Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 24 - 31 dicembre 1906

RIVISTA POPOLARE 649 nostro sistema di educazi0ne l'aneella dellH- collettività. e non l'ancella di qualunque chiesa o di quah1nque setta, a impedire che delle scuole che sono mantenute, a Bpese del pubblico siano provviste di due porte: una µer la quale entrano i poveri ragazzi dalla stradR. e :Jn' altra che li costri11ge ad entrare nell'andito di una speciale chiesa. ». Paf:lsando poi a parlare dell'attitudine della Camera dei Lordi il Bennermann soggiunge : « E' assoluta1riente intollerabile che una seconda Camera, mentre uno dei partiti è al potere , debba esdere la ;.;erva volenterosa dell' altro partito e che quando q nasto partito è stato assoln tam ente condannato e battuto alle elezioni , la Camera dei Lordi possa agire nel senso di neutralizzare e di rendere impossibile l' applicazione della politica che gli elettori hanno mostrato di desiderare. Questa è una cosa alla quale non possiamo sottometterci ; wa le risorse della costituzione e della Camera dei Lordi non sono ancora esaurite. Io so, e qne::ita è la mia convinzione: che bisogna trovare una strada e questa strada sarà trovata in modo che la voi on t:\ del popolo sia espressa per wezzo dei suoi deputati eletti e riesca ari imporre la sua pr~valenza ». . In Italia non ~i amo avvezzi a questo tiiono franco: il Senato da uoi conta molto meno della Camera dei Lords del Regno Unito, ma i ministri nostri nella loro costante ipocrisia si guarderebbero bene di ri111pro• verare e mimicciare gli eletti dal Re come lord Orewe e Oampbell Baonermann feeero ai Pari ereditari. La stampa liberale, con a capo la T1·ibwie, fa eco ai ministri; coi,ì i deputati liberali. Qnalcuno, come Tl1orne, eh' è uno dei µiù autorevoli deputati del gruppo del lavoro, ha p.trlato non solo di abolire la Camera dei Lords - voto antico dei radicali - , ma anche di dare addosso a tutte le istituzioni che derivano dal principio del!' eredita, cioè alla monarchia. Noi non siamo così ottimisti, nel senso delle nostre aspirazioni; e crediamo che degli anni passeranno prima che si dia lo sfratto al Re ed ai Pari. Crediamo, invece che l' in:lice dell'orologio tornera a segnare. l' ttnd~cima ora_ e che si arriverà al comp1·omesso sia a_lla npresentaz1one del Bill nella ventura HeHsione, sia - nel caso che si arrivi ali' estremo rimedio - dopo le elezioni generali, nel caso che da queste di nuovo esca fuori l'imperativo categorico della riforma della legge sull' istruzione. + I polacchi abbandonati villllente dal Vatlc~no. - Ci siamo oCCilpati più volte del conflitto tra 11 Governo prussiano e i Polacehi della Posnauia ed abb~amo avn to parole di amtnirazione pei fanciulli polacchi cJ-ie ?elle scuole hanno difeso la propria ling11a e la propria fede religiosa. Il ;:ionflitto tre i Polacchi e il Governo Prnssiano che li vuole germanizzare non è terminato. I Polacchi tennero un grande comizio a Posen in cui votarono un indirizzo al Papa chiedendo il s 1 uo appoggio e il suo aiuto. Sapete _qual'è stato il risultato di questo invito? I Polacchi aono stati aiutati col seo-uente dispaccio di Merr):' del . Val : > Il Sovrano Po;tefice ha accolto « con viva_ '1:tc?1wscenzal'espressione della devozione <t che _tu-?iee Il grande proprietario Komeirowsk - « ed i_ t!"oz amici gli avete testimoniata e manda a « tutti i memb1·i dell' assemblea la, sua benedizione » . ~' ironia non potrebbe essere più sano-uinosa ed è pan alla viltà in questa risposta agli infelici , che doma1~dano assistenza contro la persecuzione.· ~ 0 1 non ce ne sorprendiamo me..iomarnente : il Vat 1?an_o ha preferito sempre i buoni accordi coi go• ver 111 dispotici alla sc.lidarietà coi credenti perseguitati. Lo sanno sopratutto i Polacchi di Varsavia, della Posnania, della Gallizia che videro sempre il Papato in accordo eoi loro tiranni di Vienna , di Berlino e di Pietroburgo. Essi sono stati puniti col più vile abb,rndono dalla Chiesa ufficiale della perseveranza nella loro fede cattoliC'a. + La lotta religiosa in Francia e la indif farenza del D1ondo civile. - Pio X coi ;;Hoi fanatici e reazionari consiglieri, coi suoi Merry del Val e 'l'uto y Vivos sta per raccogliere ciò che si merita: la figlia prediletta. della Chiesa, la Francia, gli sfu~ge di mano; la Repubbìica francese scnote definitivamente il giogo dei gesuiti e di tutto il canagliume clericalt>ggiante e il mondo non si commove !... O tempora. o mo1·es ! La lotta che si combatte in Francia non è soltanto relip;iosa ; ma è anche poi i tica. Sori o i reazionari, che vogliono uccidere la rep11bbìica per sostituire al suo posto quidunque degenerato rampollo delle passate dinastie che in realtà fann•1 rnmore e cercano sobillare e sospingere alla ribellione i contadini e le masse ignoranti eccitandone l'intorµidito sentimento religioso e faceudo le più iperboliche variazioni sulla oppressioue della Chiesa. Ohe si tratti nei promotori delle dimostrazioni miserrime contro la legge di separazione, d'interesse politico è dimostrato dal fatto che per la Chiesa protestano ... gli Ebrei. Tale il Meyer, direttore del Gaulois, uno di quelli cbe maggiormente si sgolano Se gli Ebrei difendono la 01.iiesa nello loro qualità di reazionari, qualche re• pubblicano socialista tenta di dar loro la mano nella qualità di ambi:llioso che vuole riafferrare il potere. E' il caso di Pelletan, che ha offuscato tutto il suo passato cercando di mettere i bastoni lra le ruote del governo di Olemenceau, nel momeo to in cui, questi più aspramen te ha impegnato la lotta contro il Papato. Ma Pelletan, come Pio X, ha avuto quello che si meritava: la Camera lo ha seppellito accogliendo con entnsiastici applausi la pronta, la franca, la vig->rosissima risposta di Olemenceau, che ha respinto la tendenziosa proposta dilatoria del repubblicano r:iocialista, ch'ebbe appoggio da una sola voce della Destl'a nella discussione del nuovo progetto Briand. Quali siano le grandi linee del nuovo progetto di iegge Briand che venne approvato con 388 voti contro 146 e 36 astenuti sanno i lettori nostri perchè tutti i giornali quotidiani se ne sono occupati. La niassirria libertà viene accordata alla Chiesa cattoliC'a secondo la legge del 1881 e vengono tolte tutte le pastoie all'osercizio del culto. I cattolici avrebbero dovuto dicLiarar~i soddisfatti; essi invece hanno assunto tlll atteggiamento di martiri e si sono anche astenuti dalla critica ... forse perchè memori dei loro blateramenti in favore della libertà non avevano la faccia tosta, di esporre sinceramente ciò che desiderano : il privilegio, i palazzi, i milioni - cose che la . repubblica ha loro tolte perchè sarebbe stato ver11,mente incomprensibile che loro le avesse lasciate per 8ervirsene slealmente contro le istituzioni vigenti. Briand nel suo poderoso discorso mise in evidenza tutto ciò e ricordò ai martiri da commedia che la repubblica si era a:;tenuta da ogni violenza ed aveva loro concesso tutto ciò che sinora avevano chiesto. E lasciamoli strillare q11esti figli dol Sant' Uffizi.o! Essi proclamandosi martiri faranno versare qualche lagrima agli idioti e alle beghine nè pit'1 nè meno come la paglia s11 011i dormiva il. p1·igioni~ro del V~ticano eccitava l'entusiasmo e la pietà degh Irlandesi. Intanto i! maggiore i11tento dei clericali francesi di Pio X e di Merry Del Val e Tuto y Vivos è cornr,letamente fallito: essi dne cose speravano: 1.0 all'interno contavano sulla guerra civile; 2.0 all'estero sl attendevano un interessamento <liplomn.tico ed una so-

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