RIVISTA POPOLARE 71 Spe11imentalisrno soeiale Le grandi città italiane Gli studi demografici in Italia sono poco popolari; anzi persone coltissime e in grande numero ne sono digiune. Ciò che si _deve deplorare vivamente, poichè nelle condizioni demografiche spesso si trovano le cause di molti ed interessanti fenomeni economici,. politici e sopratutto morali. Perciò abbiamo creduto opportuno riassumere o togliere di peso da una pregevole pubblicazione del Prof. Aldo Contento (1) le notizie demografiche sulle undici città d'Italia che hanno una popolazione superiore a rno,ooo abitanti. (1) La popolazione veneziana dopo il 1871 comparata con quella delle maggiori città italiane. Venezia, Officine grafiche di C. Ferrari 1906. 1. 0 - Sviluppo della popolazione delle grandi città AUMENTO DELLAPOPOLAZIONE Popolazione Popolazione Popolazione -- CITTÀ effettivo annuo medio aritmetico r gennaio 1 gennaio IO febbraio ---- 1872 1882 1901 1872-81 1881-901 1872-81 188t-901 Napoli . 448335 494314 563540 45979 69226 I 0,2 5 7,33 Milano. 261985 321839 491460 . 59854 I 6962 I 22,84 27,58 Roma. 244354 3oo337 462783 Torino. 213414 253648 335656 Palermo 219398 2 4499 1 309694 Genova 161669 1795 1 5 234710 Firenze 167093 169001 205589 Bologna 11 5957 123274 152009 Venezia . 130997 134810 151840 Messina 111854 126497 149778 Cat.ania 84397 100417 149295 Questi dati tolti dal Contento crediamo opportuno completare rimontando per le città italiane e per alcune grandi città del mondo all'anno 1800 e ponendo il paragone coll'anno 1900 affinchè si vegga quanto è stato lento lo sviluppo delle città italiane rispetto alle straniere in un secolo. Napoli Milano Roma Torino Palermo. Genova . Firenzei. Londra_, (coi Sobborghi). Glasgow Liverpool Parigi. Lione. Bruxelles Berlino . • Amburgo Vienna Budapest Pietroburgo } . . Mosca (1) . Varsavia . Madrid . Barcellona Lisbona . New York Chicago (2) Filadelfia Saint Louis ( 2) Boston . 1800 330,000 170,000 153,000 74,000 140,000 I 001000 84,000 959,3 IO 77,385 82,295 547,756 109,500 66,ooo 172,000 100,000 • 23 1,949 54,000 220,000 250,000 I 00,000 160,000 140,000 180,000 60,489 4,47° 69,403 16,469 24,937 1900 563,54o 491,460 462,783 335,656 309,692 2 34,710 205,589 6,581,402 760,423 684,958 2,714,068 456,o99 558,012 1,888,848 7o5,738 1,674,957 734, 165 1,132,677 988,614 638,708 539,585 533,000 356,000 4,000,000 I ,698,575 1,293,697 575, 238 560,892 ( 1) Per queste tre città il secondo dato ai riferisce al 1 897. (2) Queato primo dato ai riferisce al 1840. 55983 162446 22,9 I 28,30 40234 82008 18,85 16,92 2 5593 64702 I I ,67 I 3,8~ 17846 55 195 I I ,03 16,09 1908 36588 I, r4 I l '33 73 17 28735 6,31 l 2120 3813 17030 2,9 I 6,6 I 14643 23281 13,09 9,63 16020 48878 18,98 2 5,47 L'aumento della popolazione è un indice delle condizioni economiche e talora anche di quelle politiche; perciò nell' aumento massimo di Roma e di Milano e in quello minimo di Napoli e Venezia si troverà la ·conferma delle cifre a ciò che quasi tutti sanno. Tra Roma e Milano si deve fare questa distinzione: il forte aumento della prima è dovuto in prevalenza a cause poli ti che e per così dire artifìc·iali : all'accentramento nelle Capitale della vita dello Stato; quello di Milano è più naturale e deriva dalla prosperità economica. Altra dolorosa differenza tra Napoli e Venezia: a Napoli tra il primo decennio e il secondo ventennio l'aumento annuo declina da rn,25 per rnoo ab. a 7,33; a Venezia invece sale da 2,91 a 6,61. L'un3: perciò decade mentre l'altra progredisce. L'Italia come si vede non ha una sola grande città che per numero di abitanti si avvicini ai colossi dell'Europa, dell'America ed anche dell'Asia. Siamo ben lontani dai 6 milioni da Londra, dai 4 di New York, dai .3 di Parigi; dai 2 circa di Berlino ec. La capitale dello Stato di 33 milioni non arriva alla popolazione di Bruxelles, la, capitale del piccolo Belgio con 6 milioni. A Roma vivono meno Italiani che .... a New York! Noi non ce ne rammaricheremmo se questa inferiorità numerica non fosse l' indizio della inferiorità economica e intellettuale. Il giudizio sulle condizioni economiche e morali di una popolazione assume contorni più precisi quando si conosce come i suoi membri sono distribuiti, come abitano, come sono ammucchiati nelle città. La densità e l'addensamento inoltre ci fanno intravvedere come essi muoiono e se vi prevalgono o meno le malattie infettive o che hanno un'importanza sociale come la tubercolosi.
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