Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 3 - 15 febbraio 1907

68 RIVISTA POPOLARE La prego gradire questa mia come un att.o di buona volontà e di omaggio all'appello di Lei. Son dolente di non potere iu questo momento fare di più, e, nella l11siuga che Ef!a vorrà tenermi conto di tutto e scuAarmi, mi raffern10. suo devot.m0 X. Y, le elezioni in· ]tustralia e il suo sviluppo economico (Nostra corrisponden 1 a) (Sydney - Dicembre J.906 -·· ). Dunque le elezioni hanno avuto luogo or ora e vale l·a pena esamiuarne i risultati , e farne sapere qnalche cosa in Europa, e specialmente in Italia, dove, a proposito di Australia n' ho sentito sballare di grosse a~sai. Anzitutto è opportuno sfatare la leggenda che il socialisnio che è ai potere, che ha vinto nelle ulti:J1e elezioni, in Australia abbia qualche cosa di comune col socialismo l!Juropeo. Un socialista Australiano èper cerLi lati , in certi casi, sotto certi punti di vista - un reazionario anche per un radicale Italiano; mentre poi s11certe altre questioni può apparire un po' più che un anarchico. Così per esempio sulla q11estione delle leggi su la emigrazione, oltre ogni dire restrittive della emigrazione gialla, e sn {a questione dell'arbitrato ta:-isativamente obbligatorio; d'altra parte su Je questioni di protezione del lavoratore, e di frazionamento del la proprietà così larghe che non se De può certamente avere alcuna idea in Europa. Questo stabilito esaminiamo ora il resultato delle elezioni. Il partito socialista è riuscito vincitore nelle elezioni ed il suo capo - la c11i politica come primo ministro della Federazione è combatt11ta da una buona metà del partito operaio-può conta re su 45 voti favorevoli contro 29 dati alle proposte di tas:3a federale sn la terra del Watson. Questo significa che il Dea.kin è una specie di protezionista scientifico, il resul tato della cui politica è, in fondo, l'emancipazione dell'Australia da ogni legame con la madre patria , lasciando a qnesta l' unico vantaggio di pagare le spese p~r la difesa dell' Anstralia. Questo in quanto a politica estera; che qua1ito a politica interna il Deakin, ritna8to col suo partito vincitore nelle elezioni continuerà lo svolgimento del suo programma. possibilista; fino alla Federalizzazione ~el debito dei singoli Stati. Natnralmente questo tende a dare una maggiore ef!ìcacia all'azione della Federasu l' autonomia dei diversi Stati ; ma se e' è chi si duole di questa apparenza di concentrazione c' è chi non la vede di mal occhiu, specialmente quelli che contano nell'avvenire su la possibilità di un distacco a11che più reciso dell'Australia dall'Inghilterra di quel che oggi non aia. È fuori di dubbio che il resultato ottimo delle elezioui in senso soC'ialista è dovuto anche al progresso econowico del paese, progresso che si è realizzato durante il governo precedente-del Deakin, per opera sua, grazie a lui e alla sua politica. Alcune cifre che hanno carattere ufficiale, chiariranno meglio le mie parole. Bisogna notare che nelle elezi(\ni il Deakin ed i I partito socialista erano contro il Watson cbe è a sua volta un socialista, ma di una tinta troppo avanzata per essere bene accetto alla massa elettorale Australiana, la quale vorrà, magari, arrivare al comunismo: ma per ora si contenta di voler tentare le tariffe differenziali in fatto di dazi, esperimento del quale è caldo partigiauo il Deakin Ed avevano altresì di fronte il Reid, la cui politica reazionaria non è stata-e non è più da JJareccLio tempo - di gusto degli elettori, i quali gi11dican0 come il miglior g·overnante colui che può presentare una statistica di cifre confortevoli e incoraggianti , e un bilancio in ronòir.ioni Horide. E qnesti è ind11bbiamente il Deakin. Le cifre che vi cito qui, lo proveranno a voi pure. Parlando ad un banchetto pubblico a Melbourne il primo ministro Deakin ha dichiarato che la stat18tica ufficiale pel 1986 dimostra che vi sono attualmente in coltivazione per 12 milioni di acri di terreno e si produssero più di 100 milioni di bushels di grano: il prodotto della lana salì a 20 milioni di sterline~; i prodotti agricoli diedero un gettito di 21 mi1ioni di sterline; i minerali diedero 26 milioni di sterline; i prodotti industriali 30 milioni di sterline. Il commercio con l'estero oltre 113 milioni di sterline; ed il commercio di scambi fra i vari stati diede oltre 90 milioni di sterline, 24 dei quali rappresentano l'aumeuto dal1900 ad oggi dovuto agli sforzi della Federazione. Le importazioni pel 1906 ammontarono a 42 milioni 590 mila 527 sterline, e le esportazioni a circa 53 milioni. L'esportazione del burro sali ad un totale di quasi 76 milioni di libbre valutate a circa 3 milioni e mezzo di sterline. L'esportazione dell'oro nel 1906 ra~·giurn:10 un valore totale di L. 16,872,362 eon un aumento di quasi 6 milioni di sterline sull'esportazione del 1905 Al tempo stesso l'Agente Generale dello Stato di Victoria ha ricevuto dal suo governo un cablogramma che gli annunzia che le egportazioni ammontano per lo scorso anuo a 28 milioni di sterline ed a 25 milion di sterline le importazioni. È naturale che una esposizione finanziari~ di q nesta specie faccia colpo, e rappresenti una serissima carta nel gioco elettorale di Deakin e del suo partito. Intanto la questione della popolazione , che in Au• stralia è !:!Carsissima, e nient'affatto in proporzione con la feracità e la vastità del p_aeseobbliga i vari governi a dipartirsi dalla loro ostinata ostilità alla immigrazione. Giacchè non è soltanto alla immigrazione gialla chP,gli Austrialiani mettono delle barriere; bensi anche alla immigrazione bianca. Quanto alla immigrazione gialla è comprensibile che si cerchi qua in Australia di tenerla lontana quanto più sarà possibile sempre, ma per ora è un pericolo che può essere scongiurato. Quanto alla immigrazione bianca, le limitazioni imposte dai vari Stati, sono semplicemente assurde. Quattro quinti dell'interno dell'Australia sono disabitati, e se fossero abitati e colti-vati sarebbero una fonte di maggi~re ricchezza per il paese. Questo hanno cominciato a capirlo nello

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