Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 3 - 15 febbraio 1907

RIVISTA POPOLARE 69 stato del Sud Galles ed è stato ora pubblicato uno inv\to alla immigrazione di contadini e braccianti per questo Stato. L'ultimo Dicembre dello scorso anno la popolazione della Nuova Galles del Sud era di 1,630,940 anime e vi fu nell'anno, un'aumento di 34,890 individui portato dall'immigrazione e dall'aumento delle nascite che furono nell'anno 25,895. Una notizia che arriva ora da Wellington mi o:flre il destro di darvi le ultime notizie finanziarie della Nuova Zelanda. In un discorso a Wellington il primo ministro Zelandese ha fatto sapere che per l'anno 1906 il gettito dell'erario ha dato il ·totale, mai raggiunto prima di 8,276,000 sterline; circa 700,000 sterline più dell'anno scorso. Le spese dei nove mesi in corso fino a decembre del 1906 salirono a 5,569,626 sterline, contro 5,245,991 sterline del 19051 con un aumento di lire sterline 322,625. Il preventivo àella spesa fu di lire sterline 7,801,000 in realià le spese non ammontarono che .a 7,750,000 di sterline. Questo breve quadro vi dimostra che le due colonie Oceaniche delia Inghilterra si trovano in condizioni veramente floride, e che la loro organizzazione socialistica non è d'intoppo nè al benessere, nè alla libertà. dei cittadini 1 poichè è difficile concepire in Europa la vasta libertà. individuale di cui godiamo qua : libertà della qua.le si è 'ferocemente gelosi, e per mantenere la quale si mettono barriere ed impedimenti alla immigrazione Europea ed Asiatica, e nelle elezioni crescono sempre più, a scapito dei· voti dei conservatori, 1 voti dei socialisti. J. HousTON La.crisi dei " galantuomin,i, nel mezzogiorno d' Italia In attesa di quell'era di perfezione in cui il mondo sara O'OVernatodai filosofi, come ha predetto il filosofo e, greco, o dai sociologi, come ha con pari immodestia e minor merito vaticinato un sociologo assai moderno noi abbiamo qualche volta il diritto di pensare che troppo sia.mo lontani da questo stato ideale perchè· troppe cose e troppo gran parte della vita sociale igno_ravano coloro che ci governano e che questa vita son chiamata a moderare e a dirigere. L'Italia ha molte e belle frasi • nella sua storia recente e contemporanea ; ed è ancora un paese in cui una « bella frase • - diligentemente svuotata di ogni significazione concreta - può tener luogo di un programma di governo e di 11rÌ principio politico. Tnttavia è forse lecito_considerare_ senza pessimismo eccessivo la povertà. della vita politica. nostra nell'ora che volge: perchè il promettente rigoglio della nostra vita intellettuale le prepara ~na rigenerazione sicura. Questa povertà in gran parte è fatt~, di ignoranza ; la generazione che ci ha preceduto ebbe 11n compito politico essenzialmente diverso da quello che ora spetia a noi e che spetterà anche a coloro .che ci succederanno. È un compi_to di rinnovamento sociale , a cui non ci si può educare col solo patrimonio intellettualee in gran parte anzi _:-3entimentale- dei nostri maggiori. Occorre una ben di versa preparazione ; quella che possono darci gli studiosi che con accorgimento paziente e sottile vanno strappando alla vita sociale il suo multiforme segreto. Anche qui' sapere è potere: l'opera dell'economista o del demografo che anatomizzano il fenomeno socia.le e ne rilevano la più occulta fisiologia sono il presupposto e l'ausilio indispensabile di questo rinnovato orientamento della nostra vita politica. La statistica può fornire intorno alla vita socia.le rivelazioni non meno essenziali di quelle che il microscopio concede a chi indaga con occhio paziente il segreto della vita umana. • Il problema del mezzogiorno non è di oggi , ma la posizione, che esso è venuto assumendo sull'orizzonte politico italiano, è recente;· ed è l' indizio sicuro che la nostra vita politica - obbedendo ad una legge fatale - si va orientando verso compiti nuovi. Ma anche questo è un problema che non si può risolvere senza sapere: e se quello che lo Stato italiano ha fatto sinora in pro del mezzogiorno appare insufficiente o inefficace, ciò si deve in parte al carattere empirico dei provvedimenti ed al calcolo malsicuro o trascurato. degli effetti che essi avrebbero prodotto .. Gli studi sulle condizioni del mezzogiÒrno si sono di recente arricchiti di un ottimo libr9 : ottimo in sè ottimo come modello del genere. ·Esso è dovuto al professor Enrico Presutti , cui lo etudio del diritto pubblico non ha impedito di scrivere un eccellente e Manuale di scienza della amministrazione II e che ora con· una monografia poderosa e geniale (1) affronta il grave problema delle condizioni del mezzogiorno. Questo libro è il risultato di nna inchiesta minuziosa ed acuta : estenderla a tutto il mezzogiorno, sia pure continentale, avrebbe di troppo ecceduto le forze di un solo, ed il Presutti ha opportunamente ristretto la sua indagine al ci1condario di Larino che da un lato gli offriva cainpo meno disagevole alla ricerca e dall'altro prometteva di trarre conclusioni di qualche ampiezza., percbè comprende nella sua cerchia due gocce ben distinte per caratteri fisici ed economici , che si estendono poi anche molto al di là dei confini riel cir.: conda.rio. Di modo che i risultati dell' inchiesta pos- , sono agevol_me.ò.teadattarrsi 1 se non altro, a tutta la parte centrale del mezzog~orno. + La nota saliente del malessere cbe travaglia questa parte del mezzogiorno è la crisi dei e galantuomini 11. L' emigrazione fo indice e causa insieme di una pròfonda trasformazione sociale: si viene formando nné; democrazia rurale e '7iene scomparendo la classe dei e galantuomini 11 -- passiva di fronte alla crisi economica - cioè la classe dei nudi proprietari e dei professionisti, se questa agonia è lenta, lo si deve in gran parte al dazio protettore sul grano che ha pro- (1) -ENRICO PRESUTTI, Fra il Trignd e il Fortoré. lnchitsta sulle condizioni economie he delle pòpolitzioni del circondario di Larino. (pagg. 207). Napoli, Tocco, 1907.

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