Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 6 - 31 marzo 1907

RIVISTA POPOLARE 147 vecchio ma non stanco, nè vinto, e di tanto in tanto face-:.ra sentire la sua voce per maledire l'Inghilterra e beffeggiare i deputati irlandesi. E' morto povero ed irreconciliabile come aveva sempre vissuto fiero e forte tempra di uomo. inchiostro e sillogismi per discreditare e disonerare la famiglia democratica ... + Per la morte di Berthelot e per la moralltà della famiglia. - La scomparsa di q11esto grandissimo tra gli scienziati contemporanei è stata commemorata in tn tti i toni e in tutti i modi - aneddoti, biografie complete, episodi , giudizi - Rono venuti fuori dagli uomini più diversi, da Combe3 ad Anatole France, dai corpi accademici ai parlamenti \ e tntti concordi nel!' esaltare l' armonia meravigliosa tra il cuore e la mente, tra la scienza e il carattere. Berthelot, era. repubblicano sincero per quanto sincero avversario del clericalismo ; e in nome della scienza e della storia egli a suo tempo rispose come si doveva al Brnnètiere, clericaleggiante per sp01·t, che aveva proclamato i I fal limento della i;cienza. Quale fosse, però, la doverosa tolleranza sua anche verso gli avversari clericali i nostri lettori l'avrnnno appreso dalla bella lettera che egli diresse al Congre.:;so del libero pensiero e che il nostro Direttore lesse nella sua Conferenza P1·0 Perrer. Come pel Carducci Rastignac ha trovato una nota giusta per commemorare anche Berthelot , contrapponendo nei rispetti della famiglia la pratica del grande scienziato anticlericale alla pratica delle aristocrazie bigotte e corrotte. Noi dolenti di non potere riprodurre per intero il magnifico articolo: Le due famiglie riproduciamo questi brani: <1 Ieri, nell' apprendere la not1Z1a della morte ddla moglie, Marcello Betheiot , uno dei più grandi uomini di scienza dei tempi moderni, moriva. 11 Ma si legge in un romanzo clericale : ... « In quel momento egli comprendeva tutta la miseria morale di quella famiglia, degli elementi di malattie sparsi nell' atmosfera di quel focolare così falsamente costruito ... Un gruppo di anime critiche e ardenti non si governa con formule così vane, così vuote, come quelle della solidarietà umana, di cui il professore anticlericale aveva piena la bocca ... n 1< Mentre l'autore di questo romanzo, uno dei maìtres d'hotel della letteratura nazionalista, serviva alle caste adultere e ·agli eleganti maqueraux dei vari Jaubourgs della vecchia Europa, la famiglia democratica del prof. Monneron nel menu del1' Etape - scoppiava innanzi ai tribunali di Parigi lo scandalo di uno degli eroi della famiglia dei due mondi -- di qua con le cocottes, di là con la dote della moglie - : lo scandalo della separazione della figlia di Gould, dal conte Boni di Castellane. Monneron era vendicato ! n « Questo scandalo, venuto in ritardo alla luce dei tribunali, per la meraviglia della piccola e della grossa borghesia internazionale che scodinzola dietro le vetture dell' ancien regime, era semplicemente il costume della società nella quale sorgeva. Il matrimonio del nobile spiantato con la ricca amaricana è l' unica risorsa che, dopo la caduta della Monarchia e della sinecura, sia rimasta da un pezzo alla società che si chiama ancora aristocratica, e non si capisce perchè, dal momento che non esercita più nessun 'alta funzione e nessuna supremazia politica o militare fra le genti moderne ... La caccia ali' Americana è l' unica caccia bandita - oh molto! - che essi offrano alla loro gloria vt:natoria nei mercati del nuovo mondo, dopo che nelle Sile del vecchio hanno fatto il deserto. Non rimane ormai, si può dire, altra fun 1 ione sociale alla cosi detta aristocrazia del sangue che quella di asp0rtare il capitale dei trusL nella corbeille di nozze delle regine del rame e del petrolio, alternando la musica dt:l minuetto con quella del ..,. cakewolk. Come una volta il blasone era il marchio, di infamia o di gloria secondo i gusti, che i ladroni di strada e i lenoni di Cc,rte portavano sulla spalla in segno di lor valore, così oggi è il bollo dei contratti di nozze che rappresentano la più vergognosa umiliazione del maschio di fronte alla fe mina: lo scotto de[l' amore Tutti gli oziosi e vagabondi che hanno un blasone nella carta da visita e il timor di Dio nella ccscienza, sono abilitati, al concorso. Ed è in nome di questi cavalieri d' industria dell' alcova che il tradizionalismo sciupa 1< Marcello Berthelot - colui che, di contro agli oramai dimenticati proclamatori del fallimento della scienza, affermò che la scienza era alfi.ne maturatà per assumere il governo della società - creò una sana famiglia, amò la donna che fu la compagna della sua scienza e la madre dei suoi figli , e così anostomizzate erano nel suo cuore le radici dei suoi affetti e dei suoi principii, che quando il dolore ferì le une, ferì anche le altre - e la sua vita si chiuse quasi come in una catastrofe di leggenda, con la significazione di un simbolo glorioso: il simbolo dell' unità dcll' amore e della scienza nella famiglia ... >l. 11 O misere e miserevoli genti umane, se per un vizio organico dovuto alla vostra discendenza animale, sentite veramente il bisogno di star curve per terra con la scusa del1' adorazione, perchè non piegate piuttosto il ginocchio dinanzi a questo simbolo che si forma con la morte di un grand'uomo di scienza ? n l( Sarebbe cosa meno disonerante per voi - e più confortante n. Gl' insegnamenti che scaturiscono da questi confronti vogliamo completarli con un altro ricordo sul modo come intendeva la famiglia un altro grande francese, come Berthelot, ateo: Emilio Littrè. Quando si appressò la fine doli' illustre compagno e continuatore di Comte il prete si affacciò al suo capezzale ed egli si confessò, come se avesse rinnegate le antiche dottrine. Si può immaginare quale trionfo ne menarono i clericali ! Ma dopo qualche tempo muore in grembo della Chiesa la moglie di Littrè, ch'era stata sempre religiosissima; ed allora l'esecutore testamentario suo, il D.r Robin, apre e pubblica. il suo testamento. Iu esso Littrè dichiara va, che per non affl.igere la moglie, se egli avesse dovuto premorirle si sarebbe confe~sato sicuro di fade cosa graditissima. Ma che egli rimaneva in realtà incrollabile nella sua fede positivista. A quella finzione innocua egli ricorreva per non fare morire desolata la moglie adorata che senza di qnella lo avrebbe creduto condannato alle pene del1' inferno. NOI Il disservizioferrova·rio (Esercizio di Stato ed esercizio privato) Continuano più vive che mai le discussioni sul disservizio ferroviario ed hanno dato luogo a qual~ che incidente piccante. Il Tempo di MHano ha polemizzato contro gli eccellenti articoli di B3rzini nel Corriere della Sera, ai quali, ha cercato di togliere valore segnalandoli quasi come preparativi della opinione pubblica pel ritorno all' esercizio privato. Ciò sopratutto per difendere il Comm. Bianchi e i ferrovieri, che tutti oramai credono da lui soverchiamente carezzati. E contro l'accusa ha protestato il giornale liberale conservatore di Milano, riaflermaudo la impossibilid e la niuna intenzione , almeno per parte sua, di volere il ritorno al sudetto esercizio privato (1). Le nostre simpatie per l'esercizio di Stato sono certamente di data assai più antica di quella degli scrittori del giornale socialista: rimontano al 1884, (1) Nei N. 0 del 20 marzo del Giornale dei lavori pubblici ci sono alcune risposte giuste al Bar zini e notizie sul disservir_io ferroviario prussiano.

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