64 RIVISTA POPOLARE ticano. Le recenti polemiche e le incoscienti e fanati• che dichiarazioni di Ollivier tolgono ogni dubbio in proposito. Coloro che in Francia si dicono nazionalisti, se davvero amassero sopratutto il loro paese dovrebbero odiare· il clericalismo che provocò il maggiore disastto nazionale colle guerre del 1870-71. In Italia ci sono i pericoli che si temono altrove ? Anzitutto guardiamo al movimento anticlericale dal punto di vista del carattere, della moralità e della educazione politica e confessiamo che lo statu quo è davvero intollerabile : ci sfibra, ci sfìaccola, ci sommerge sotto la marea montante dell'equivoco, della menzoana e della ipocrisia; ci mantiene lontani dalla real ta. Chi volesse allontanare ogni sospetto <li es~- aerazione da questo quadro a tinte oscure non avrebbe ~he a fissare gli occhi sul Parlamento che rispecchia fedelmente le condizioni del paese. I vi si atteggiano ancora a democratici uomini che non saprebbero mai ribellarsi al prete, mentre poi si dichiarano apertamente devoti al cattolicismo che maledice all' Italia, uomini come Emilio Bianchi, come Stoppato che si proclamano parimenti devoti all'unità della patria. L' on. Cornaggia personifica _il gruppo più e meglio degli altri. Questi cattolici dichiarati in una a quelli in maschera costituiscono tale forza preponderante nel Parlamento, che non hanno peni.1esso che approdasse la legge sul divorzio, legge essenzialmente civile, eh' è stata esplicitamente combattuta dal Vaticano. L'audacia del clericalismo nell'avversione al divorzio venne chiarita da questo episodio caratteristico: inaugurandosi l'anno giuridico' a Siracusa il Procuratore del Re tra le leggi da propugnare anr10verò il divorzio; il pubblico applaudì e il Presidente represse l'applauso. Allora si levò l'arcivescovo presente e ammonì che se ci fossero stati altri applausi sarebbe intervenuto lui I . .. Ai socialisti che vogliono stare nel campo della realta - e credo che Turati sia tra questi - si deve ricordare che il vecchio e comodo indifferentismo sulla quistione religiosa, in nome della formula sacramentale del privat-sache, cosa privata, non è più possibile oggi che Pio X non solo non vuole saperne di socialismo, ma non tollera neppure la democrazia cristiana di Don Romolo Murri. Ora, che socialisti possono essere quelli i quali, come i tramvieri di Napoli posti in isciopero, cominciavano la loro giornata coll'andare a sentir messa nella Chiesa del Carmine colla massima devozione e la termina• vano applaudendo entusiasticamen.te una conferenza di Guarino o di Labriola uella Borsa del Lavoro ? Questo è il caso tipico, ma che più o meno si riscontra tra le masse socialiste del resto <l'Italia. Comunque si poteva tollerare che continuasse l'equivoco e l'ipocrisia a Montecitorio e nel paese, in attesa che i progressi dell' istruzione li avessero fugati, come i raggi solari fanno sciogliere i microscopici ghiacciuoli della rugiada. Ma l' avvento di Pio X, la sua intransigenza , il suo spirito reazionario bellicoso , inframmettente, non consenton1> ulteriori indugi. Egli da Patriarca di Venezia fu l'alleato aperto dei reazionari. Si deve venire al movimento anticlericale non per elezione ma per necessità ; non per oflendere ma per difendersi. Nè si · può obbliare che a guerra dichiarata talvolta la · migliore difesa sta nella iniziativa dell'offesa. Nelle elezioni generali del 1904 e nelle successive si è vista la importanza dello intervento dei clericali alle urne ; il loro intervento non è più larvato ma franco, aperto, confessato, solenne-come quello del]' Arcivescovo Francica Nava a Catania; nè i clericaìi intervengono alle urne per sostenere i clerièaleggianti travestiti da italianissimi ed anche da democratici, ma a bandiera spiegata per tentare di fare trionfare i Montresor delJe scuole gesuitiche dopo aver fatto trionfare i Cameroni, i Chiozzi, i Mauri, i Pagani-Cesa ecc. E' chiaro : i clericali non si conteutano più dell'azione indiretta e mascherata. Dobbiamo attendere che essi siano formidabili e pericolosi per combatterli ? ♦ Come combattere il pericolo clericale ? Non so cosa proporrebbe l' on. Borghese, un radicale moderno dei più rispettabili. Nella speranza che egli voglia tarcelo conoscere, per parte mia dico esplicito quello che penso. Indubbiamente l' arma migliore è quella della istruzione che dev'essere completata rinvingorita dalla sana educazione nella famiglia e nell'ambiente sociale. Ora per fo::-mare l' ambiente giovano le manifestazioni popolari. Può essere piccola e fugace la loro azione; ma è innegabile. Non potranno neaarla Filippo Turati, Zerboglio ed altri che a tante ~rnnifestazioni hanno preso parte attiva, più o meno calorosa; non potranno misconoscerla tutti coloro che presero parte alle lotte memorabili dell' ostruzionismo e eh~ non dispregia~o i C?mizi _ne~ periodi elettorali. Queste solenm ma111kstaz1om popolari se_non fprmano coscienze nu_ov~,all'imp_rovviso - s1 sa che sono stato tra 1 piu atroci 11el mettere in ridicolo la fabbrica delle coscienze - indubbiamente le preparano, risvegliano i senti men ti assopiti e rinvigoriscono quelli fiacchi. Tutto ciò a parte la forza espansiva, che assumono le manifestazioni colletti ve a causa del contagio psichico che nella folla trova l'ambiente più adatto per agire. Il movimento viene screditato come artificioso. E quale movimento non è stato artificioso al suo inizio? Anche quello contro il generale Pelloux e contro i suoi progetti venne denunziato come tale; il boulangismo , l' antidreyfusismo , il dreyfusis·mo , il separazionismo , il movimento unitario italiano , quello socialista .... tutti, tutti i movimenti d'idee, che non riguardano interessi diretti e immediati vennero scherniti come artificiosi .... E non poche volte trionfarono. Sara fiacco questo nostro movimento anticlericale? Probabilmente; com'è fiacco il paese in tutte le sue manifestazioni di politica alta e ideale. E che perciò? Ognuno faccia quello che deve e quello che può e si metta in regola colla propria coscienza senza preoccuparsi del risultato. Del resto , ripeto , anche i movimenti fiacchi possono riuscire a risultati inattesi e insperati. I reazionari tedeschi non si sognavano di potere assestare un colpo tanto forte quanto quello che hanno ricevuto i socialisti nelle ultime elezioni ; e l' ostruzionismo pareva un movimento isolato, senza eco nel p_aese. Confessai a suo tempo non averne pronosticato nulla di bene; e i fatti per fortuna mi dettero torto. Anche adesso, perciò, quanti amano la libertà e il progresso laico e civile prendano il loro i1osto di combattimento nel movimento anticlericale e
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