40 RIVISTA POPOLARE La donna pioniera Mentre nei comizi indetti pro e contro il suffragio femminile gentlemen inglesi non dimostrano soverchia gentilhommerie, es peli endo le impavide sventola trici della bandiera femminista, d'altra parte vi sono non pochi segni del formarsi di una Qpinione pubblica illuminata sulla funzione della donna nel consolidamento della fabbrica imperiale britannica. Già, da un punto di vista generale , è evidente che una delle debolezze dell' impero britannico è la scarsezza di popolazione dell' Australia, della Nuova Zelanda, del Canadà. Ma pa½ienza. Queste colonie, per quanto ancor scarse di popolazione, hanno nondimeno una fisonom ia inglese assicurata nel linguaggio, nelle istituzioni politiche, nelle leggi, nel modo di vita. Diverso è invece il caso per il Sud-Africa. È la più giovane delle colonie ; è una colonia mista ; ha bisogno di popolazione e specialmente di popolazione inglese. Attualmente questa è leggermente in maggioranza, ma la sua natalità è inferiore sia a quella dei Negri che dei Boeri. E. la Costituzione recentemente data non riconosce distinzioni di nazionalità, di vinti e vincitori. L' avvenire del Sud-Africa come parte dell'Impero è indissolubilmente connesso con la possibilità di una popolazione in maggioranza permanente di inglesi E questa non può essere assicurata in modo permanente che se vi è una maggioranza di spose inglesi. E' la donna che plasma la nazionalità. dei figli. È la donna che mentre conserva più profondo il sentimento di lealtà verso la madre patria, è anche più adattabile a nuove condizioni. E nel Sud--Africa quantunque ci sia domanda per maestre, governanti, lavoratrici, il numero di donne inglesi è ancora assai scarso in confronto agli uomini. Di qui l'idea di organizzare la emigrazione femminile nel Sud-Africa. Parecchie società esistono già a questo scopo: la Vict01·ia League, la Empe1·e League, la B1·itish Wome·s Emigration Association esistono da circa sei anni e hanno compiuto già un lavoro quieto , ma sostanziale d'imperialismo costruttivo. Specialmente merita di essere segnalata la South Afn'ca Colonisation Society. Data la difficoltà di inviare ragazze in un paese nuovo ove la vita è cara le distanze son grandi e i pericoli molti, il prim~ pensiero della società fu diretto ad organizzare non solo la Bcelta delle emigranti , ma il controllo sulle loro condizioni al momento d'arrivo e nei primi stadii del loro lavoro. Si tratta di un ammirabile tentativo di organizzazione scientifica dell' emigrazione, dovuto a' poche elette signore e che va queto e rapido come un orologio. Dal Gennaio 1902 al Marzo 1906 la Società ha inviato nel Sud-Africa 2817 emigranti, di cui pochissime fallirono all' aspettativa. Ad esempio su 193 ragazze inviate nel Transwaal dal giugno 1904 al giugno 1905 solo due :turono rimpatriate come moralmente insoddisfacenti. La Società riceve domande di impiego da parte di ragazze in Inghilterra e offerte da parte di residenti nel Sud-Africa. Ogni caso è considerato nei suoi minimi dettagli; si anticipano le spese, si. organizza una riduzione nei prezzi di cibo e d1 alloggio in dati hotels dei luoghi d1 arrivo, e si mantiene il contatto con le emio-ranti b per un anno o due dopo che ha trovato impiego. La Società agisce d'accordo col Colonia! Office, e coi var'ì Governi locali, ma in dati casi , presta valido aiuto . finanziario per suo conto. Recentemente chi seri ve ebbe occasion_e di disconere a lungo con la signora che funge da presidente e ne ha ricevute le seguenti preziose informazioni sulle prospettive di s11ccesso che la società si promette, o meglio sulle difficoltà, che si oppongono al successo. È certo che n1m è dalla donna delle classi medie delle grandi città inglesi , che si può farsi una idea delle attitudini della donna inglese attuale alla colonizzazione. La donna inglese delle classi medie anche in tali città offre certo grandi prove di industriosità nel trarre il miglior profitto pos:;ibile dei suoi mezzi limitati; ma è troppo abituata in genere I alla vita urbana, ai snoi divertimenti. alla sua eccitabilità per poter adattarsi a 11na vita di solitudine e di relati va privazione. Ed ancora, in tutte le classi , anche nelle pìù povere, un certo snobismo (dei genit::iri alimenta troppo presto nello spirito delle ragazze l'ambizione del lusso, del parer ricche, dello sposar solo un uomo ricco, del voler abitar vicino a una qualche f'ashionable avenue. Se un. tempo l'ideale era di essere comf01·table and respectable, oggi , esso richiede anche che si sia fashionable È nelle città di secondaria importanza o nei villaggi o nei più lontani suburbi delle grandi città, che è possibile trovare i tipi delle reclute adatte· Ivi, come nelle piccole città degli Stati Uniti e del Canada è possibile incontrar la donna che pulisce e lava i gradini del suo cottage, cuoce e cuce, invia od accompagna i bambini alla scuola, riassetta le camere e poi si veste graziosa men te , esce a passeggio o va anch' essa al. suo lavoro, o, rimanendo in· casa, legge e studia e alla sera, dopo recato il pranzo in tavola, discorre di politica, di letteratura, di filosofia con gli ospiti. In molti casi essa lava in casa la biancheria; nel Nord, fa anche il pane della famiglia; sopra.tutto nel Nord la famiglia è ancora in sè in gran misura un organismo economico. È anche difficile valutare esat• tamente le capacità amministrative e .la industriosità delle donne inglesi, perchè · molte di esse, che a tutta prima sembra che vivan senza lavorare, in realtà vivono del11 entrata di case che esse posseggono ed hanno acq11istato ammortizzando ipoteche, e tutta la loro attività è spesa nell' escogitar espedienti · per migliorar la casa e i suoi affitti. È in q uesÙ casi , come pure in quello di domestiche o di impiegate in grandi compagnie di hotels di tea-shops, che è possibile veder in azione le qualità richieste dalla colonizzazione : industriosità e tolleranza della solitudine. In genere ogni inglese si annoia, in media, meno facilmente, di star solo, che un continentale, e si di· vette più facilmente e più fanciullescamente. Ma ciò è sopratutto vero della donna in generale e della donna inglese in special modo. Le donne sono sempre più gaie degli uomini, più gioiose ed ottimiste. Una donna
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