Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 23 - 15 dicembre 1906

t RIVISTA POPOLARE 641 regno d'Isabella II al tempo in cui era dominata da Padre Claret e da Suor Patrocinio. I vescovi hanno la sorveglianza delle scuole e dei libri scolastici ; la Chiesa lìa il diritto di acquistare degli immobili. La libertà dei culti proclamata il 2 5 ottobre r 868 dopo la rivoluzione di settembre stentò a farsi iscrivere nella nuova costituzione del 1869 ; 9000 petizioni segnate da 3 milioni di abitanti, domandarono alle Cortes che il cattolicismo rimanesse religione dello Stato. L' art, 1o della Costituzione del 187 5 le contentò interdicendo ogni manifestazione pubblica di un altro cu[to , ma Alfonso XII tece aggiungere un secondo paragrafo in cui era detto che (( nessuno poteva essere mokstato per le sue opi- (( nioni religiose o per I' esercizio del suo culto purchè fosse (( rispettata la morale cristiana >>. Pio IX protestò eontro questa lezione della vel"ità e dei diritti della Chiesa. Quando la legge del 24 luglio promulgò infine il Codice Civile spagnuolo, tante volte promesso e mai dato, l'art. 42 regolò così la forma del matrimonio : (( La legge riconosce (( due forme di matrimonio: il canònico che devono concrarre (< tutti quelli che professano la n~ligione cattolica e il -:ivile (( che si celebrerà nella forma determinata dal Codice >l. I termini di questo articolo son vaghi e l'articolo fu varia - mente interpretato ; ma i reazionari che sostennero che il matrimonio civile serviva solo pei non-cattolici sinora preval sao ed imrosero il matrimonio religioso pei cattolici ; i reazionari sostennero pure che non si cessa di essere cattolico per disuetudine e per prescrizioni: chiunque è nato cattolico dev'essere considerato come tale sino a dichiarazione con - trnria. Sicchè si è verificato que$t0 caso : in ottobre 1900 il giudice di Redontela rifiutò di pronunziare il matrimonio ci vile per un tale che lo aveva chiesto, ma che non aveva abiurato il cattolicismo. Si ricorse al ministro ed un ordine realt: l' 8 marzo 1901 decise che il matrimonio civile non poteva consentirsi se non quando almeno uno dei promessi sposi non avesse abiurato il cattolicismo. Ma più tardi in seguito a convalidazione di un matrimonio civile in Fresno de la Vega, contro 11 reclaµio del Vescovo di Lion , che lo voleva far dichiarare nullo e dopo avere percorso tutti gli Stadi gerarchici un altro ordine reale del 27 agosto 1906 dichiarò valido il matrimonio civile fra sposi , che non avevano abiurato il cattolicismo_ Questa dee isiont: liberale pr?vocò una grande indignazione ndla Chiesa spagnuola. Il nunzio pontificio presentò delle osservazioni ed in seguito al rifiuto del ministro Romanones di modificare l'ordine reale annunziò l' intenzione di riferirne a Roma. Nei primi giorni di settembre 1906 Don Valeriano Ménendez y Conde, vescovo di Tuy in Gallizia lanciò una violenta pastorale contro quest' ordine reale . conchiudendo che si deve dare a Cesare ciò eh' è di Cesare ed a Dio ciò eh' è di Dio raccomandando alle sue pecorelle di obbedire a Oio prima che a Cesare. Si credeva che il ministero liberale avrebbe imitato ciò che si fece sotto Isabella II , quando si processò , arrestò e condannò il vescovo di Cuema per le sue insolenze contro il governo. Ma Romanones denunziò le insolenze del vescovo di Tuy e ne domandò la punizione al Vaticano. Ma a Roma non si fecero vivi perchè ivi sono convinti ..:he la Spagna è contro il ministero liberale ed in favore del vescovo. La Corte di Roma forse non ha torto. La nazione spagnuola si compone di due classi che conta110 e di una massa amorfa che le segue eJ ubbidisce. La prima classe è l'aristocrazia di nascita, sdegnosa di ciò che è moderno ed infondata al clero. La seconda classe è l'aristocrazia nuova uscita dall'esercito, dal commercio e dall'industria e che non è meno conservatrice dell' altre. La massa amorfa che nessuno ha pensato mai di istruire e di svegliare continua a credersi cattolica quantunque sotto diversi aspetti sia pagana. In questa massa ci sono segni di risveglio nel Nord ricco e colto e nell' Andalusia; ma nel mezzogiorno ciò che perde la Chiesa lo guadagna l'anarchia. In quanto al Clero ha abbastanza oppositori per imitarlo; ma non ne ha tanti che lo riducono ali' impotenza o alle concessioni. Esso teme meno il governo attuale di quanto. temeva Carlo III o Carlo IV. intanto la· Chiesa cattolica in grazia del Concordato del 185 1 prende 41 milioni dal bilancio e si fa pagare i servizi straordinari da tutti ministeri; ot,iene sussidi per vari motivi t si fa aiutare finanziariamente dallo Stato e dai corpi locali. La Chiesa ha ristabilito le corporazioni religiose e manteneva 30,006 monaci e monache pochi anni or sono che ora saranno 70,000 coi rinforzi francesi. l suoi avversari calcolano che essa costa alla Spagna 300 milioni ali' anno. Lo Stato dominato dalla Chiesa non ha saputo organizzare un corpo insegnante davvero istruito, compatto e risoluto, capace di controbilanciare l'onnipotenza clericale. Ci sono in [spagna degli uomini colti e coltissimi ci sono dei liberali ; ma la scienza non ha acquistato diritto di cittadinanza nella nazione e appena si può dire che ci sia un parti, o liberale. Il clero tiene nelle sue mani tLlttO ciò che conta nel paese. Sicùro di non essere biasimato da Roma l' episcopato spa g,,uolo si è dkhiarato quasi tutto solidale col vescovo di Tuy; alcuni vescovi sono andati alla Granja a protestare dal Re, e Guiguajo arcivescovo di Valence lta dichiarato tout court che gli sposi maritati civilmente son,' in istato di concubinato. Don Valeriano ha pubblicato un manifesto pastorale più insolente del primo in cui sfida a_ddll'ittura il miniscero 1iberale. l conservatori e I ant he m lti studenti si sono dichiarali in favore dell'episcopato reazionario. Ma le vivaci discussioni che hanno provocato questi casi hanno svegliato un poco la pubblica opinione. Molte dimosfrazioni sono avvenute contro i vescovi; lra le altre a Valencia contro 1'i1rcivescovo. Il nunzio" consigliò Don Valeriano a ritirare Ie frasi insolenti della prima pastorale ; ma Romanones ba risposto me· glio presentando un progetto di legge contro le corporazioni religiose. Il dispotismo ecclesiastico si è fatto così duramente sentire che la Spagna si è scossa. Ciononostante non crediamo che l'ora delle emancipazione sia sonata per la Spagna. Il partito_ liberale è debole nel paese e nel Parlamento. Il Re non oserà lanciarsi in una via nuova contro i suoi vecchi alleati. L'attitudiue del Re del resto dipenderà da quella dei 'generali dell'esercito. Comunque i veri liberali potrebbero !>eguire una via piu pru dente diffondendo l'istruzione e preparando eon ciò più s1cu ramente la riscossa et ntro la Chiesa E su questa via pare che voglia mettersi il Ministro della P. Istruzione (Revue Bleue, r0 Dicembre). + R. Hennig: La limitazione del 1nonopolto Inglese del cavi. - Il monopolio dei cavi transatlantici inglese, contro il quale tutte le nazioni non inglesi con interessi transocean;ni hanno lottato per molti anni unanimemènte , è attualmente distrutto,. abbastanza almeno da assicurare alle nazioni concorrenti una discreta misura di indipendenza , importante non solo politicamente ma per ragioni éCOnomiche e militari. Ovunque sono state stabilite lin;)e in concorrenza colle inglesi i prezzi dei telegrammi sono stati ribassati di molto, spesso del 50 o/o, e cìò senla danno dei profitti ragionevoli della compagnia primitiva. Nei primi tempi dei cavi transatlan tici un dispaccio dall'Inghilterra all'America costava 20 marchi

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