RIVISTA POPOLARE 129 sta sopra tutto , ed in qnella tutti , meno i sessanta malfattori capitanati dal Kruschevon , tutti in quella opinione sono concordi: Giù l'autocrazia! Domani meglio delineata la lotta la_Dama penserà - pensa, non parla - Via l'autocrate. Parliamo il linguaggio della fredda ragione. Q11esta Duma ha d' innanzi a se un terribile ed eloquente esempio. La cacciata della Duma precedente. E ne ba anche uno più terribile e tale da far riflettere ogni più pazzo e audace concionatore, e tale da scoraggiare qualsiasi fortissima fibra di rivoluzionario: l'indifferenza - sarebbe troppo grave dire la viltà - del popolo q11ando la prima Duma fu cacciata. I deputati della prima Dama avevano molto gridato, osato molto ... a parole. Venne un giorno l'autocrate e con un gesto li cacciò. Essi dinanzi a quel gesto curvarono la fronte e la schiena e partirono come servi che male avessero fatto quello che loro incombeva. Si soleva dire : Ah! il popolo è con la Dama, e per la Duma : guai allo Tsar se osasse toccarla , guai se contro i deputa ti si volesse esercitare la violenza. Il popolo insorgerebbe e spazzerebbe via , nella sua collera, l' aur-ocrate e l'autocrazia l Ma un giorno l'autocrate, stanco di udir gridare, disse ad un suo eunuco: Va buttami quella canaglia in mezzo alla strada, rimandameli a casa! E l'eunuco obbedi ed i deputati della prima Duma si videro soli in mezzo della strada, e la loro voce, da Vyborg, restò senza eco. ' 0' era allora, c' è uu popolo in Russia? La grande questione è questa. Il popolo. Questo mistero di forza e di sofferenza , d' audacia e di sommissione, misterioso in Russia più che altrove, sembra non vivere la vita nazionale che un' ora sola della sua. vita. Quando pugnalt1. un funzionario, quando scaglia una bomba, o quando grida: Viva lo Tsar. Or non è questo il popolo che può convenire alla Duma, per cacciare una volta per sempre l'autocrate, per liberarsi dalla tirannia. Questo è il popolo che alla voce fiera che veniva da Vyborg, tacque come sordo, stolidamente tacque. :Bella enorme massa di contadini e di operai di rado uno esce di fila e lotta e combatte, eppoi soccombe. La Siberia o la forca banno ragione di lui. Ogni settimana , in tutta la Russia , le corti marziali condannano a morte in media, venti persone - e lo Tsar non fa grazia, mai ! deportano , ogni settimana , una media di 140 persone. La seconda Du:ma, sa tutto questo, sa altresì che il governo spia l' occasione ·per indicare allo Tsar che il momento è venuto per rimandare a casa la canaglia - e tace preparandosi nel silenzio alla grande opera rivoluzionaria. . Sarà dunque inutile aspettarsi da questa Duma gh atteggiamenti gladiatorii, le grandi frasi, i gesti energici, le pose eroiche della prima Duma, e che piacquero e piacevano tanto. Questa seconda Duma, istruita dall'esempio, aspl!lla che la· sua ora sia venuta , e parlerà ed agirà a!Jorn, ma molti vorranno in quel momento non vederne gli atti, non udirne le parole! Per ora è. la schermaglia del princ1p10 fra governo e Duma, più tardi sarà la lotta corpo a corpo brutale feroce fra il governo che vorrà trascinare la Duma agli atti provocanti lo scioglimento , e la Duma che lascerà fare, sapendo che il giorno che essa avrà, col cervello, la mano, il popolo, quel giorno l'autocrazia in Russia sarà finita. Ma poicbè di qui la c'è tempo, qnesta seconda Duma tace , in un tragico silenzio di preparazione, e di fronte a lei il Governo, esso poi disorientato e dalla sua sconfitta , e da questo nuovo impreveduto atteggiamento. Poichè il governo si aspettava fin dalle prime ore di vita, della nuova Duma gli scatti, le ire, le vociferazioni che caratterizzarono la prima ed aveva già preparato il rimedio per questo che i burocratici e i reazionarii chiamano flagello della Russia: il decreto di scioglimento. Ma questa Dama che si presenta con aspetto tanto calmo e ragionevole questa Duma che dichiara di voler lavorare e tace, questo sconvolge tutti i piani , cancella d' un tratto tutte le velleità di liberarsene facilmente e presto. Il governo aveva messo in opera tutte le sue male arti più sottili e più spregiudicate per avere una Duma ligia ai suoi voleri: e si trova invece di fr~nte una Duma ove le diverse opposizioni possono co3tituir_e un blocco di 360 voti contro 160 favorevoli al governo. E che le opposizioni siano pronte, quando che occorra, a coalizzarsi lo prova la elezione del presidente Golovin che ha raccolto sul suo nome 356 voti. Ora il lavoro legislativo è appena incominciato, e dato il nnovo atteggiamento assunto da questa Duma non è facile prevedere come si svolgeranno gli eventi; certo è però, che intanto, a fianco al lavoro palese un altro se ne fa più oscuro ma. altresì più irresistibile: la preparazione del popolo alla Rivoluzione. Questa seconda Dama sarà essa pure scacciata? Può darsi, anzi sarà proprio cosi, ma se però vorrà andarsene senza agire : questo è quello che ci faranno vedere i giorni futuri. Pot1·ebbe darsi che dopo aver taciuto essa parlasse tanto alto e tanto forte, da destare il popolo Russo, la grande massa dei Mujichs; ed allora i reazionari, i granduchi, i cento ne1·i, i burocrati, i ladri, lo Tsar si accorgerebbero che l'ora del 1·edde 1·ationem è suonata, O' è chi dice che q uest' ora sia una di quelle chiusa nel ciclo dei giorni del 1907. Sia vero che quest'anno dev'essere l'ultimo della oppressione del popolo Russo? Certo questa Duma che tace, decisa ad operare, fa pen• sare al torrentello che al venire del Maggio gonfia impetuoso e travolge gli arbusti delle rive e rovina le case e sradica gli olivi. ' Sia cosi della Duma per l'autocrazia e per quei che la vogliono perpetuata. Roma 8 marzo 1907. A. AGRESTI Ai nostri abbonati che non fanno la collesione della Rivista e che vogliono mandarci il N. 7 dell'anno JX il N. 15 dell'anno X ed i N. 2 e 3 dell'anno Xl daremo in cambio un libro del valore di cent. 50 da scegliersi nell'elenco dei libri che dt'amo in premio a chi" procura abbonati.
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