668 RIVISTA POPOLARE vigore. Ma io dissi all' lmperatore che noi avremmo incominciata la guerra con grande energia, che noi ignoriamo le assicnrazioni dell'Austria alla Francia. E che, se durante la guerra , ci farà delle proposte, allora sarà il caso di esaminare la condotta a tenersi ». Ciò fece ribollire il sangue al Lamarmora. Questa lettera- egli disse - (( dimostra come l'lmperatore, che non ardiva di chiederci nell'interesse dell' Austria la disdetta del trattato , e anche meno d' imporcela , avrebbe pure desiderato di limitarne e indebolirne gli effetti. E potr1.i aggiungere ora che questo pensiero del\' Imperatore era affatto sfuggito alla penetrazione del no~tro rapprt sentante, se prima di chiudere la sua lettera, egli non mi avesse assicurato, che quel pensiero recondito era pure balenato a un tratto nella sua mente; giacchè il vasto orinante ( il corsivo è nel Lamarmora ), che la parola del!' Imperatore gli aveva aperto, non poteva essere altro che la possibilità di accomodarsi coli' Austria dopo cominciata la guerra, o di fare la guerra per burla. E che questo e non altro fosse il vasto orizzonte, che gli si era aperto a un tratto davanti agli occhi, lo prova abbastanza ciò eh' egli dice di aver risposto ali' Imperatore: che cioè se durante la guerra ci si farà delle proposte , allora sarà il caso di esaminare la condotta a tenersi ». Da cui il grido della perfidia - lanciato dalla Prussia ! Ma chi - esclamò il Lamarmora - aveva autori:Halo il comm. Nigra a dare una risposta simile? Qui Alberto Mario chiama ingenuo il Lamarmora , pur essendogli, dalla lettura del libro Un po' più di luce, apparsa splendida nel '66 la figura di lui, come diplomatico nella stipulazione del trattato d'alleanza con la Prussia, e come uomo onesto nel ricusarsi ali' accettazione della Venez:a. Chi avea autorizzato il Nigra? Ma la politica estera in Italia - per ragion di statuto e di psicologia dinastica - non è stata sempre o quasi fatta dal re? Vit~~rio Emanuele II avea in gran dispregio i ministri suoi - i quali, a suo dire, se egli non fosse stato sempre cogli occhi grandemente aperti, non gli avrebbero fatto fare che sciocchene. Queste testuali parole sono in una lettera del generale Petitti al Chiala , del 3 giugno 1879, - pubblicata dal Chiala nell' appendice XLUI del libro Ancora un po' più di luce. (( Qualche volta - aggiunge il Petitti-prima Cavour, poscia Rattazzi, erano eccet tuati dal biasimo, ed egli si degnava dire che questi ben di,-etti com'erano da lui ne indovinavano qualcuna. Il Lamarmora avea l'animo pieno di amarezza per il colloquio dd Nigra con l'Imperatore. (( Meno male -egli scrivese valendosi dt:lla condotta, in verità assai poco rassicurante della Prussia ( di cui il Gabinetto di Parigi ci dava novelle prov...:) noi avessimo francamente dichiarato nullo il trattato. Ma impegnare la guerra, an,ri rompere noi le ostilità, come pareva al comm. Nigra si potesse rare in alcuni casi , per afCOlta,· poi le proposte che dura11te la guerra ci si potevano dù·igere; aggiungere all' infedeltà la doppiezza, sacri ficare enormi somme , e non importa qual numero di vite umam:, per recitare al cospetto del mondo un'indegna com• media, sarebbe stato per non dir peggio il colmo della follia. Ed ecco che cosa voleva Napoleone Hl - anche prima di Custoza ! Il Lamarmora, pur nella incapacità sua - opponendosi alla indegna commedia - tenne alto nel '66 ed onorato il nome d'Italia. Ma non è trascurabile - per chi ama e sa ficcare lo viso a fondo-1 'azione di queste mene, che Alberto Mario ben definì tenebrose e diaboliche, su' destini d' Italia! Napoleone II[ - che avea voluto l' alleanza prussiana e poi con si glia va di grattarci la pancia- incuneò nella psiche del potere esecutivo nostro una causa, per la quale l' ardor della pugna dovea naturalmente scemare: la cessione della Venezia-come premio della sconfitta prussiana ! Fin dall'agosto del '66, Aurelio Saffi-che pur allora ignorava i documenti diplomatici , venuti a luce di poi - giustamente osservò nel Dove,-e: (( Un disegno prestabilito a Parigi, una transazione , disonorevole per noi , fra il beneplacito di Luigi Napoleone e I' abi•etta insolenza della Casa d'Asburgo, dovevan risolvere la questione del nostro diritto e della nostra esistenza come Nazione. Che importava il combattere o, com battendo, il vincere, quando una sconfitta poteva g·iovar meglio di una vittoria ali' esecu1ione dello sciagurato proposito? E l'azione napoleonica fu anche più nefasta dopo Custoza! Io dimostrerò - anche in seguito - come si deve a questa azione la bancarotta delle aspirazioni nostre nazionali nel '66e quindi la responsabilità dinanzi alla storia del principato sabaudo - per la soggezione sua alla politica imperia e tran cese. E lucerà di evidenza il Peggio di Sixio ! (A vanti della Domenica, r6 dicembre). Raccomandiamo vivamente a tutti i nostri amici la diffusione della Conferen 1a Pro Ferre1· o cont,ro H vericolo cattolico. Costa centesimi 30. - Dott. Napoleone Colajanni, proprietario , direttore ..responsabi le Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo. INDICE DELL'ANNO X I I Gli avvenimeutt e gli uomint 11 pretesto marocchin:> - Elezioni senatoriaii passate: e prossima elezione presidenziale in Francia - I Presidenti della Terza repubblica francese - Divertimenti liberistici - Una lettera di Don Murri a Filippo Turati - Sempre avanti - In Albania - Amilcare Cipriani contro la propria assoluzione - Per una frase snl virus religioso - Noi . pag. Variazioni sodalistiche italiane sulla repubblica - Le elezioni inglesi - Scandali italiani. 1 el ministero delle poste ; nel Benadir ; per la caccia a Varsalona - Contro Angelelli - I difensori afficiosi di De Marinis - Aìtimilitarismo e difesa nazionale. Per Hervé o contro Hervé - La donna e la polizia in Russia - Il Prof. Giovanni Nicolosi - Gli esami in Ispagna .... e in Russia - Noi . >> 29 Le virtù cristiane dei clericali francesi - I risultati definitivi delle elezioni inglesi e Ie torze dei di versi partiti nella Camera dei Comuni - L'Austria con· tro Trieste - Come si discreditano le leggi e le autorità. Il caso Fortezza - Origini plebee dell'ari stocrazia inglese - L' esercizio di Stato delle fer roviè in Isvizzera - Noi n 57 La fine del settennato di Loubet e l'inizio .di quello di Fallières. Semplicità ed o,1està repubblicana - L'antimilitarismo in Francia e l'antipatriottismo a Trieste - Il giudizio di Arcangelo Ghisleri sopra Edoardo Pantano - Milano invasa dai mendicanti meridionali? .. - La m.enzogna aggravata dal sofisma... Ai « Diritti della Scuola >> - La lista dei \ morti e dei feriti giapponesi durante la guerra russo-giapponese - Noi pag. ))5 Je~sie White vedova Mcrio - [ primi e!Ietti deila legge per Napol·i - 11 Re negriero e il modello dei Re costituzionali - [l Nord e il Sud ... i_n Germa nia - Noi ii r 1 3 Verso la fine della Triplice? - Ancora conflitti tra soldati e scioperanti ! - La catastrofe di Courrières. Gl' incerti dei lavoratori e il certo dei capitalisti - Progetti liberali - Giustizia militare e giustizi a civile in Francia - La reazione in Russia ed in Ungheria - Noi . >> l .:J. I Algesiras: La vittoria diplomatica italiana e il pericolo tedesco - [ fondi segreti - Stillicidio liberir stico - Come si preparano i tumulti nel mezzo giorno - I risultati delle elezioni russe - L' insegnamento della storia contemporanea nelle nostre scuole - La soluzione dell'imbroglio ungherese --- Gli scioperi in Russia - La quistione meridionale e Arcangelo Ghisleri - Noi - Per finirla; N. C. - La politica di Sonnino, Achille Afocchi n 1<>s> A Milano - Calimera - Le convenzioni marittime - I malumori della Germania - Il caso Fortezza - Stillicidio liberista - Noi >> 1 ':J7 Lo sciopero generale e le dimissioni del gruppo par - lamentare socialista - L'inchiesta suila Marina - [ fasti nefasti della magistratura italiana - Elezioni dapertutto - Da Maria Spiridonoff a Pietro Barsanti - La riduzione delle tariffe ferroviarie e il problema meridionale - La Repubblica nella Professione di fede di Jaurès - Il socialismo tedesco-
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