Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 4 - 28 febbraio 1907

104 RIVISTA POPOLARE le indennità sborsate per scioperi e serrate ammontano a marchi 40,658,202. Le vertenze miranti al miglioramento di patti vigenti di lavoro furono 2763, riguardavano 25,863 stabilimenti e 367,290 operai: 2193 (268278 operai) ebbero esito favorevole, 467 (76320) parziale, go (17,612) contrario e 16 (402) ignoto: ben 106,165 operai ottennero riduzioni di orario e 279,493 elevazioni di salario. Meno estese furono le agitazioni per impedire il peggioramento dei patti di lavoro: furono 205 e riguardavano 641 stabilimenti e 15,420 lavoratori: 191 (14,242 operai) ebbero esito favorevole ai lavoratori, 8 (865) parziale, 5 (229) contrario 1 (6) ignoti: 1657 operai riuscirono a evitare prolungamento di orario e 7,394 riduzione di salario. Complessivamente i conflitti con o senza sospensione del lavoro condussero alla riduzione dell'orario o a impedirne il prolungamento per 186,363 operai per 696,687 ore settimanali; all'incremento del salario o a impedirne la riduzione per 426,687 operai per un importo di marchi 885,31 r settimanali; aU: in· cremento del salario delle ore supplementari per r 07 ,4 78 operai e delle ore notturne e festive per 71,632; a impedire o regolare il lavoro a cottimo o impedire l'abolizione del lavoro a tempo per 18,331; a ottenere il miglioramento o impedire il peggioramento del regolamento oi fabbrica per 8,123; a evitare punizioni per 5386 operai; a ottenere altri beneficii o evitare altri danni per 115,206. Ben 1,507 conflitti condussero alla stipulazione di contratti collettivi riguardo a 257,791 oper11i. Le organizzazione complessivamente sostennero una spesa di circa 11 milioni di marchi per questi vari conflitti. Le effettive riduzioni d'orario raggiunte mediante i vari tipi di conflitti importano complessivamente 617,737 ore settimanali per 165,734 opera~; 63,439 ottennero riduzioni di tre ore, 36,811 di sei, 11,002 di due, 9939 di I ora settimanale. Gli aumenti effettivi di salario ottenuti importano complessivamente 860,876 marchi settimanali a beneficio di414,106 operai; 91,351 ebbero aumenti da 1,50 a 2 marchi settimanali, 88,170 da I a 1,50, 84,172 da 2,50 a 3, 42,788 da 0,50 a 1, 40 1011 da 2 a 2,50. Il lavoro carcerarlo negli Statl Uniti d' America. - L'Ufficio federale americano dd lavoro ha eseguito una inchiesta intorno al lavoro carcerario negli Stati Uniti. ' L'inchiesta mirava a rilevare il numero dei carcerati occupati in lavoro produttivo, le industrie esercitate, l'ordinamento del lavoro carcerario , il valore del lavoro fatto dai carcerati , il valore dei prodotti e il numero di operai liberi necessario per la esecuzione del medesimo lavoro. I dati vennero raccolti per stabilimenti e solo per gli stabilimenti nei quali il prodotto annuo del lavoro dei ricoverati o condannati supera I ooo dollari e sono esposti nelle tabelle statistiche per singoli stabilimenti riguardo all'esercizio finanziario 1903-904. I dati si riferiscono a 296 istituti (257 istituti penalt e 39 riformatori per mino· renni): il numero medio dei condannati e ricoverati trovantisi complessivamente in tali istituzioni è 86036,4 (74771,7 nei penitenziarii: 80420,3 maschi e 561 o, 1 femmine): fra essi 5 1 r 72, 2 (59,5 °lo) soltanto sono occupati al lavoro produttivo, gli altri sono occupati in lavori domestici per gli stabilimenti penali stessi, o sono malati o invalidi o altrimenti inoperosi. Per il lavoro carcerario vigono nella Confederazione ame ricana i metodi seguenti: a) case system per cui lo Stato loca per così dire il condannato a un privato il quale lo mantiene, alloggia, custodisce e lo fa lavorare secondo norme stabilite dallo Stato e versa allo stato un determinato assegno : tale metodo è economico per lo Stato ma è contrario ai moderni principi e va scomparendo; b) contract system per cui i condannati sono mantenuti, custoditi e alloggiati dallo Stato e il lavoro è eseguito per conto di privati nello stabilimento penale o nelle vicinanze: l'appaltatore paga una somma determinata per ogni singolo condannato, fornisce la materia prima e sorveglia il lavoro: si ha il vantaggio di lasciare ai privati la gestione economica completa· del lavoro , ma v' ha pericolo di conflitti di interessi con lo Stato e di inopportune influenze dell'appaltatore sui condannati ; c) piece-price system: differisce dal precedente solo in quanto la sorveglianza e direzione del lavoro è affidata a funzionari governativi e i pagamenti del1' appaltatore allo Stato sono basate sulla quantità di lavoro : si ha così il vantaggio e l'inconveniente di una maggiore ingerenza del personale governativo; d) public account system col quale il lavoro carcerario è interamente gerito dallo Stato sia per quanto riguarda l'acquisto delle m_aterie, la esecuzione dei lavori e lo spaccio dei prodotti: è eliminato il profitto del1'appaltatore, ma si hanno gli incovenienti ordinari ali' esercì . zio di imprese industriali da parte dello Stato; e) State use System: differisce dal precedente metodo in quanto i prodotti del lavoro carcerario sono usati direttamente dalla amministrazione carceraria o da altre amministrazioni governative: metodo che pare riesca il più accetto ai condannati e che ha il vantaggio di rendere indiretta e meno sensibile la concorrenza al lavoro libero; una varietà di tale metodo e il public works sy stem per cui i condannati sono impiegati in lavori di costruzione e riparazione di pubblici edifici, strade ecc., questo sistema na · sconde ancor più la concorrenza del lavoro carcerario al lavoro libero: talune opere pubbliche imprese sotto questo sistema non sarebbero eseguite se dovessero farsi mercè l'industria libera; gli stanziamenti di bilancio più facilmente si ottengono in vista della occupazione fornita a carcerati ; i lavori di cui si tratta essendo eseguiti all'aperto riescono più igienici, ma richiedono una maggiore sorveglianza ed espongono i condannati a con• tatti col pubblico demoralizzanti per quelli e per questi. In molti stabilimenti penali si ricorre contemporaneamente a più sistemi. li valore di mercato complessivo dei prodotti del lavoro car · cerario nell'anno studiato è di dollari 34,276,205; le industrie principali esercitate sono le seguenti: calzature(dollari 8,527,599), agricoltura (2,983,875), vestiario (2,644,5 r 1)mobilio (2,371,703), spazzole e scope (1,780,834), lavori stradali ( r ,6 57,170), estra:do - ne del carbone (1,63 r ,346), corde (1,513,252), legnami ( r, 102,032) costruzioni (1,084,831). Per le principali produzioni esercitate col lavoro carcerario vennero eseguite indagini intorno alla concorrenza fatta alla industria libera. Gli industriali in genere affermano che il lavoro carcerario esercita una concorrenza ingiusta e rovinosa, dannosa all'andamento delle industrie, deprimente i prezzi talvolta fino al di sotto del costo di produzione, e deprimente pertanto anche i salari: talora ne è derivato un peggioramento del materiale impiegato e in qualche caso l'abbandono dell'esercizio libero dell' industria : in qualche industria la concorrenza è tanto più grave in quanto il iavoro carcerario si esercita con impianti tecnici estesi e perfezionati (calzatura, mobilio), o è esercitato presso più stabilimenti penali per conto di un solo appaltatore (mobilio, vestiario, ecc.). Per qualche produzione l'industria libera deve limitarsi agli articoli più fini; per alcune indu5trie si verifica la tendenza del lavoro carcerario a succedere interamente all'industria libera nella produzione di taluni articoli che per mutamenti di, gusto o altre ragioni vengono gradualmente sostituiti nel mercato da altri articoli. Vennero eseguite 928 comparazioni fra il grado di perfe zione degli articoli ottenuti col lavoro carcerario e di quelli corrispondenti ottenuti col lavoro libero : su 25 casi i primi si constatarono superiori ai secondi in 514 uguali, in 265 lievemente inferiori e in r 24 inferiori. Vennero eseguite pure comparazioni fra l'efficienza del lavoro carcerario e del lavoro libero e complessivamente si constatò che per eseguire il lavoro fatto da 5 r 172,2 condannati sarebbero necessari 32801, 1 lavoratori liberi, cioè 3 lavoratori liberi in media equivalgono per la produttività del ·lavoro a 5 condannati. Il rapporto varia secondo le industrie;per alcune (legnami, miniere di fosfati , trementina, resina) esercitate specialmente nel Mezzogiorno da negri, la produttività dei condannati è superiore a quella dei liberi ; la produttività è superiore o pari anche per i lavori stradali; è inferiore invece per le industrie richiedenti abilità professionale: così il rapporto è di 5 a 3 per la calzatura, 2 a I per le spazzole, il mobilio, ecc.; complessivamente presso i condannati si ha minor.-: intelligenza e capacità tecnica generica o speciale ai lavori cui sono adibiti ; i condannati inoltre sono meno adatti a dare un certo grado di finitezza ai prodotti, sono più svogliati nel lavoro; i casi di elevata efficienza nel lavoro dei carcerati sono spesso dovuti alla rigorosa amministrazione. Istituzione dl un ufficio delle classl medie nel Belgio. - Il movimento di organizzazione della piccola borghesia nel Belgio ha condotto alla istituzione presso il Ministero del lavoro e della industria di uno speciale ufficio desti• nato a raccogliere e coordinare notizie sulla situazione della piccola industria e in genere sulla condizione economica delle classi medie. Secondo il decreto 15 decembre 1906 che ha regolato minutamente l'azione del nuovo organico, le inchieste dell' ufficio verteranno specialmente: sull'educazione professionale dei fanciulli nelle scuole, nelle officine e a domicilio; sui processi tecnici; sulle condizioni di acquisto delle materie prime e di vendita dei prodotti; sulle associazioni di carattere economico tra artigiani, piccoli proprietari e negozianti ; sugli istituti di credito a cui queste persone ricorrono e in genere sui mezzi finanziari di cui dispongono; sulla concorrenza che viene \oro fatta; sui pesi pubblici che loro incombono; sulla sovrabbondanza di persone esercitanti determinate professioni. ·- L'ufficio ha pure la missione: di studiare e fare conoscere mediante un bollettmo periodico e pubblicazioni speciali i programmi d'insegnamento popolare maggiormente adatti all'educazione professionale dei fanciulli e di stabilirne le condizioni

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