RIVISTA POPOLARE . 79 di mare sarebbe evitata; d'altra parte è certo ..:he in cento viaggiatori novantanove preferirebbero tutti i rischi del mal di mare alla angosciosa sensazione di sapersi chiusi in un tubo per 40 minuti a 1 1 o piedi sotto il livello del mare, col pericolo della asfissia se ·per un caso qualunque vtnissero a guastarsi le macchine elettriche di trazione e di ventilazione. li Ferry presenta a sua volta un pericolo assai setio a causa delle nebbie che nella Manica sono foltistime, ma con attenzioni e cure questo pericolo può essere scongiurato. D'altra parte bisogna notare che mentre si calcola ci vogliano sette anni prima che il tunnel possa funzionare, due anni bastano per i lavori nece_ssarii alle perfotte operazioni del F erry. Sono state fatte, ~ proposito del F erry molte obiet:ioni di massin a, ma sembra che non si abbia mai riflettuto che il Ferry funziona egregiamente in Scozia su la Forth e su la Tay, che il Ferry è stato utilizzato sul lago Baikal a tempo della guerra Russo-Giapponese, che funziona attraverso lo stretto di Messina, fra le isole Danesi, fra Copenhagen e Malmo e fra Gjedser e Warnemunde per i treni che vanno da Berlino a Copenhagen. Ma è in America dove i Ferry hanno raggiunto il loro massimo sviluppo. In molti punti le distanze che il Ferry traversa son brevi; ma in alcuni luoghi sono superiori alla distanza che separa Calais da Donwer. A Ludington nel lago Michigan il Ferry percorre su quattro linee 140,96,57 e 56 miglia di lunghezza; da Peshtiga Harbour nel Wisconsin al Sud Cicago, il Ferry traversa non meno di 240 miglia. Fra Norfolk e Capo Charles nella Baja di Chesapeuke il Ferry trasporta ogni giorno una media di 600 carri, e si sa che i carri americani sono più lunghi e' pesanti di quelli del continente Europeo o dell' Ingilterra. Quanto al traffico. poichè si dice che il Ferry sarebbe insufficiente si deve notare che Albert · Sartiaux della Ferrovia del Nord, e direttore della Compagnia Francese del tunnel dichiara che il tunnel potrebbe trasportare annualmente, se tosse aperto ora, 900 mila passeggieri; e fra merci e passeggier1; da I milione e 1/2 a 5 1/2 milioni di tonnellate. Ora un Ferry che facesse tre viaggi al giorno potrebbe annualmente: e senza difficoltà trasportare altrettanto. , In ogni caso un notevoie aumento di traffico ci sarà certamente se sarà messo in pratica il Ferry, e ci sarà tempo da pensare al tunnel quando si vedrà che, malgrado tutti gli sfort.i del Ferry e la frequenza dei viaggi d'andata e ritorno, il traffico crescerà tanto da rendere ~aamente insufficiente il servizio dei Ferry. (The Times Wechley, 18 Gennaio 1907). ♦ Charles .Johwsten: Tre critiche del socialismo. - (James I. Hill. Morgan J. O' Britn. George Clemenceau). Carlo Kingsley soleva dire che ogni uomo di cuore principia con l'essere radicale e finisce per essere conservatore. E probabile che molti noi sieno, in qualche' modo, stati socialisti, non foss's.ltro per il desiderio di vedere il genere umamo entrare nel Paradiso. Poi poco a poco si cominciano a scorgere i difetti del socialismo. Ecco quì tre critiche del socialismo, due delle quali della massima importanza perchè fatta da due che non avevano mai criticato prima il socialismo. James I. Hill comincia per notare la grande dispersione della ricchezza della terra. Noi abbiamo quattro punti di ricchezza foreste, carbone, ferro, e !molo fertile. Tra due generazioni le grandi foreste saranno scomparse: ben presto le mine di carbone saranno esaurite; già l' Inghilterra comincia ad accorgersi, con terrore, che le sue mine di carbone non ' sono inesauribili. Il ferro non basterà più, ben presto ai bi-' sogni della umanità. Rimane il molo fertile ma noi lo lavoriamo e lo sfruttiamo con tanta imprevidenza che ben presto anèhe questa grande ricchezza comincerà a non bastare più alle nostre neccssità. Al tempo. stesso la popolazione di tutti i paesi aum<.:nta periodicamento e con una progressione spa ventosa. Una era di miseria e di fame è da tempo inaugu. rata e 11011 può che aumentare. Il socialismo vede questi mali: le città affollate, le campagne mal coltivate, lo sperpero delle ricchezze naturali e dichiara che questi mali sono frutti del Capitalismo. Per liberarcene bisogna restituire al popolo le grandi risorse della Natura, il ferro, il carbone, le foreste e tutto andrà poi bene. In realtà se si guarda con attenzione la nazionalizzazione delle miniere del ferro, e del carbone, non è che un palliativo; cioè che può salvare l'umanità non è il Socialismo, be11sì un largo individualismo. Onestà individuale nel trattare la natura; previdenza individuale nel proporre il terreno e la vita a quelli che verranno dopo di noi; sacrificio individuale nel limitare il nostro benessere a favore di quelli che ci sue - cederanno: questo è ciò che più e meglio che il socialismo può profittare all'umanità. MC1rgonO' Brien è , egli pure , colpito dallu imprevidenza della società attuale. Ma egli esamina un' altro lato del problema e poco si preoccupa delle città affollate , e della terra mal coltivata. Egli nota che il granle afflusso della emigrazione dà al popolo americano un carattere tutto particolare e sul quale il male era molto più posto che il bene. Grazie alla emigrazione le idealità che formavano il sottostrato mentale del popolo americano scompaiono lentamente ed al loro posto su bentra 11 so.:ialismo col suo grande corredo materialista. Or' è appunto questo rnaterialismo col suo corredo di vizi e di bassa morale che prepara lo sfacelo della umanità, per cui avremo domani la lotta fra il materialismo e il socialisIJ10, contro l'individualismo e la morale. In questa esposizione del O' Brien c' è indubbiamente molta esagerazione. Le possibilità spirituali, l'idealismo dell'uomo non vengono ad essere cancellati del tutto mai. Qui ancora noi ve diamo l'opera dell'individualismo e non altro. Bisogna aggiungere ai talenti individuali, un alto senso di onore ; il senso morale della obbligazione agli altri deve essere aggiunto al potere di organizzare il lavoro altrui. Questa forza morale, largamente distribuita, ci sarà la salvaguardia contro le possibilità dc:I male che il giudice O' Brien accenna tanto accortamente. Viene finalmente Clemenceau rappresentante il chiaro e critico spirito della Francia. H1II ha, indirettamente mostrato le debolezze economiche del socialis,uo. O' Brien, ne ha rivelati i danni del materialismo; Clemenceau ne tocca il punto estre - mo. Rispondendo a Jaures egli ha dimostrato che l' organizzazione sociale è resultato della media intellettuale e morale degli uomini che .vivono in una società. Egli ha dimostrato che mentre i socialisti si sforzano di concepire una società future, gli uomini come Clemenceau plusmaua gli uomini atti a vivere nel futuro: uomini che si daranno quella organizzazione sociale che crederanno migliore. La forma di stato preconizzata dai socialisti è una forma di dispotismo; una specie di cattolicizzazione del socialismo. Un pericolo grave del socialismo giace nel suo odio nel suo disprezzo della libertà individuale. E questo si rivela anche semplicemente negli scioperi. Nè questo è tutto poichè Clemenceau prova che un pericolo grave della libertà sta nel fatto che gli uomim creativi sarebbero fatti servi .Jelle cieche c stolide masse. Queste tre critiche del socialismo ci mostrano che la salvezza della umanità risiede nella obbedienza alla aristocrazia spirituale del coraggio, della visione eroica e del sacrificio di sè stessi ad altrui (The 'N...orth American Review, 18 Gen. 19~7). il ♦ [ Dott. Macnamara: L'educatlon-blll.- Ciò che col Bill r votato dalla C11mera dei Comuni si vuole ottenere essenz,al-· ~ mente è questo: 1° Ogni scuola elementare pubblica del paese dovrebbe essere posta completamente sottto il controllo delle pubbliche autorità; ciò che rappresenterebbe un enorme passo
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