RIVISTA POPOLARE 77 Nel PENSIERO DI LATINO,di Milano: <1 Le eresie estetiche di Herbert Spencer ii, Ji Felice Mornig,liano; <e Miiìiatori moderni (Attilio Razzolini) >J, d1 Jolanda; « Care ombre (Amikare Ponchielli) n, di Salvatore Farina; da segnalarsi le belle ed abbondanti vignette fototipie he. Nella MODERNITÀd,i Roma: e< Un idìllio di Pietro Aretino n, di Evelyn; « Matilde Wesendock n, di Jolanda; « li primo uniforme 11, di Paolo Deroulède. Chieti MARIO PILO ~IVIST A [)ELLE ~IVISTE I nuovi Agenti elettorali del Governo. - La mis sione di correggere la fortuna elettorale in Italia era fin qui affidata ai prefetti di provincia. Ma spesso questi funzionari preposti -- o che dovevano esser preposti - all'ufficio di tutela amministrativa degli enti locali, non sapevano compiere le loro mansioni novissime, o le compievano in tal modo da lasciarsi troppo facilmente sorprendere nelle loro mene ambigue. A funzionari inesperti o insufficienti bisogna sostituirne altri più adatti, questo è stato certamente il pensiero del presidente del Consiglio. E poichè il nostro paese è essenzialmente burocratico, funzionarii a questo scopo non dovevano far difetto. E anche questa volta il Governo non è venuto meno alla sua fama, trovando i suoi nuovi funzionari non pure del resto nella burc,crazia che da lui direttamente dipende ma in un 'altra non meno atta per questo all'intrigo. I nuovi agenti elettorali , del Governo , altrettanto fedeli quanto discreti sono i vescovi delle varie diocesi e sappiamo qualche cosa dell'efficacia della loro azione solerte dalle recenti ultime elezioni e da altre che in questi giorni si preparano. La trovata in verità è stata felice. Perchè i nuovi agenti ac - cogliendo da una parte il mandato da Palazzo Braschi e dal- 'altra dal loro superiore gerarchico più eminente, trovano modo di disciplinare il movimento elettorale meglio e con più segre · tezza e maggiore aspetto d' indifferenza che non facessero i prefetti di provincia i quali erano troppo esposti alle critiche e alle invettive e spesso non raggiungendo lo scopo, peegiudicavano seriamente la propria carriera. Ma oltre che essere felice questa trovata dà ancora una volta modo di riconoscere e apprezzare la scienza alta e complessa dell'on. Giolitti - e questa scienza gli discencje in linea diretta dal suo poliformismo - con la quale egli e il suo Governo sanno amalgare con le più concilianti transazioni di idee e di programmi e con un opportunismo invidiabile, le proprie vedute nsieme a quelle dei più eminenti capi dei più diversi partiti politici. E noi non intendiamo naturalmente di occuparci qui d'altro se non del Governo. Perchè sarebbe da chieJersi - anche ponendosi per un momento. al posto del presidente del Consiglio - se egli faccia così il suo giuoco o non faccia invece quello di coloro che sembrano aiutarlo nelle sue imprese. Ma in ogni modo una cosa riesce da adesso più chiaramente spiegabile. Come cioè l'on. Giolitti abbia potuto a Poggio Mirteto e alla Camera., udir pronunziare e da un suo continuatore temporaneo di Governo e da un suo collega di Gabinetto, frasi che sembravano dissonare egregiamente cou quelle che erano un tempo le sue idee a proposito di pericolo clerico -conservatore e a proposito di politica ecclesiastica (Spettatore , 20 Gennaio). ♦ M. Asquith : Le antiche uni versita e Il mondo moderno. - (Discorso pronunziato com~ Rettore dell'Uni· versità di Glasgow). L' Università è stata sempre non solo cosmopolita nella sua composizione, ma anche cattolica nel suo rango. Una università non è mai stata e non può mai di venire un istituto tecnologico per la sola creazione ed istruzione degli specialisti. I limiti del conoscibile si sono così allargati che non ci può essere ambizione è diligenza sufficienti per percorrerne il campo. Nulla può essere così alieno dal compito di una Università quanto il produrre la bassa e fluente onniscienza· che ha graffiato la superficie di parecchie materie senza penetrare nel cuore di alcuna. La fedeltà di una università al lato intellettuale del suo compito adesso, come sempre, dev'essere giudicata dal grado di successo che essa ottiene nell'allargare e umanizzare la visione mentale dei suoi studenti e nello sviluppare l'amore della scienza per i suoi propri fini. Tale ideale non implica il divorzio della scienza dalla pratica. Quando Giacomo Watt nel 1756 venne da Glasgow a Londra, la cor porazione di Hammermen gli rifiutò il permesso di fare i suoi studi (? business) nel borgo perchè non era figlio di un cittadino del luogo, nè apprendista. La facoltà dei professori di cui faceva parte Adam_o Smith, lo incaricò di fare gli stru • menti matematici e gli dette una stanza per i propri lavori. E' dalla bocca e dalle mani dei professori che spesse volte s'impara a fare i propri affari. Gli uomini di stato, gl'industriali , i finanzieri hanno ricevuto due magnifici doni dal Collegio di Glasgow: La ricchena delle na 1 ioni di Smith e il vapore. L'uomo che ha studiato letteratura, e particolarmente la letteratura del mondo antico, come dovrebbe stu diaria soltando ogni studente - non parlo di quelli cfie l'hanno studiato come una distrazione o un passatempo - i,)Ossiede una risorsa, che se la conosce, esso non la baratta con un appannaggio (? ransom) del re. Egli può sempre conquistare nuovi campi intellettuali e spirituali, con una infinità di fresche possibilità, senza attardarsi sul campo antico. Lo studente di storia è esposto più che ogni altro al pericolo di divenire un pantecnicon; in cui ogni sorta di cognizioni sono ammucchiate insieme. Ma, se questo pericolo viene evitato, vi sarà alcun uomo che saprà trovare un miglior nutrimento pel suo giudizio intellettuale e morale, di quello che gli sarà fornito dalla scorsa nella storia lunga degli uomini e degli avvenimenti? (Wecck~ Times, 18 Gennaio). ♦ Reybel: La corruzione 1,ollttca amministrativa In Germania (1). - La corruzione è grande nell'entourage imperiale. Il fratello dell'Imperatrice, il duca Gonthier di Holstein, è stato compromesso in molti affari di giuoco e in speculazioni di banchieri disonesti. La cronaca scandalosa di Berlino se ne occupa spesso e fu accusato nel 1904, all'epoca del krach della Banca di Pomerania di avere ricevuto forti somme di denaro dai banchieri. Nella Banca di Poncrania era compromesso il Conte di Mirbach, gran ciambellano dell'Impera. trice, che acquistò fama con altri scrocchi. La Corte e la sovrana lo hanno salvato e il processo relativo è stato una mistificazione. Guglielmo II vive in un atmosfera viziata , e se ne compiace. La c,)rruzione è penetrata dapertutto. Kart Peters tormentatore e concussionario nelie colonie è stato riabilitato. Il proce;;so contro Iesko di Puttkammer non procede innanzi, benchè le sue indegnità siano provate e si gode a Berlino la pen · sione di lire 15000 all'anno. Il· governatore Horn, omicida riconosciuto, è stato condannato ad una ammenda di lire II 2 5; ma la stampa socialista protesta e forse il processo verrà ri- , preso. Il maggiore Fischer, il complice nelle forniture di Tip- (1) In un precedente articolo, che non potemmo ria~s.umer_e per assoluta mancanza di spazio, l' A. aveva date notizie ed1_- ficanti sulla corruzione parlamentare tedesca - compreso ti Centro.
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