Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 23 - 15 dicembre 1906

l{ 1 V 1 ~ T A P O P O L A R E 629 paganda col fatto in Italia o in Ispagna, certi precedenti dovrebbero imporre il silenzio per vergogna e per rimorso ai cattolici, che oggi si levano sdegnosi contro il regicidio. • La Chiesa a suo tempo non si levò contro Clement e contro Ravaillac, contro coloro che· attentarono alla vita çii un preteso suo nemico; ma anzi li esaltò e per poco non li pose sugli al.tari. In Ispagna, poi, il regicidio fu elevato sistematicamente a dottrina; cd in Ispagna che ha il triste vanto di avere generato i Loyola e i Torquemada, fiorì quel padre Mariana, che dette la giustificazione del regiciçlio e ne fece l'apologia; teoria, che trova il suo addentellato i-n San Tommaso. I metodi e i ragionamenti dei cattolici oggi servono agli anarchici. Qui gladio ferit, gladio periit. + Veniamo al nostro tema. Attorno al tentato regicidio di Moral si svolgono due episodi: uno magnifico idealmente e moralmente e l'altro che involge le quistioni più alte per la libertà e per la educazione progressiva di un popolo. Eccoli aridamente e sommariamente tratteggiati. Moral appena com1I1esso l'attentato va a presentarsi a Nak.ens con.fessandogli il delitto e chiedendo aiuto per salvarsi. Chi è Nakens ? E' un giornalista ; ed è un repubblicano, avversario degli anarchici e che combatte l'anarchia. Un uomo che ha commesso il più grave dei delitti politici, la cui vita pende da un suo cenno si affida a lui e confida nellà sua parola. Nakens non esita un istante; non si preoccupa delle conseguenze della ospitalità e cerca di salvare il regicida. Per salvarlo coinvolge nella responsabilità un altro suo amico e compagno di fede : il repubblicano lberra. E questi viene arrestato. Nak.ens che non aveva esitato un istante nell'atfron tare ogni pericolo pur di rendere veramente sacra l'ospitalità accordata a chi ne andava in cerca per avere salva la vita, non esita nemmeno per correre· in aiuto dell'amico da lui compromesso. Egli scrive una lettera al direttore della Correspondencia de Espana e da sè stesso si denunzia narrando di avere ten taro di salvare Mora! e che per salvarlo aveva ingannato lberra, cui nascose chi fosse Moral. <e Se l'atto compiuto, dichiara Nakens, costituisce un reato, io solo sono 1·eo I >> Fermiamoci soltanto per inchinarci innanzi a quest'uomo semplice, coraggioso, eroicamente cavalleresco e leale. Gl'Idalghi più puri e più celebri di Spagna possono levarsi dalle loro tombe e orgogliosamente accoglierlo tra' loro. Nakens di fronte alle leggi ha commesso un delitto ? Non ci può essere alcun dubbio; con molta prob_abilità il giudice che non può avere per guida che gli articoli del Codice, infliggerà la pena. Al Capo dello Stato il crearsi un titolo di onore can- . celiandola con un atto di grazia che troverà la sua piena giustiiìcazione nella sfera della morale, ch'è sempre più ampia e più bella di quella della giustizia codificata. In quanto a noi dobbiamo cercare nell' arte i precedenti alla nostra condotta e al nostro giudizio. In un romanzo di Dostoiewski, se non erro, Loupatine, uno dei suoi eroi, in un dato momento s'.inchina ai piedi della prostituta che egli ama e glieli bacia perchè vede in essa la vittima più sventurata della iniquità sociale. Un nostro poeta contemporaneo, che ha l'abitudine di prendere dagli altri le immagini belle per farle servire a laidi intenti, ha parafrasato quell'episodio colla glorificazione di un grande delitto che doveva servire, se riuscito, a fare commettère stragi inique di popoli sventurati. Noi oggi prendiamo· da lui, per purificarla, l'apostrofe di Corrado Brando e gridiamo : Nakens I il tuo atto è un delitto; ma tutte le virtù umane s' inchineranno dinanzi a questo delitto I + All'altro episodio, d'importanza maggiore e più generale. Dall' eroe civile al filantropo-filosofo, in cui s1 vuole colpire tutto ciò che c'è di moderno e di progressivo nella società contemporanea. ~~r~l, che dopo l'attentato impl_ica nella responsab1hta Nakens e Iberra, trascina nella prigione Ferrer, perchè prima dell'attentato aveva avuto con lui delle relazioni e ne aveva frequentato la Scuola. Chi è Ferrer ? E' un anarchico ? E' un repubblicano ? E' un reazionario ? E' un filantropo ? E' un delinquente ? Egli è ricco, è repubblicano, è mite, è generoso, è un filantropo, è un propagandista. Risulta non solo eh' egli aveva conosciuto Moral; ma che forse gli aveva daco del denaro, come ne aveva dato a tanti altri, anarchici e non anarchici, che a lui ricorrevano, e che a lui doveva cedere la propria Scuola. Ma tutto questo a noi poco importa e poco c' interessa l' uomo, che può anche appqrire meno simpatico di Nakens. C'è nei precedenti rapporti tra Ferrer e Moral un delitto? Non c'è. Ma la complicità, almeno morale di Ferrer col regicida si vorrebbe desumere da questa circostanza. Ferrer leggendo che c' era chi voleva pagare una somma considerevole per assistere da un balcone alla festa dei iìori in onore della giovane coppia reale, mentre la miseria impersava a Madrid ed in tutta la Spagna, imprecò a queste folli prodigalità ed ai festeggiamenti, in cui vedeva un offesa al popolo sofferente. · Ferrer è della stessa stoffa cavalleresca di Nak.ens. Egli doveva recarsi a Parigi ; ma appena seppe dell'attentato di Moral, essendo note le relazioni che egli aveva avuto con lui, sospese il viaggio perchè non si sospettasse che egli fuggisse e si mise a disposizione della giustizia, qualora quesrn credesse odportuno d'interrogarlo. Così Ferrer venne arrestato e sottoposto a processo e sul di lui capo è sospesa la pena di morte. Se appare evidente la responsabilità penale di Nakens dopo il tentativo di regicidio non si sa scorgere quella di Ferrer per le sue precedenti relazioni con Moral. Ond' è che si sono ricercati i veri moventi dell' arresto e del processo ; e non è stato difficile di rintracciarli. Ferrer ha fondato· e dirige in Barcellona La Scuola mode1·na colle relative pubblicazioni. La Scuola moderna non solo propugna idee di libertà e principii repupblicani, ma educa colle norme del positivismo e combatte, quindi, il clericalismo cattolico. Egli, quindi, sta contro la potenza malefica, che da secoli impera indisturbata in Ispagna; e questa potenza lo vuole distrutto, perchè la sua propaganda è efficace. Ecco il suo vero ed unico reato: Ferrer ha provocato le ire e i timori del clericalismo e del cattolicismo spagnuolo; e in tale suo reato sta la ragione precipua dello interessamento del mondo civile, del mondo che si riscalda ai raggi del sole della libertà, del mondo che ha scosso il giogo intollerabile degli uomini, che in una mano tengono l'aspersorio. e aell' altra la mannaia. In quel reato di Ferrer sta la ragione della vostra, della nostra protesta. Attorno a Ferrer, adunque, non si combatte più una lotta a difesa di un complice di un regicida;

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