Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 2 - 30 gennaio 1907

56 RIVISTA POPOLARE Pittsburg, il tc::rzo 111 Chicago, in cJUarto in Montana e il quinto in New-York. Il primo si accorge che le ferrovie sarebbero utili allo sviluppo della Metropoli e si consacra alla loro costruzione:: pro · cu; andosi colla propria abilità i capitali. Ma l' incremento del movimento delle merci e degli uomini fa sì che le ferrovie rendono molto più di quello che occorre per pagare gl' inte - ressi del capitale perciò egli accumula una grande ricchezza. In quc::sta egli ha avuto la sua parte di merito; ma la collettività ve ne ha avuto altrettanta. È evidente che la nazione ha uguale diritto a partecipare ai dividendi delle ferrovie. Il secondo figlio a Pittsburg s' accorge che c'è carbon fos· sile di varia qualità; c'è ferro. Costituisce una società. Non cimenta che il 11oco che egli possedeva e quel poco che versarono i timidi banchieri. Impianta cantieri metallurgici; gli atfa.ri si sviluppano; egli diventa milion~rio. Ma per divenire tale non ci volle del genio. Non è stato lui a creare il ferro e il carbone, che sono nelle viscere della terra ed appartengono alla comunità ; e senza l'incremento della popolazione che fece aumentare il consumo dei prodotti delle miniere e ddle officine i milioni non si sa - rebbero accumulati. Perchè alla nazione anche in questo caso dovrebbe essere negata la sua parte di profitto? Il terzo figlio a Chicago divenne un impiégato nello insaccamento della carne. Col tempo viene interessato nell'intrapresa e come cresce la popolazione del paese egli diviene milionario. L' esensione degli affari è in relazione coli' incre mento della popolazione e dc::isuoi consumi; i profitti crc::scono e sorgono prodigiosa fortune. Nulla spetta al1"a CC' munità? Il quarto figlio viene attratto dalle leggende sulle ricche miniere dello Stato di Montana. Dopo varie vicendt:: sfruttando quelle miniere, per la cui concessione ha pagato una bagattella al Governo generale, arriva anche lui al possesso de~li agognati milioni. Egli non creò le ricch,_zze delle miniere di argento e di rame; ma fu il popolo che detto un valore alle pietre che prima non ne avevano C'è bisogno di dire che il popolo che ha creato qudle ricchezze ha diritto alla sua parte quando esse passano in altre manì ? li quinto ebbe malinconica carriera. In ultimo si dette aUa spt::culazione. In un periodo di rialzo ottenne il successo e i milioni; acquistò la ricchezza senza creare valori e fu il parassita degli affari. Fi:-iì la vita febbrile col suicidio dopo essere rimasto vittima della trappola che aveva organizzato contro gli altri. C' è una classe <li milionari che defono [a ricchezza in grandissima parte soltanto a loro stessi: Graham Bdl (1) del;te lefono, Edis, n dalle numerose invenzioni, \i\festinghouse dal freno ad aria compressa. La loro ricchezza era nel loro cervello im-entivo. Onore a loro! Altrettanto si può dire di pare;chi altri, che hanno fatto ed applicato invenzioni di dettaglio. Comunque ia comunità ha contribuito en, rmemente nella creazione e nell'accumulo della ricchezza di tutti. Non c'è da sorprendersi, quindi, se alla comunità venga assegnata la parte che k spetta. Ma il mHionario, che ha accumulato la ricchezza è quasi sempre un uomo di valore, che ha contribuito al risultato; esso di ordinario non è prodigo. I suoi figli in vece spesso mancano di merito, non hanno creato la rkchezza e la sper perano pazzamente. E' giusto, perciò, che la comunità prenda la sua parte quando colla morte la ricchezza passa dal padre agli eredi. Non si può dire lo stesso per 1·lncome tax (imposta su reddito) come mezzo di correzione della ineguaglianza della fortuna. E' perniciosa e demoralizza una I azione. GlaJstone (1) Per la stor;a: due sentenze di tribunati americani riconobbero come inventore del telefono italiano Meucci. (n. d. r.) diceva che essa forma una Na 1 ione di bugiardi. Durante la guerra civile (1861-65) gli Stati Uniti l'ebbero e fu pagata legalmente; ma fu la prima ad essere abolita perchè gravava principalmente sui cittadini onesti che non nascondevano la verità. L'opposizione contro l' Income tax è enorme quantunque la si voglia limitata alle grandi fortune e progressiva; ciò che la Corte suprema ha dichiarato incostituzionale. E' preforibile l'imposta sulle successioni. L' lncome tax esige grande numero d'impiegati e di vessazioni che scontentano e indignano il popolo. L'onesto la -paga. il disonesto vi si sottrae. Meglio un imposta sui dividendi, che potrebbe essere esatta per conto del governo dalle corporazioni; che devono darli. L'imposta progressiva sulle successionl renderebbe molto e sarebbe bene accolta anche dai milionari e dal popolo. Il popolo che sa in quali modi equivoci o addirittura disonc::sti sono acquistate le grande fortune, guarda astiosamente alle classe cki milionari; e questi non dovrebbero dimenticare l'appello·, che fu loro rivolta nella No1·th.American Review (1) La ricchezza viene in massima parte prodotta dalle comunità, Jovrc::bbc quindi essere amministrata come un lc::gato sacro al pubblico bene del detentore dd tt::mpo. La proprietà i 11 un certo sl!nso è la creaz_ione della legge. L'avversione che suscitano i miliardari viene anche dal fatto che essi sono di data recente e in un paese nuovo si sono formati sotto i nostri occhi. Anche in Inghilterra circa sessant'anni or sono coli' inizio della grande industria e ddla speculazione si formarono dei milionari; ma questi si servirono della ricche:.za per comprare terre ed entrare nei circoli aristoeratici. Negli Stati Uniti invece i nuovi milionari hanno un carattere d1 stravaganza, di volgarità, di follia che crea l'avversione contro di essi in tutte le persone bene educato e::di buon senso'. Colpirli nel mo - monto 1ella loro morte sgravando i meno agiati sarà misura giusta e bene accetta. Milionari e miliardari costituiscono una classe:: professionale intellettualmente bassa e screditata. Il far denaro soltanto è una ignobile professione. Nessuno uomo acquista maggiore riputazione o maggi )r fama acquistando maggiore ricchezza. Nell'avvenire occorre che il cervello prenda il posto dei dollari e che la condotta stia al disopra di entrambi. (North American Review Dicembre 906). (1) Giugno 1906. La rivista popolare ne detto nn largo sunto. N. d. R. Latini e 1-\nglo=sassoni (Razzeinferiori e Razzesuperiori) (2.a edi:rione) (}uesto lz"bropz'ù che una seconda edizione, puo dirsi un'opera interamente rifatta ed aumentata dz'parecchz" capz"tolz'. L'elegante e grosso volume dz 500 pa,qz·ne, z'n ottavo, sz· vende _presso la nostra Ammi·- nz'strazz'one a Lire 6. Gli abbbonatz" i·n regola coi· pagamenti", possono avere l'opera per L. 2,75 z'n brochure e per L. 4,75 rilegata elegantemente z'n tela ed oro. Per gli abbonati dell'Estero az' detti prezzi' vanno aggiunti' cent. 75 per le spese postali'. A semplz'ce richiesta l' Ammz'nz'strazz'one sped1:sce l'Indice analitico dell'opera. l)ott. Napoleono Coiajanni, proprietario, direttore-responsabile Napoli - R. Tip. Pansini , Chiostro S. Lorenzo.

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