Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 23 - 15 dicembre 1906

636 RIVISTA POPOLARE Cosc1ENZAELASTICA, commedia in quattro atti , di Salvatore Farina (Roma; Roux e Viareng0), rappresentata vari anni or sono con pieno succe.;so al (< Rossini i> di Torino , e che si legge ora con altrettanto e più intimo e fine gusto, stampata; ed lLLUSroNE, dramma in tre atti, seguita da L' [DEAFISSA e da L'AMICA, scene uniche, d'Amelia Rosselll (stessa casa edi. trice), l'autrice di (< Anima )): dramn•a rappresentato al << Carignano >> dalla Mariani, piacque, pure essendo molto discusso; e piace anche più alla lettura , esso rure , per la stessa ra - gione: che molte finezze che sfuggono allo spettatore son rilevate dal lettore oculato ; e che a lui son.o evitate molte interpretazioni arbitrarie e molte incongruenze fatali, con cui la scena modifica sempre e snatura la concezione genuina del drammaturgo. A proposito: un librò singolarissimo e gustosissimo è questo (passando dall'arte alla critica, alla storia ed alla filosofia) di Federico Nietzsche, su LE ORIGINIDELLATRAGEDIA( Bari, Later.za): libro inspirato e riscal.lato dalla breve ma grande amkizia con Riccardo \Vagner, uno dei pochi capaci allora cl' intendere questo giovane pessimista ed entusiasta insieme, dolce ed ardente, timido e ribelle, eru~itissimo e origina!is. simo ; opera della gagliarda e fidente giovinezza , dunque, concepita e preparata nel momento , ,iù decisivo per la patria d' entrambi, cioè nel '70, ed assistendo, arruolato nelle ambulanze, a tutti gli orrori della guerra , e scritta poi, subito dopo, quasi a rifugio e a ristoro, nei puri sogni dell'arte e della bellezza antiche, dalla brutalità e dalla ferocia della po• litica contemporanea ; e destinata , anzi , a r'ivelare a questi selvaggi ammantati di scienza e d'industria, la civiltà vera, la civiltà intima, la civiltà integrale ed armonica, quella che solo la Grecia conobbe al tempo de' suoi grandi tr~gici; e a mostrar loro nel Wagner l'Eschilo odierno e teutonico, il rinnovatore della grand' arte teatrale unitaria, il consolatore, l'educatore, il sublimatore autentico della sua gente; dopo, le idee del Alosofo e quelle del musicista cominciarono e continuarono a divergere irreconciliabilmente ; ma appunto per questo,. l'attuale ,·olume, fedelmente ed eloquenten1ente tradotto da Mario Corsi, ha un'importanza e un valore straordinarii. * Edito ugualmente ::!.al benemerito Laterza, e con la nitidezza e la ~evera eleganza cui egli ci ha da var1 anni abituati, è un altro eccellente volume, una deliziosa lettura di viva at. tua'ità , Ko1<0Ro, cenni ed echi dell'intima vita giapponese, di Lafcadio Hearn: kokoro, significa, nella lingua dell'estremo arcipelago orientale , cuore , in tutti i medesimi sensi che diamo noi a questa paroìa , cioè anche atfotto, sentimento, pensiero, volontà , coraggi0 , spirito , insomma , ed anima e centr0 degli uomini e delle cose: e il titolo risponde perfettamente, così, al contenuto del libro, il cui autore , inglese di nascita, si è stabilito e naturalizzato al Giappone , si è imbevuto di vita e di psicologia giapponese, si è reso capace di fare , con genialità d' artista e con profondità di filosofo , da interprete e da intermediario tra l'anima asiatica e l'europea, tra il kokoro formato alla grande dottrina di Buddha ed il . << cuore » che ancora si plasma alla predicazione di Cristo. Per me , io ho letto questo libro con vero e caldo entu - s iasmo : e penso che pochissimi altri potrebbero avere più alta efficacia educativa, morale, politica, religiosa, anche tra noi , che siamo ( diciamolo pure a nostra confusione) tanto inferio~i in ogni più alta idealità a quei nostri lontani e tut - t' altro che minori fratelli. * A questo volui:1e, fanno perfetto riscontro, nel loro genere, le PASSEGGIATEPER L'ITALIA di Ferdinando Gregorovius, delle quali l'editore Carboni di Roma pubblica ora tradotto n primo volume : e l'essere scritto da quasi mezzo secolo, u non toglie nulla al suo antico e grande valore , anzi forse lo accresce col profumo e con la poesia d'un passato non troppo remoto ancora, del passato dei rn,stri padri e dei nostri nonni che noi conoscemmo ed amammo vivi , e che ci diedero questa nostra patria d'oggi, eh' essi certo sognaron più bella e più buona. D'altronde, pur viaggiando per l'Italia agitata e fervente del Cinquantanove e del Sessanta, era un 'altra Italia, un'Italia ben più antica e misteriosa, quelra il grande storico alemanno cercava, scopriva, scorgeva, dipingeva: era l'Italia medievale, che· sotto il suo occhio indagatore e divinatore, veniva fuori dai ruderi, dalle iscrizioni, dai codici, dai monumenti, dalle leggende, dai diari, dai cimeli , accanto ed assieme a quella, così diversa, che si andava ricostituendo di fatto con la forza delle armi e più con quella delle idee : e lo strano e poetico e contrastato ravvicinamento , costituisce forse la maggiore e migliore attrattiva d1 questo volume , del quale il nome del1' autore mi dispensa dal dire altre lodi , che apparirebbero affatto superflue. * In occasione del sesto congresso internazionale d' antro - pologia criminale a Torino, che diede opportunità alle onoranze giubilari al fondatore di questa scienza tutta itaìiana, Paola e Gina Lombroso ebbero incarico dai fratelli Bocca di compilare un volume su Ci;;sARELoMnRoso, sulla sua vita , sulla sua persona, sulle sue opere: e n' è venuto fuori un libro incantevole , ili ust.rato di numerosi ritratti del genialissimo amico e maestro nostro, della madre di lui, dalla quale, assai più che dal padre , egli ha ereditata la intelligenza irrequieta e.i originale, della buona e cara signora che, più che moglie, fu ed è da trentasei anni sua segretaria, collaboratrice, consigliera, amica, sorella , factotum, e dell' uomo che ebbe la maggiore influenza sul suo spirito, Paolo Marzolo, l'insigne e quasi sconosciuto filologo e psicologo padovano. Nella prima parte del libro, Paola Lombroso narra dunque la vita e descrive il carattere e le abitudini del padre , con quella naturalezza, con quella sincerità, con quella ingenuità, quasi , che sono l' -incanto e la gioja di chi ha la fortuna di conoscere e di frequentare i Lombroso, coi quali si ha subito I' impressione di trovarsi in famiglia, al di fuori e al disopra di ogni convenzionalismo e di ogni .:erimoniale; e nella seconda , la piccola signora Gina , la sposa adorata e felice di Guglielmo Ferrero , riassume e condensa in limpida sintesi tutti i maggiori lavori del padre, quelli, monumentali, sull'uomo delinquente e sull'uomo di genio, e quelli, minori ma altrettanto arditi e profondi, sul delitto politico, sulla pellagra, sulla donna criminale, e così "'.ia; e ne dà infine una larga· e completa bibliografia cronologica , comprendente pure i più notevoli fra gl' intìniti opuscoli , saggi ed articoli sparsi nelle riviste italiane e straniere, e men noti agli stessi studiosi. Le pagine (< Mio padre nella vita quotidiana >> sono tra le più belle, ed il libro è tra i più fortificanti, eh 'io abbia mai letto. * Simile assai , per l' indola sua , è iI volumetto di Elda Gianelli , su ALBERTOCANTONI,(Trieste, editore Balestra): il quale poco narra, e poco potrebbe narrare, di questo solitario, di questo sedentario , di questo celibatario , di questo gentiluomo ,:ampagnuolo, che, chiuso nel suo romitaggio di Pom ponesco, e uscendone solo per viaggi di svago o di .cura d 'istru - zione , vi trascorse quasi tutta la sua esistenza monotona di studi.oso, d'osservatore, di romanziere, di critico della vita e di analista deìl' anima ; ma molto , in vece , dice della non breve nè lieve opera sua , svisc~randola ed esponendola tutta per sommi capi e nella costante caratteristica, l'osservazione del mondo e degli uomini nei loro contrasti , nelle loro con traddizioni, nelle loro ant~tesi d'ombre e di luci, di risa e di lacrime , di debolezze e di sublimità , insomma dal punto di vista umoristico, cioè• della mesta canzonatura, del sorridente

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