Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 2 - 30 gennaio 1907

RIVISTA POPOLARE 49 Nei congressi degli uffici del lavoro e dello mediazione dei lavoro tenutosi a Zurigo al prin:cipio del settembre furono prese varie deliberazioni e espressi voti per un più uniforme funzionamento degli uffici cantonali e per una più perfrtt.a raccolta ed elaborazione dei dati statici locali e generali sul mercato del lavoro; si invocarono sovvenzioni da parte del governo fe derale e dei governi cantonali per promuovere la creazione e la attività di uffici pubblici di collocamento, sovvenzivni da concedersi anche alla istituenda Unione degli uffici sviezeri di collocamento e allt! unioni cantonali di istituti di beneficenza in quanto concorrano alla medfazione e alla statistica del lavoro. Si rinnovò ancora una v<•lta il voto per la istituzione di una speciale sezione per la statistica del lavoro presso l' Ufficio federale di statistica. "IVI.STA [)ELLE ~IVl5TE F. Marani: Pt·o esercito. 1•ertcoll e rimedi. - Bisogna meditare sopra i nuovi rapJ>orti tra esercito e societ~1, nascenti dalla vivezza dei bisogni e d-elle speranze popolari, per cui l' umanità è sospinta verso un noigliore avvenire. Non ci dobbiamo scoraggiare se il socialismo batre alle porte della caserma;· ma non dobbiamo rimanere itterti di fronte alla propaganda avversa agli eserciti. I soldati stando due o tre anni sotto le armi non possono cambiare natura e non si può trasforn oare la loro convinzione civica in convinzione militare. D' altror 1de noi proclamiamo che alla difesa della patria occorrono cittodini-soldati cons. i dei loro diritti e dei loro doveri. D' altra parte anche se nei quartie;ri il rigore fosse quello di una volta , esso riuscin:bbe inutile .a modificare la natura perchè il soldato ha frequenti contatti materiali e intellettuali col di fuori. Non è dentro, è fuori, è i;ntorno ali' esercito che S! deve vigilare e ricordarsi che l' istn 1zione e I~ ferma breve e gl'ideali della vita mutata non conseintono più la formazione dei soldati di una volta. La ferrovia, il tram, la bicicletta, i[ giornale favoriscono la divulgazione del nuovo vangelo, non tarr to fatta da. parolai assoldati, quanto da giovani follemente coi 1Vinti. Non si deve pensare allà repressione e ti un passato crudele, che non sarebbe efficace : la Russia inJ ·ormi. Bisogna vivere, agire nel proprio secolo, ed a situazioni novelle tener testa con novelli provvedimenti. Non occorrono nu,ovi rigori e nuove leggi : le attuali, se bene applicate , bastar 10 a tutelare l' ordine materiale ... in quanto all'altro, all'ordio,e nelle idee, nel pensiero, non c' è da· opporre che propaganda a propaganda; tanto più necessaria la propaganda quanto più deficiente l'istruzione che s'impartisce nella scuola e che non è': più corroborata dalla religione. La penetrazione diretta dell'antimilitarismo nei quartieri mediante grida e stampati ad altro non te111,deche a tener desta la fede di chi già si suppone acquisito al!:.ta ribellione, ed a far scorgere al popolo la potenza, l'audacia del pa1 tito. Ma , ove nessuna recluta avesse in oo:.1tecedenza sposata la causa del disordine, a nessuno passerebh"e pel capo d' iniziare il wvvertimento del soldato precisamente: quando trovasi in un ambiente di maggior sorveglianza. L'aziorne del socialista tende a far entrare nell'esercito il maggior nu:imero possibile di correligionari, persuaso come è che, se gli 1:.iesce di aver compagnie e battaglioni composti per intero od jn gran parte d'amici, esso potrebbe in dati momenti ostacolare. l'azione dello Stato. Il perfetto socialista scruta il disagio i.11 cui vivono i sottufficiali, i carabinieri, le guardie, ecc., e ti i dà l'aria di difenderne i diritti: di tratto in tratto interf)"el!a ii ministro della guerra sovra le punizioni inflitte agli uffici[ ali subalterni e trova che qutsti hanno sempre ragione, che so no vittime, che sono sfruttati. Si subissano di lodi il Consiglio, di Stato e la Corte dei conti ogni qual volta non approvano ;.)'opera del Ministero della guerra. rJ socialista perfetto grida agli sperperi, fa statistiche spaventose sugli ammalati degli ospedali militari. Ma si è di preferenza verso gli ufficiali di complemento che esso volge le sue· pupille rerulee; questi ufficiali legati con un filo tenue tenu1: alla disciplina militare, bisognosi di emergere nella vita cittadina, offrono un terr.;no propizio alle tentazioni. Molte così sono le esche che si gettano, aspettando che la marea apporti in abbondanza i pesciolini. Sino ad ora la pesca non fu molto fruttuosa: sarà sempre così? Da qualche tempo si lavorano i coscritti per indurli a commettere collettivamente gravi mancanze. Il giuoco è promettente, perchè nei gruppi de' giovani c'è sempre qualche esal tato, che trascina i più timidi. Opporci in modo perfr:tto a tutti i pericoli che insidiano le istituzioni militari è opera vana: la lotta è lotta ed in essa non ci sono regole fisse, sibbene ia genialità dei provvedimenti. li coscritto, ad esempio, che durante un lungo viaggio si vede spiato da cento occhi e che alle stazioni è circondato da carabinieri e genti in armi, si immagina d'essere un deportato, o che d1 lui si abbia una paura immensa, o che il socialismo sia già padrone del campo. Se poi uno schiamazzo avviene tutto il prestigio di chi doveva impedirlo se ne va per Ja mag' giore e si casca nel ridicolo. Coi metodi odierni direbbesi che un giovane di Vt:!n'ta.nni pel solo fatto d'essl:!r coscritto diventa acefalo ed abbia quindi bisogno di chi l'accompagni alla stazione come un bambino. Se invece si stabilisse che le Commissioni di leva si recassao in tutti i comuni del Regno di una certa importanza ed ivi eseguissero tutte le operazioni necessarie , basterebbe poi provvedere d: foglio di via le reclute, onde per proprio conto esse si recassero ai rispettivi reggimenti. l richiami alle armi si devono fare con ponderazio · , ne, poiche conturbano troppi interessi e pubbli..:i e famigliari, cosicchè i richiamati affluiscono alle armi coli' animo ira1.v, colla ~ente ri_volta _all_a:amiglia dissestata, ai ..:ommerci compromessi, a1 lavori lasciati ,n sospeso: ed ecco come attorno alle tru e . ~ , f PP st orma un atmos era di dolore , un fermento a cui basta il fiammifero socialista per dar vampe e bagliori. fn questi tempi, molto più che per lo passato i partiti sovversivi avversano l' esercito, perchè lo scorgono immischiato fra le lotte economiche. Io non nego che in eccezionali momenti sia dovere dell'esercito intervenire nelle cittadine contese, essenzialmente politiche. La mente ritorna con orrore sulle infinite barbarie commesse a Palermo , a Parigi ed altrove ogni qual volta , nelle gran di commozioni di popolo, mancò l'energico intervento dell'esercito ; ma da ciò ali' uso che le autorità politiche fanno delle truppe; per sedare ogni p•.esunto moto di popolo, troppo ci corre. Ormai non si può indire un comizio, non si può esclamare Trento f senza che tutto il presidio della città corra alle armi. Questo eccessivo apparato di forze racchiude in sè l'incon. veniente gravissimo di perturbare lo sviluppo normale dell' j. struzione delle truppe ed è inutile parlare di programmi militari, di ferma brevissima e d'altre belle cose se chi comanda l'esercito t! il delegato di pubblica sicurezza. li volere imporre il rispetto alla legge coli' imponenza numerica dei soldati, cioè con una specie di coercizione morale ' è opera savia, ma di tale espediente non bisognerebbe abusare. Il popolo si assuefa prestamente allo spettacolo dei grossi battaglioni, allineati lungo le vie; e se in esso nasce il convincimento che quei battaglioni sono truppe da parata, allora, sieno trenta, sieno trecento, i fuc;li fanno lo stesso effetto. E poi questi soldati , che ad ogni momento sono in piazza per ragione d'ordine pubblico, scapitano - sia pure a tortodi prestigio nella immaginativa delle plebi.

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