656 RIVISTA POPOLARE f essori delle scuole secondarie , degli impiegati delle: poste e dei telegrafi ec. hanno creata una ingiusta sperequazione negli stipendi degli impiegati dello Stato, la quale è cagione di gravi e pericolosi malumori e del disservizio che si deplora da tutti nei vari rami dell'azienda pubblica, decide di consacrare gli avanzi del bilancio al miglioramento economico de::i funzionari che sinora non ne ebbero alcuno o l'ebbero irri sorio. Affinchè nella ripartizione dei miglioramenti non si commettano dimenticanze o ulteriori sperequazioni viene nominata per legge una Commissione che entro un anno dalla sua nomina presenti un organico, in cui siano, per quanto è possi bile, equiparate lt! retribuziòni tra le diverse categorie di funzionari e i singoli rami di servizio. · Faranno parte dildetta Commissione undtci senatori, undici deputati ed undici funzionari dei singoli ministeri, nominati i primi dalle rispettive Camere nei modi regolamentari e gli ultimi a scrutinio segreto da tutti gl'impiegati centrali dei siugoli ministeri. NAPO LEONE CoLAJ ANNI I Cattolici e lo scioglimento del Reichstaggermanico L' atto sorprese per la rapidità della sua decisione e lasciò in tutti i partiti una specie di sgomento che nemmeno nell' ora che seri vo , sette giorni dopo il fatto compiuto, non è ancorn del tutto passato. Ecco: il parlamento tedesco dopo lunghi ed esaurienti dibattiti sulle cose a{'ricane che avevano svelato non soltanto l'inettitudine degli ufficiaìi superiori, ma inanzitutto una ferocia veramente inaudita da parte degli ef:lerciti tedeschi. nelle loro gnerre in paesi di e nrgri • e una corruzione sessuale e finanziaria molto spiccata, dichiarò in seduta ristretta (commissione) non voler soddisfare i desideri del Guverno che domandava un aumento di truppe nelle colonie e di nuovi fondi; ma dichiarò di volore far ntirnre una parte delle truppe entro· pochi ruesi e di dare una somma meno grande di quanto aveva chiesto il Governo. Allora Guglielmo secondo irritato, fece trapelar sotto mano che se i deputati persistessero nel rifiutargli i mezzi reputati necessari al!' autorità germanica nelle colonie dell'Africa anche in seduta 1/enaria, egli si vedrebbe costretto <li tentare altri mezzi per far trionfare la sua volontà. Ma nessuno credeva alla verità di queste dicerie. Nella seduta plenaria il risultdto rimase, sebbene la minoranza fosse cresciuta , immutato: il Governo era sconfitto. Allora, nella seduta stes8a, Buelow si alzò e dichiarò, in nome di S. Maestà l'imperatore, sciolta la camera. Guglielmo II stesso aveva, da un castello della Silesia, ove si trovava, telegrafato in questo senso al presidente dei miniHtri credendo cosi di risolvere, tra due caccie al cinghiale, un problema che travaglia, da un pezzo la vita germanica. Anche quest'appello al popolo, in fondo in fondo costituisce un atto molto dinastico. Infatti i partigiani dell'imperatore dicono apertamente che se il parlamento non vota quei danari che l'Imperatore crede avere bisogno per i suoi disegni, q nesto atto significa una specie di indisciplina, tanto più sfacciato in quanto intende perfino di contendere alla corona un diritto indiscusso ed indiscutibile : la somma potenza militare, il comando. Il perpetuo controllo degli affari in parlamento da- parte del gruppo cattolico, poi, costit·1isce un secondo governo (Nebenregierut1g) affatto intollerabile per un monarca. Più chiaro ancora il giornale ufficioso di.Buelow, il giorno dopo la chiusura della camera: · q noi non abbiamo punto l'intenzione di combattere la chiesa cattolica e magari la religione, uoi non v0giiamo combattere nemmeno il Centro quale partito confesgionale; se lo combattia no non lo facciamo che nelle 8Ue q.ialità di partito di mag~ioranza del parlamento che avendo il sacrosanto dovere di appoggiare, senza mercanteggiare e senza cri ticare e senza pensare di aumentare subJolamente l'autorità e la potenza sua di Partito, il governo in tutte qnante le questioni patriottiche, non ha voluto adempiere questo suo altissimo compito ed ha inveco abusato della sua posizione nel Reichstags. Con altre parole : e noi , il Kaiser , siamo c0ntentis::iimi della politica del Centro che ha gettato le scuole in braccio ai preti , siamo contentissimi della politica del centro che ha eretto nuove barriere ai confini, contentissimi della politica dol Oentro che favorisce i ceti foudali con grande danno dei ceti lavoratori, ma lo combattiamo con tutti i mezzi percb è non è stato ligio ai nostri altissimi desideri « nazionali > di fantastico regno mondiale. Egli è che noi consideriamo la conservazione dei diritti costituzionali parlamentari come un abuso. Abuso è ogni voto contro la nostra volontà. Il parlamento non ha che un dovere: quello di ubbidirci alla parola. Altrimenti, guai a lni ! > È questo l' ultimo senso della gaia avventura. alla quale assistiamo in questo momento: il desiderio del potere centrale in Germania di mostrar una volta di più chi è il padrone in casa e di dire senza ambiguità di sorta al servidorame che esso deve eseguire gli altissimi ordini che gli ve'ngono dati. È il concetto del Deo gratias che combatte contro tutti i denigratori della patria: i Socialisti, i partiti irredenti - alsaziani-lorenesi, polacchi, danesi -. e il gran Partito Clericale. Il fatto anormale e caratteristico consiste nella posizione attuale del Centro cattolico. Comè è noto questo partito che gode una pctenza politica assai maggiore di quella cui gli darebbero diritto il numero dei cittadini di fede cattolica nell'Impero (un po' più di un terzo), ha recitato la parte di un Partito di Governo. Per lunghi anni esso fu amici:::;simocol Governo nelle cose parlamentari e fu spesso arbitro della situazione. L'indirizzo politico seguito dagli onorevoli del Centro non si staccava molto da quello segnito dallo Governo stesso. Principalmente nella politica confessionale o nella politica doganale- ambedue in senso asi::;aiilliberale - Partito cattolico e Governo evangelico camminavano a braccetto. Soltanto nella politica militare, navale e coloniale succe8• sero piccoli dissidi, il gruppo cattolico esigendo - ed offerendo - ritocchi, sebbene lievis::1imi, sui progetti di legge presentati dal Governo; soltanto questa volta l'intesa non si è trovata. Il Partito Clericale ha tenuto duro, ed il Governo indispettito ha osato staccarsi da questa sua e base di una politica nazionale > che Buelow propaga va indefessamente dal suo inizio: la riunione di tutti i partiti borghesi, sotto la guida dei partiti clericale e conservatore, contro il partito socialista. Tutto ciò , per uu estraneo alla politica germanica
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==