630 Rl v1s·1 A POPOLAl{t::: ma si com batte una grande battaglia in difesa della ragione e della libertà umana, contro l'oppressione cattolica e clericale. Così il mondo civile ha visto impostati i termini della qt+estione; così li hanno denunziati, Fournemont da Bruxelles e Ghisleri da Milano, in nome del Libero pensiero. + 11 caso di Ferrer interessa da un triplice punto di vista. Uno giuridico; l'altro politico e nazionale e il terzo etnico e internazionale. In tutti e tre questi punti di vista s'innesta il più alto j nteresse politico. I. Sotto l'aspetto giuridico - che in questi casì involge sempre un grande interesse politico - tutti nel process.o contro Ferrer devono vedere un lato che li riguarda, poichè tutti, specialmente coloro che non sanno reprimere i moti spontanei del1' ani mo, possono di fronte a certi spettacoli lasciarsi trascinare al biasimo aperto ed ari.che energico. Si aggrava e si complica l'ipotesi , s~ si volesse vedere un rapporto di causalità tra l'insegnamento della Scuola moderna di Ferrer e l'atto criminoso di Moral. Mentre in questo caso da parte nostra · si potrebbe vedere la filiazione del regicidio anarchico dal regicidio cattolico sistematicamente esposto e giL1stificato dal gesuita Mariana, altri nell'anarchia potrebbe scorgere la filiazione dal pensiero scientifico di Max Stirner ed anche di Spençer. Con questi criteri molti tra gl'insegnanti degli atenei italiani potrebbero andare in prigione; vi andrebbero Lombroso, Ferri, Loria; vi andrei io, che già più volte ho fatto la non gradita conoscenza delle carceri del regno; e l'amico mio Sergi non lo vedreste qui sereno e tranquillo, ma avrebbe soggiorno a Portolongone ... Nè questo rapporto tra gl' insegnamenti della scuola e gli atti degli scolari soc.o semplicemente una comoda ipotesi per condannare certi metodi e per mettere in cattiva luce il processo contro Ferrer. No; non si tratca d'ipotesi, ma di realtà dolorosa nel passato non remoto della nostra Italia e nel presente della Spagna. Doverosa, dunque, la protesta per questo attentato vero della reazione contro · i diritti della scienza e contro la piena libertà della scuola. II. Il tentativo di sbarazzarsi di ogni propaganda intesa al trionfo della ragione e della libertà intellettuale e politica ed a scuotere il giogo morale e materiale rlel cattolicismo, più che altrove deve sollevare il più grande interessamento in lspagna. Se la Spagna fosse realment~ morta all'avvenire, com'è realmente in uno stato di depressione dolorosa e d'innegabile decadenza, non e' è alcun dubbio che il cattolicismo collo spirito fattivo di Loyola e di Torquemada sarebbe stato quello che l'avrebbe ammazzata, com'è stato sicuramente quello che l'ha ridotta nello stato miserando in cui si trova. Riuscì terribilmente nefasto il regime politico-religioso che s'imperniava e s' impernia tuttavia nello spirito dell' intolleranza cattolica che ha dominato sinora su tutti i poteri costituiti e nelle classi sociali dirigenti agendo in tutti i sensi e in tutti i modi. La repressione dello spirito protestante, l'Inquisizione coi suoi Autodajè e coi suoi Inpace, colle sue stragi e colle sue spaventevoli torture, esercitarono una tremenda azione educativa e selettiva convergentemente regressiva. Ci fu la forma di selezione individuale violenta, più crudele, che fu quella operata per mezzo della distruzione degli uomini dallo spirito libero ed aperto; fu la selezione regressivà eseguita contro gl' individui dalla maledetta Santa Inquìsizione. Ma ci fu pure una violenta e non meno crudele selezione collettiva colla espulsione in massa dei Mori -··- che avevano dato alla Spagna una magnifica effiorescenza di civiltà - e degli Ebrei - di· quegli Ebrei, la cui mentalità, che talora suscita un senso di repulsione , è il prodotto delle secolari persecuziqni illustratè splendidamente da Carlo Cattaneo sin dal 1835 nelle slle Interdizioni israelitiche. . . . . Questa espulsione privò la Spagna delle energie migliori e degli elementi più vitali. Da Bukle a Galtor, a Lapouge, da cento altri è .stata messa in evidenza tale disastrosa selezione regressiva voluta ed operata dallo spirito del Cattolicismo, che agiva per mezzo della monarchia e del Sant'Ufficio. Il Cattolicismo altresì colla sua azione energica; sistematica, continuata formò l' educazione della Spagna, ne depresse gli spiriti , generò e sviluppò nelle masse l'indolenza, il misoneismo, la vanità, il formalismo retorico, di cui si scorgono le tracce anche in Italia; e il dispotismo della monarchia e del Sant' Ufficio strettamente alleati e cooperanti agì in guisa sul sentimento delle masse, che, come dice la Pardo Bazan, fece cadere in diseredi to il diritto e suscitò il sorriso di scherno · al nome di giustizia; tanto che in Ispagna si teme la giustizia molto più dei malfattori. Come in Sicilia, come nel mezzogiorno d' Italia, che più delle altre regioni sentirono l'influenza dei metodi spagnuoli e dello spirito cattolico che li informa. E non è questo il terreno in cui possono germogliare e crescere gli anarchici ed esplodere selvaggiamente il delitto anarchico ? Tutta la storia della Mano Negra e della sua genesi non è storia di miseria, di ignoranza, di superstizione in grado gigantesco che deriva principalmente dalla educazione cattolica e dal dispotismo politico? Il passato e il presente adunque impongono la sollevazione contro questo spirito nefasto del Cattolicismo e della Inquisizione elevato a criterio unico di governo; in tale sollevazione che sarà una liberazione sta la salvezza, sta l'avvenire di un popolo. D' onde il dovere non di condannare, ma di aiutare e di esaltare Fcrrer e la sua Scuola moderna, che rappresenta la forma più lenta, ma più efficace e più civile per raggiungere l'alta meta. III. La lotta contro lo spirito del Cattolicismo, - che è quale lo ha fatto la storia e su cui pesano tutte le responsabilità del passato, di cui più che liberarsi si gloria e si sforza di continuare i procedimenti-non è un interesse della sola Spagna; ma delle nazioni tutte a civiltà latina. Perciò il caso Fe1Ter interessa anche noi, che abbiamo particolari motivi di avversione contro il Cattolicismo. ' Si può negare che esista una razza latina contraddistinta da comuni caratteri antr.)pologici; ma è indiscutibile che esistono delle nazioni a civiltà latina. Ora ciò che di comune hanno Italiani, Spagnuoli e Francesi, i prototipi della moderna cìviltà latina, sono per lo appunto gli errori, le superstizioni, i pregiudizi, i difetti, i pericoli, che derivano dalla educazione e dal dominio secolare del cattolicismo. Si può dissentire, come io dissento in parte, da De Laveleye, da Sergi, da Bazalget~e, che nel cattolicismo vedono un carattere di razza o la causa precipua se non assolutamente unica della pretesa decadenza più o meno irreparabile delle nazioni latine. Ma consento coll'illustre antropologo che insegna in questo Ateneo, col Sergi, che ho l'onore di vedere qui, nell'ammettere che non riprenderemo pienamente il nostro posto di onore e non accelereremo
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==