, era tutto, e voleva esser obbiettiva, scrupolosa, amorevole, non dominata da alcun pregiudizio! E quest'indagine (poichè la legge improvvida l'aveva imposto per la soppressione invece di dirigerla, con lo stesso, e forse con migliore risultato, a più giusto e più equo fine, come vedremo, quest'indagine, dico, in qual altro modo poteva compiersi se non, tenendo presenti, fuori d'ogni aprioristico e numerico preconcetto provinciale, per ciascuna delle minori preture, da una parte, la quantità degli a.ff ari, a fine di valutare ugualmente per tutte, in astratto, l'entità degl' interessi minacciati, e, dall'altra parte, le speciali circostanze che su quella valutazione potevano influire? Invece, con l'adattato meccanismo di medie, furono tenute sempre in evidenza le province e poste in secoda linea, e quasi perdute di vista, le singole preture; il che contribuì, se pure non apri, la via, alla verificatasi sperequazione in danno delle disgraziate provincie meridionali, e specialmente di Sicilia, e alle influenze politiche e ai deplorevoli salvataggi di preture contro preture. Nè l'applicazione dei criteri di specialità valse a corregerc almeno rispetto alla maggior parte delle province del mezzogiorno, i risultati della media del triplice criterio. Ne abbiamo una prova nelle stesse citata province. Ad Alessandria si attribuirono in defìnitiva cinquatadue preture; a Catania, con più affari, con territorio più esteso (benchè di poco) e più montuoso, con mezzi di comunicazione incomparabilmente meno sviluppati, i criteri speciali suggeriscono di lasciarne 3r, giusto quanto ne aveva decretate quella malaugurata media, coincidenza sa Dio quanto casuale! (r) Ad Alessandria, per giungere a 52, restano pre- (1) Questa esatta coincide111.a si riscontra in otto province; Catania, Forlì, Mantova, Pisa, Potenza, Rovigo, Siena e Siracusa. In quest'ultima provincia la coincidenza si ottiene con la soppressione di tre preture, che, per due specialmente che menzioneranno or ora, fu una vera enormità. In molte e molt'altre province, il numero delle preture rimaste (o attribuite!) oscilla, con differenza di una o d~e o tre, intorno alla media del triplice crikrio. Le province di Belluno, Foggia, Padova, Rovigo, Udine e Verona, che sole non subirono alcuna soppressione, avevano ciascuna un numero di preture non superiore a quello della ripetuta media. Ma non potrebbe del resto cavarsene una regola generale, perchè, ad es. la provincia di Sondrio ebbe attribuite 7 preture, mentre prima ne aveva otto e la triplice media gliene assegnavà r o. Tanto possono dunque i criteri di specialità! ture con meno di 35 sentenze all'anno, a Catania, per restar fermo il numero di 31, bisogna che saltino in aria preture che ne pronunciavano da 97 ad oltre 200. Nonpossumusnisi excandescere: così dovevl!no strapparsi le piante parassite, e rispettarsi i bisogni e gl'interessi appena appena di qualche considerazione e soprattutto la giustizia e l'ugualianza ! Com' ebbe a rilevare l'on. Cirmeni alla Camera, in seduta del r6 giugno 1904, mentre in Sicilia si sopprimevano preture come quelle di Licodia Eubea e di Misterbianco, (Catania) che davano intorno a duecento e più sentenze all'anno, e come q~1elle di Calascibetta, (Caltanisetta) Castronuovo (Palermo) Monterosso Almo, Francofonte ecc., (Siracusa) che ne davano oltre cento, si conservavano, nell'alta e media, Italia preture con meno di quaranta e perfino di quindici sentenze all'anno ( r) I Ben 456 eran le preture la cui media non superava le cento sentenze all'anno, e 609 ne preferivano da roo a 199 (2). + Non dispiaccia qui al lettore veder più particolarmente come andaron le cose in provincia di Catania; e mi si perdonino i confronti e i rilievi odiosi, ma inevitabili. Delle trentacinque preture della provincia di Catania nessuna, pur troppo, era tale da poter senza altro scomparire con un tratto di penna; ma la zelante sotto-Commissione della Corte d'appello; quasi avesse creduto di parer, col riconoscerlo, meno abile e di mancar di patriottismo e d'imparzialità, scovò e offerse, splendido contributo all'ecatombe, ben otto preture, sopprimibili, che furon le seguenti: Assoro, Castiglione, Grammichele, Licodia, Eubea, Misterbianco, Palagonia, Scordia e Trecastagni. Eccone i relativi dati statistici, che sono quelli stessi tenuti (tenuti, per modo di dire!) presen1i per la soppressione. (1) Citiamo ad esempio le seguenti: Busseto (Parma) con 39 sentenze ali' anno Berceto (Borgotaro) )) 38 )) )) Limone (Cuneo) )) ll ll ll Modigliana (Rocca San Casciano) )) l) ll )) Porrino (Torino) )l 37 ll )) Varzi (Bobbio) )) )) )) )) Manciano (Grosseto) )) 36 )) » Piadena (Casatmaggiore) )) 34 )) )) Oviglio (Alessandria) )) )) )) » Carpineti (Reggio Emilia) ll )) )) )) Castelfranco (Bologna) )) 33 )) )) Godiasco (Voghera) . )) l) ll )) Santa Maria Maggiore (Domodossola) )) )) )) )) Villanova (Mondovi) 30 )) )) San Nazzaro (Vigevano) . )) )) (( )) Biandrate (Novara' con 29 sentenze ali' anno Bricherasio (Pinerolo) . )) )) )) )) Zavattarello (Bobbio) )) 28- ll )) Borgovercelli (Novara) )) 27 )) )) Pienza (Montepulciano) )) )) )) )) Radda (Siena) )) ~2 )) ll Perrero (Pinerolo) )) r8 ll )) Crodo (Domodossola) . )) 14 l) )) (2) V. Direzione Gen. di Statistica. Lavori delle Autorità giudiziarie, e relaz. Zanardelli, pag. 7.

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