Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 4 - 28 febbraio 1907

RIVISTA POPOLARE 97 e perenne con i Patronati e i Comitati locali, scarsamente, saltuariamente , sussidiati; che oggi ci sono, domani no. La grande opera -vuole sorgente perenne e perenni aflluenti come una fiumana che rechi a tutta una valle vita ubertosa per sempre attraverso cento generazioni. Non c'illudiamo adunque: i mezzi che abbiamo oggi per promuovere l'assistenza scolastica sono stentati e monchi. Dovrà ad essa lo Stato dedicare milioni e milioni come ad urgente opera di bonifica e di difesa nazionale. Abbiamo presente questo e il Governo della nazione e i provvidi agitatori dell'Unione magisfrale nazionale e la stampa scolastica. È la vecchia istoria : Chi vuole il fi1ie dP.ve vole1·e i mezzi. FRANCESCO ALTEROCC..A 1\i nostri abbonati - Jlfancancloci il N. 0 1 dell'annata in co1·so, dobbiamo comincim·e l'invio della Rivista ai nuovi abbonati del N. 0 2 o dal N. 0 che· si pubblica immediatamente dopo la richiesta, di abbonamento. - Riceviamo continuamente dagli abbonati 1·ichiesta dei numeri della Rivista Popolare 11 e 12 dell'annata XI. Rammentiamo ai richiedenti che qitei nttmeri costituisc9no il fascicolo speciale consacrato alla memoria di Giuseppe Mazzini. In detto fascicolo la numerazione delle pagine segue quella della Rivista, per comodità degli abbonati che fanno rilega1·ein volume le annate. Abbiamo ancora disponibili pochi esemplari di detto fascicolo, di oltre cento pagine, 'riccamente illusfrato (lo diciamo pei nuovi abbonati) j che la nost1·a amministrazione può cede1·ea L. 1.50 ognuno. Latini ed 1tnglo~sassoni di N. e0L1\J1lNNI (1) I giudizi Ugo Ojetti, il brillante critico dell' Illustra 1 ione Italiana ha consacrato un lungo articolo al libro di Colajanni nel Corl'iere . della Sera ( r6 ottobre '906); ·ed è articolo pieno di ammirazione schietta. Egli dopo avere ricordato che un' opera analoga ha pubblicato Jean Finot osserva : t( Perciò il libro dotto e preciso di Napoleone Colajanni sui Latini e Anglo sassoni e la sua minuta demolizione del pregiudizio delle razze, giungono un pò in ritardo (2). Questo gioverà al ltbro, che così si accorda, non s'oppone all'opinione pubblica e la conforta d'argomenti validi' e ne può tramutare l'impressione supertìciale in un atto di fede. E questo atto di fede è a noi così necessario che io oserei chiedere a Napoleone Colajanni di fare del suo libro, così ben materiato d' italianità e di realtà, ancora un edizione, più breve, più succinta, più facile, un' edizione, nel miglior (1) Un elegante volume di 450 pagine in ottavo grande con prefazione di G. Novicow. E' stato già tradotto in Francese ed in !spagnuolo e se ne farà tra breve la traduzione in Inglese. Costa L. 6; per gli abbonati della Rivista L. 3,50. Elegantemente legato in tela e oro L. 5,50. (2) Ugo Ojetti dimenticò che Colajanni fece la stessa demolizione diciotto anni or sono in Sociologia Criminale e che la prima edizione di Latini e Anglo-sassoni precedette di tre anni il libro di Jean Finot. N. d. R. senso, popolare da potersi diffondere tra i giovani e tra il popolo come una piccola bibbia d' amore per quel che fummo e di speran,ra per quel che possiamo ancora essere ... » L' Ojetti dopo avere esposto i dati principali del libro così conchiude la sua recensione : «. Uno a uno, il Colajanni studia così , ccin paragoni impensati e continua libertà di giudizio, tutti gli altri fattori del progresso e della decadenza delle nazioni , per provare che nessuno fra essi è insito nella razza . ' che nessuno è fatale e necessario, che infine, nessuna nazione è a priori destinata a servire e a comandare. E Novicow può ben dichiarare nella Prefazione che t< dopo questo libro di Colajanni dovrà finire questa grande mistifica,rione che si chiama la decaden 1 a delle rane latine e eh' è durata troppo e che ha fatto troppo male >>. Sperrimentalistno soeiale Le g-randi città italiane (Continuaz.. v. num. preced.) . Vediamo adesso come è composta la popolazione d1 ques_t~ gran~i città secondo il sesso, l'età, lo Stato civile e l analfabetismo, dolenti che il Contento non abbia esteso le sue ricerche alle professioni. ( 1) 5.0 - Proporzioni dei due sessi , CITTA Roma. Napoli Milano Torino Palermo . Genova Fir~nze Venezia Messina Bologna Catan'ia rm. l r. (11·1 ( f. (111- ( f. un. ( f. (111· ( f. (111- ( t. (ID. l ( r. I (ffi• I ( t. (°:· ( t. (ill · ! ( f. : (m· 1 ( f. I 1871 1881 1901 Popolaz. o/o. Popolaz. o/o Popolaz. o/o I :192•)7 51.Ì,~l 105'.l17 ,n, I 2 2 3557 +'.l, t, 224778 50.2 100790 50.1 1 ~)82 19 +9,+ I o7o73 5o,3 I 0557 I 49•7 I 0~J+7+49,~J I 09924 50, I G+758 49,7 1)55 I T 50,3 829ti2 49,0 8+ l 3 I 50,4 62575 48,5 66326 51,5 56461 50,5 55393 +9·5 57528 4~).() 584 2 9 50,4 42 192 50,0 +2205 50,0 1() 73th 55,7 1 I 330 'I ++31 2 +3~i+7+9,3 2 5o367 50, 71 I 0834+ 50,8 I 58+95 92 ,4, I 2t~t>9t!50, Il I 21) 131) 49,9 I 2 2 ~ 9 7 49 '911 122094 50, I 890 57 4~l, 7 I 9:)+5) 50,31 <)22~)7 +8,7 i 8070+ 5 1,3 li+370 48,5 68450 5 I , 5 63595 50,9 IÌ2902 49, I lÌo763 49,3 62511:51,7 50321,50,1 5oo~16,+9,9j 240269 j I ,9 2 2 2 .1 l 4 48, I 27+~50 +8,7 289090 51,3 2435+6 49,5 2479 14 50,5 .I 62404 48,4 173252 51,6 I 55223 50, I e 5+471 49,9 11875-; 50,6 I I 595'.l +9,4 97696 47,5 I 07893 52,5 73047 48,5 78 I 93 5 l ,5 7+43 I 49,7 75347 50,3 73 188 48,2 7882 I 5 I ,8 75 2 35 5o,4 . 74060 49,6 Come si vede in otto città c'è prevalenza di fem_: mine; in quattro soltante - Roma, Genova, Palermo e. Ca tani a - di maschi. La prevalenza più forte dei maschi a Roma si può spiegare colle sue condizioni poli ti che e col fatto ch'essa è centro del Papato. La prevalenza delle femine nelle altre sette città corrisponde ad un fenomeno generale nell'Europa centrale , settentrionale ed occidentale, cui faceva eccez10ne l'Italia sino al 1881. ( r) Ci arriva mentre correggiamo le bozze un 'altra pubb licazione del Contento sulle Professioni. Lo riassumeremo in appressu.

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