86 RIVISTA POPOLARE ringall11zzita. perchè aveva ottenuto una mezza vittoria nelle nomine dei Commissari che devono esaminare e riferire snl disegno di legge per l'imposta sull'entrata è stata umiliata terribilmente pochi giorni dopo: prima colla votRzione a scrutinio segreto del bilancio dell'ìnteruo - il più importante pel significato politico - in cni soli 47 furono i voti contrari e 218 i favorevoli. cioè con maggioranza pel Governo di 171 voti; e poco dopo colla vutazione negli uffici sul disegno di legge per l' ordinalllento delle ferrovie dello Stato: non un solo dei candidati di opposizione riuscì e tutti i carneadi ministPriali trionfarono. I dne fatti dimostrano, che la Camera dei Deµutati è tornata ai tempi tristi di Depretis, di Crispi e del pr· no ministero Giolitti, quando le maggioranze ministeriali sch1accian ti ridussero a zero il regime pari amen tare. Ma oggi si è arrivato ad un punto in cui Hon si era pervenuti in quei tempi malaugurati: si designa dall'organo magno ministeriale l' on. Giolitti come il Gran cancelliere del 'regno .... e si trattano col massimo disprezzo i ministri suoi collaboratori. Il fenomeno in<lica decadenza ; ma nella designazione della Tribuna c' è almeno 11no scatto di sincerità. + Mazzini e la scuola allo Stato. - L'Ingegnere Ludovico Bretti, q naHi in risposta a coloro che credono di avere fatto una grande scoverta propugnan10 l'avocazione della scuola allo Stato da buon repubblica110 Hcrive questa lettera a Luigi Lodi: Eregio Signor Direttore, Nella ~lettera dell' on. Sacchi testè apparsa sulla Vita - lottent onestamente intesa a nul} creare soverchie illusioni snlla potenzialità finanziaria dello Stato attuale e sulle sue buone intenzioni di concentrare le sne migliori energie a risolvere il problema del!' istruzione popolare, che in Italia s'impone come un debito d'onore - il deputato per Cremona incolpa « la vecchia ideologia d'aver esercitato tanta azione ,, ritardatrice sul cammino della democrazia> ed accenna ad una tradizione democratica avversa o almeno diffidente al principio dell'avocazione delle scuole primarie allo Stato. Ora io non so precisamente di quali tradizioni e di quale democrazia intenda parlare l' on. Sacchi; ma so molto bene che il partito repubblicano italiano, che nella sna grnnde maggioranza segue la dottrina di Giuseppe Mazzini, pone a base del proprio programma apµunto l' avocazione dell' istruzione elementare allo Stato. Nessun seri ttore e uomo politico in Italia scrisse su questo argolllento pagine più limpide e profonde. Nessuno meglio di lui predicò la necessità di una educazione nazionale, e combattè coloro che in nome d'una sedicente alleanza dei popoli, avrebbero volut,) e smembrare le nazioni in migliaia di Cumuni lasciando a tutti libertà illimitata di educarsi-o non educarsi-a loro talento •. « Il grido: libertà d'insegnamento - scrive Giuseppe l\lazzini - dil:!ereda la Patria d'ogni direzione morale. Dichiarano importantissima la unità del sisterua monetario e dei pesi ; l' unità dei principii, sui quali la vita nazionale deve avere fondazione e sviluppo, è nulla per essi. Voi non dovete lasciarvi adescare da quel grido che tutti quasi i fautori moderni di costituzioni ripetono l'uno dopo l'altro. e Senza educazione nazionale non esiste moralmente nazione. La coscienza nazionale non può uscir che da quella. e Senza aducazione nazionale comune a tutti i cittadini , eguaglianza di dove-ri e di diritt'i è formula vuota di sen::;o ; la coscienza dei doveri, la pos8ibilità dell' esercizio dei dfritti, sono lasciate al caso della fortuna o ali' arbitrio .... •. Certo: lo Stato vagheggiato da G. Mazzini è molto di verso dal presente; ma di fronte alla inferiorità mora.le ed all'impotenza finanziaria dei nostri Comuni, lo Stato appA.re, anche a noi repubblicani, come l'unica àncora di sel vezza. + Suo dev. mo T..udovico Bretti I nostri giudizi sopra D'Annunzio. - Alcuni, pur sentendo viva ripulsione verso l'immoralità di Gabriele e anche giurlicando supremamente ridicola la prefazione che sotto altro nome ha apposto alla sua apologia ultima del delitto, ritennero che sia stata soverchia la nostra severità nel giudizio 8U Più che l' amore e sul suo autore. Noi opiniamo diversamente, non µer testarda~gine; ma perchè abbiamo potuto convincerci che ~a1 da1 nostri abbonati ci vennero tante lodi e tanto rncoraggiamento da ogni parte d' Italia e da ogni classe sociale come in questa 0ccasione. Nè va dimentica.to che qnasi tutti i giornali d'Italia sono stati concordi con noi. Lo è 8tato, pure, il più autorevo1€1 giornale liberale della Germania, il Berliner Tageblatt; il quale ha preso oci..:asione dall' ultima pazzesca pubblicazione del D'Annunzio per ricordare il primo articolo della nostra Rivista. + La fame in Russia. - Nelle prigioui di Riga, si torturano i prigionieri, e lo Tsa.r non lo ignora ; ~n quattro mesi sono state impiccate in tutta la ~u~s1~ 526 persone e lo Tsar non lo ignora ; tutte le prigi~Ill di Odessa, di Mosca, di Pietroburgo, di tutte le pr!ncipali città della Russia sono piene d~ pri~i_or_iieri, m: nocenti mescolati ai colpevoli, detenuti poht1c1 co_nfus1 con i delinqueuti di reati comuni, i più arr~stat1 per mero sospetto; le città siberiane di deportaz10ne ~on~ affollate di esiliati e lo 'fsar non lo ignura : le ele~10n1 ultime per la futura Dama hanno dimostrato ch1~ramente che il popolo russo è stanco del!' autocr~z1a e della burocrazia e lo 'rsar non lo ignora; e nondimeno. egli è disposto a scacciare la nuova come sc~~ciò la vecchia Duma : è deciso ad infierire ancora p1u ferocemente contro il popolo R11sso ; intanto in 25 provincie della Russia la carestia, la fame fanno strag_e. . Il governo invia soccordi, ma i fedeli treueral1, _glt onesti burocrati che mettono in carcere e fanno impiccare i rivoluzionari r_ubano a! _passa_ggioi s~c.corsi che il croverno spedisce a1 cootadtm. E 1 due terzi del E> 1 . popolo russo, contadini ai campi µ~r ~ car~st1 a, ~pera i nelle città per le serrate e gh scioperi muoiono di fame. . Testimoni oculari, corrispond~uti di gior?ali_ .e v1aggiatori dicb.iarano che la carestia attualfl e prn grave di quella del 1891-92 e di quella del 1899. Nella p~ovincia di Samara , una delle più fertili della R~ssia, la raccolta di quest'anno è stata inferiore a 100 h?bre per ettaro; e su questa raccolta ~ milioni di persone devono vivere un anno. Dalla fine d1 novem. 200,000 cavali i e 85 000 vacche da latte son morti per mancanza di cibo. I~ alcune altre provincie in quest'ultimo ~e~po le perdite di animali in seguito alla mancanz~ d1 cibo son sali te dal 20 al 34 per cento. Che sarà prima della fine d'Aprile se questo è accaduto da Novembre a Gennaio? . Ma le perdite degli animali sono ancor~ l~ ~o_s~minore: le sofferenze degli abitanti .s~no md1~1b1h. Da mesi a mesi uomini donne , bambuu uon v1vono che di pane nero, fat.to ~on resti di farina mescolati a terra e acqua. La mortalità è enorme. . A Menzlin la farina di ghiande è pagata 84 copeks il poud (1). I contadini hanno esaurito oggi tutte le loro (1) Il kopeke vale circa 2 centesimi e mezzo il poud corrisponde a 16 chilogrammi e 38 grammi. N. d. R.
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