Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 5 - 15 marzo 1907

RIVISTA POPOLARE 117 lo sarebbero; lo sarebbero se non ci fossero la Polonia, i Balcani, l'Alsazia e la Lorena, certì altri paesi; se non ci fosse l'incremento enorme del comn:iercio tedesco per il quale, un giorno o l'altro, la Germauia Cdrcherà di schiacciare, cou la forza, la sua fortunata concorreo te, I' Inghilterra. E' bene anche avvert.ire che l'Europa diffida del1' Inghilterra o dei suo primo minist.ro, beu sape11do che la sosta o la diminuizione negli armamenti lascerebbe più forte delle altre potenze la pei·fida Albione, che ha il primato navale. Certo sarebbe nn hene inestimabile se si potesse arrivare a diminuire, ad abolire anche. gli eserciti ad avverare la profezia Isaiaca « E delle loro spade e lance essi faranno uomini per lavorare la terra » ma non ci sembrn che siamo molto vicini alla realizzazione di questo grande fatto. Tanto più che dovrebbe esser compiuto dalla diplomazia. Bisogna d'altra parte notare che nel suo articolo, ed anche nella sua risposta alla Camera dei Comuni in risposta al deputato See, il Campbell non presenta nessun progetto concreto a favore della sua proposta. Egli si limita a dimostrare che sarebbe utile che la diminuizione si facesse - o se non la diminuizione &1meno ìa sosta nel!' aumento degli armamenti - e che non è per ragioni di proprio tornaconto che l' lnghiltt:lrra lo propone. Dimostra anche che non è per indebolire le altre nazioni di fronte a se che l'Inghilterra è favorevole al disarmo ; ma solo percbè, oggi, l'idea della pace s'è fatta tanta strada che una guerra fra potenze Europee sembra impossibile. E tutto questo - weno l'impossibilità d'una guerra fra nazioni Europee - è esattis~imo; ma tutto questo non basta a dare una idea chiara del come si dovrebbe arrivare al principio del disarmo, o alla sosta, o alla diminuizione: poichè la faccenda è men facile e semplice clie non sembri a tutta prima. Non basta dire l'Inghilterra, l'Italia, la Germania, la Francia, ecc. non costruiranno più navi : oppnre nel periodo d' un dato numero di anni diminuiranno di ... tante unità la loro flotta, e di tanti reggimenti e tante batterie i loro esnciti. Poicbè bisogua anche disporre per derimere le ragioni e le cause ohe obbligano l' Europa agli eccessivi armamenti. Si risponde: e l'arbitrato obbliiatorio? Fin ora, però, di questo arb:trato obbligatorio nessuno s'è voluto servire: l'arbitrato sì ... obbligatorio no. Ecco percLè noi, come ci dichiarammo scettici quando ebbe lnogo la prima conferenza - e i fatti ci dettero ragione - continniamo a mantenerci scettici anche su i risultati di questa seconda conferenza; poichè riteniamo che il disarmo, l'arbitrato, la pace non possono essere opera dei tardigradi della diplomazi~, ma sib bene dello sviluppo idealistico e morale dei popoli : sviluppo dal quale siamo ancora assai lontani, e che solo può creare organismi atti ad imporre ai governi i provvedimenti migliori per il bene dei popoli. + Cose inglesi. - 1.0 Al Consiglio municipale di Londra. - La i;confitta dei socialisti e dei liberali nelle elezioni per il Coimty Oouncil di Londra meritano di essere partitamente illustrate per i nostri lettori. Il fatto, del resto, di per se stesso è notevole assai. Da 18 anni socialisti e liberali governano al consiglio municipale della capitale Inglese, e nessuno si aspett~va che essi ne sarebbero tanto completamente scacciati in questa ultima elezione, come si rileva da questi resul tati netti ; nessun socialista eletfo, 79 conservatori, 38 progressisti e 2 indipendenti eletti. I progressisti-così si chiamano al County Oouncil i liberali e i socialisti - hanno perduto 37 voti e su 137 membri sono in minoranza di 12. Quali le canse della sconfitta? Quali i resultati? Le cause multiple mH.rirlnc0nti~i in nlt,irna. RnRlif:liari. una dm le ('ongloba tutte: le tasse gravi. I risultati? Di questi dopo; ora esaminiamo le cause. Quando l'amministrazione progressista ebbe nelle mani le redini della municipalità Londinese 18 anni fa, trovò che il contribuente pagava da 1 scellino e 6 d. nella sterlina, a 2 scellini e 8 d. secondo i quartieri. Ma la città era br11Ua, sporca; mancava di comodi mezzi di conrnnicr zione, e di tante altre comodità indispensabili ad una città civile. Chi scrive ricorda i luridi quartieri dove oggi si apre la magnifica Shaftesbury A venue, ricorda (nel 1896) l'essenza assoluta di fontane, di ritirate, di vespasione, i rari omnibus, e l'orribile, sporco, asfissiante underground: la ferrovia sotterranea. Ricorda la poca acqua distribuita, in estate, sul W est-.B~nd; il qnartiere italiano lercio e gli slums puzzolenti e pericolosi nei dintorni dello Strand e di Hatton garden. Ricorda la miseria e lo squallore delle costruzioni per operai, special"1ente nei quartieri eccentrici. Iusomma quando i progressisti s'insediarono al County Council, Londra era una brutta e scomoda città; ed essi si proposero di farne una città comoda e bella. E vi sono riusciti facendo anche fruttare taluni dei servizi pubblici municipalizzati da loro. I trams, per es. diedero, l'anno scorso 100,000 sterline di guadagno. Naturalmente però, e malgrado che alcuni dei servizi municipalizzati sieno redditizi gli abbellimenti, i miglioramenti di Londra aon si sono fatti senza impiego di enormi somme di denaro ed oggi il County Oouncil ha un deficit di 2 miliardi e 700 mila franchi. Questo deficit, unito all'aumento delle tasse, è stato l'ariete col quale i con~ervatori hanno demolito la fortezza dei progressisti. Senza dubbio essi non potranno mantenere le promesse fatte per strappare la loro elezione ai contribuenti di Londra. Essi promettono che il deficit sarà colmato, che le tasse saranno diminuite, che i lavori per abbellire Londra continueranno: solo assicurano - e questo sarà certamente - che di municipalizzazione non si sentirà più parlare. Una delle grandi caratteristiche delJa amministrazione progressista è stata la municipalizazione: hanno municipalizato l'acqua potabile di alcune compagnie, in parte, il gas, i trams, la ferrovia sotterranea preparando così un enorme ca1,,itale redditizio ai contribuenti Londinesi. E i conservatori non respingeranno, nè potranno annullare quello che è fatto; anzi a lungo andare, se a lungo andare il Oounty Oouncil rimarrà nelle loro mani, ne profitteranno. Poichè pagato ciò che è necessario per le espropriazioni ed i riacquisti, rimane il capitale it.1.tiero,fruttifero, nella mani del municipio, e l' interesse va a beneficio dei contribuenti. Ciò che ha specialmente rovinato i progressisti sono state le spese pazze fatte nei wourkhouse, specialmente in quella del quartiere di Poplar, dove lo spreco del denaro era evidente. Quanto alla diminuizione delle tasse, i conservatori l'hanno promessa ma che possono mantenerla è una al tra faccenda. Già l' organizzazione stessa della contribuzione vi si oppone. A Londra ogni quartiere fa da se le spese delle sue scuole, strade, workouse, etc. di modo che quanto più una parrocchia - Londra per le tasse è divisa 1n parrocchie - è povera, estesa e popolata tanto più paga perchè ha più scuole, più spese di workhouse, più spese di refezione ai ragazzi e di soccorsi di beneficenza. A Poplar, per es., una delle parrocchie più popolari, popolate e povere di Londra il contribuente paga 3 scellini e 6 d. ogni stl3rlina, mentre St. George Hannower Square, quartiere abitato da milionarii, poco denso <li abitanti, e che non ha quasi popolazione di lavoratori paga soltanto 3 scellini e 6 d. la sterlina.

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