592 RIVISTA POPOLARE lazione della ricchezza nelle popolazioni agricole, dato un demanio quotizzabile e quotizzato, secondo le leggi eversive, la proprietà della qnot2 non si deve far passare all'assegnatario di essa, ma all' asociazione dei quotisti elevata dalla legge in corpo morale. Il far parte di questa associazione sia condizione sine qua non dell'asst'\gnazione della quota. » Lo Zannoni crede che le associazioni cooperative emiliane rispondano alla indicazione del Salandra; a noi pare invece che, non negando menomamente l' utilità delle prime, all'associazione collettiva non rispondeva rhe il progetto Pantano per la colonizzazione interna. + Ancora la quistione Posnana e il gesuitismo Vaticano. - I nostri lettori ci perdoneranno se torniamo ancora ::iu la 11ueHtionedella quale già trattammo nel nostro nnmero antecedente; ma un fatto nuovo si è prodotto che mette in piena luce quella politica Vaticana, ligia sempre al più forte, che co8tituisce l'antitesi più stridente colf' insegnamento di Cristo e la pratica dei suoi seguaci, e specialmente di quegli che si arroga il titolo di suo rappresentante in terra. Intendiamo la lettera indirizzata testè da Pio X al Cardinale Fischer di Colonia. Per bene com}Jrendere il gesuitismo profondo di questa lettera, è opportuno richiamarsi brevemente ai fatti. L'Imperatore Gugliemo da consumato tiranno quale egli è, intende che i Polacchi di Posnania non parlino µiù la lino-ua della loro patria.. Egli sa che la lingua d' uu popclo è, nella oppressione, la più fortEi difesa della patria. Gli Ebrei rimasero, anche nella schiavitù, saldamente uniti a Gerusalemme, finchè potettero parlare e parlarono , anche nei paesi stranieri , la loro lingua. La lingua nazionale è per il popolo oppresso il ricordo della libertà perduta , la speranza della indipendeo7,a da riconquistare. Questo sa perfettamente l' uomo che opprime sotto il tirannico o-ioco quella parte di Polonia. che toccò in sorte ai ;'uoi avi; ed egli cerca di spegnere, di soffocare. di disperdere i I ricordo e la speranza ; per sempre. Ultimo rifugio della lingua era rii:nasta agli oppressi la preghiera. Essi, questa è legge stabilita dal Concilio di Trento, legge inviolabile per la chiesa cattolica, pregavano nella lor lingua materna Id.dio. Nella semola ai bambini Polacchi s'insegnava a chie-- dere a Dio il pane quotidiano e la bontà diuturna, nella lingua dei padri. . Il Kaiser ha dichiarato che d1 ora innanzi anche nella seuola, anche nella Chiesa i Polacchi parleranno tedesco. Cristo si 1:,arebbe levato di-fronte all'oppressore e avrebbe lanciato contro di lui la più fiera delle sue invettive: il suo successore che abita non la povera casa di Gerusalemme ma il sontuoso Vaticano, il suo snccessore clte è pio e buono, e se1·afico cond:rnna .... i Polacchi di Posen. La letten:1. al cardinale :F'ischer è un mon11mento di gesuitismo. Infatti Pio X dichiara che la Chiesa vuol 1·imane1e est-ranea a tutle le questioni politiche. Questa è una prima menzogna po1chè si sa che il Cent~o tedesco cattolico agisce µoliticamente in seguito a~ 1struzioui ricevute dal Vaticano. Dichiara ancora 11 successore di Cristo, che la Chiesa Ramana é intransigente in tutto ciò che tocca le questioni 'religi~se. Altra menzogna poicbè se cosi fosse veramente Pio X .è.ovrebbe esio-ere che nella Obiesa e nella preghiera nelle scuole~ fosse rispettata la lingu~ pola~ca, e s~ sa che egli ha respiuto la supplica dei vescovi Stablewski e Tedorevicz in favore della lingua polacca. Pio X, con una abilità, della quale gli è maestro o complice Merry del Val, baratta abilmente i termini della questione e cerca far credere che è politìca una questione, che, in realtà e ridotta agli attuali termin 1 è religiosa, nient'altro che religiosa. L'Imperatore di Germania tog;lie la patria, potestas ai padri che non si assoggettano alla legge di violenza, destituisce maestri, preti e sindaci : sn tutta questa violenza, il sorridente e pacifico Pio X tende le tre dita aperte e benedice. Del resto non c'è di che meravigliarsi. Non fu forse seguita dal Vatirano 11na identica politica contro l'Irlanda - fedelmente, ferocemente, st11pidamente cattolica ma, debole - ed a favore dell' Inghilterra protestante, ma forte? Lo scrittore Sienchiewicz ha._ indirizzato all'Imperatore Guglielmo una lettera nella quale gli ricorda il manifesto del 1867 nel quale era garantito ai Polacchi il rispetto alla. loro religione, alla loro lingua, ai loro costumi; i Polacchi austriaci si dichiarano contro la triplice alleitnza se la legge di ferocia emanata contro i Polacchi Posnani non sarà modificata. La lettera dell' illustre romanziere è rimasta senza risposta; le proteste dei polacchi austriaci 110navranno un miglior, risultato; come non ha agli occhi del J1aiser tedesco nessun valore l' esempio degli Stati Uniti che ai po• lacchi concedono scuole e n ili.ci pnbblici , della loro linp?;ua nazionale. Quegli che usurpa il titolo di successore di Cristoil difensore dei deboli, morto in croce per direndere il diritto dei deboli e degli oppreesi - si è schierato, seguendo del resto la costante politica dei suoi predecessori - meno i primi passi della Chiesa - si è schierato per il forte contro i deboli, per l'oppressore contro gli oppressi ; per il Kaiser contro i .Polacchi ed ha benedetto la legge della violenza ; lia ratificato con la gesuitica lettera al cardinale Fiscber la violenza dell'imperatore contro uno dei più solenni canonì della chiesa; ed al grido dei fedeli imploranti per la lingua, per la patria, per la religione, egli ha. risposto tappandosi le orecchie, e fingendo di considerare questione politica quella che Cristo avrebbe considerata questione d'intangibile diritto e di umanità. NOTA. Ciò che precede era già stampato qua1ido i gio,· - ,1ali hanno recato la noti,ria della subitanfa morte di Mons. Stablewsky. L' Imperatore Guglielmo può vantarsi d'esser nato vestito. L'uomo che gli era come un bruscolo .negli occhi è scomparso dalla scena del mondo e dalla lotta. Chi ne soffrirà son? i Polacchi di Posnania poichè si può star certi che il Vaticano scegliera a successore del vescovo pa triotta, un uomo bene accetto ai gesuiti, all' Imperatore Guglielmo, alla politica Vaticana e, per conseguen,ra, nemico dei polacchi, avJJersario della loro resisten 1a, disposto a seguire le istru,rioni vaticanesche le quali consistono nel non ostacolare la volontà del sire tedesco, e quindi di togliere anche all'insegnamento religioso il carattere na1ionalista polacco. Una perdita maggiore non poteva in questo momento esser fatta dai Polacchi Posnani. + L'opera della Rivista nel far conoscere il Mezzogiorno giudicata da un Settentrio · trlonale. - Questa nostra rivista) cui tutti riconoscono i pregi del coraggio e della sincerità , contro i propri interessi materiali, sp~sso difende e fa conoscere il Mezzogiorno nel Nord d'Italia, pur non risparmiandolo, in nome della verità, di segnalarne e stigmatizzarne i non pochi e non lievi difetti. Abbiamo detto che la 'rivista va contro i propri intoressi seguendo tale direttiva, poichè i nostri migliori amici , che la pagano, la incoraggiano e la diffondono con amore li abbiamo per lo appunto nel Settentrione più colto e più evoluto, e dove abbiamo i più tenaci legami politici e intellettuali. Ma tra i settentrionali pur troppo non sono pochi coloro che ci hanno abbandonato dichiarandocene la ragione : la pretesa nostra parzialità regio nistica. Ogni volta che ci pervenne qualche rimprovero di queste genere noi ne provammo vivo rammarico, perchè abbiamo la coscienza di non meritarlo; viceversa
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